I 9 migliori Lagrein dell'Alto Adige sotto i 20 euro scelti dal Gambero Rosso

31 Gen 2025, 13:47 | a cura di
Nell'ampio mosaico ampelografico altoatesino, il Lagrein rappresenta un solido legame con la storia della produzione vitivinicola della regione. Un rosso potente e materico adatto a lunghi invecchiamenti, ma in grado di regalare soddisfazioni anche nelle versioni più giovani.

Un territorio che si dipana lungo le valli alpine, sugli altopiani più vocati, su pendii soleggiati di giorno e rinfrescati dalle brezze notturne di notte; ma allo stesso tempo anche scorci mediterranei e calde colline. Stiamo parlando dell'Alto Adige, una delle regioni vinicole più piccole in Italia (i circa 5500 ettari vitati rappresentano solo l'1% del vigneto nazionale), ma allo stesso tempo un mosaico quanto mai complesso e variegato di territori, vitigni e microclimi.

Fino a alla fine degli anni '70, la produzione vinicola altoatesina era a trazione rossista, con i vini da schiava a farla da padrone. Col passare del tempo e col progresso degli studi agronomici, i vignaioli, però, hanno iniziato a puntare sempre di più sui vini bianchi, e oggi questa terra è considerata tra le migliori aree italiane per la tipologia. Merito senz'altro della perizia tecnica di agricoltori ed enologi; ma anche di una tavolozza di vitigni davvero molto ampia e sfaccettata, dove gli autoctoni, sia rossi che bianchi, fanno compagnia agli internazionali, perfettamente acclimatatisi nelle varie sottozone.

Il Lagrein. Origini e caratteristiche

Ma in Alto Adige c'è un'altra uva rossa di grande tradizione, le cui origini si perdono molto lontano nel tempo. Si tratta del lagrein di cui abbiamo testimonianze documentali che risalgono addirittura al Medioevo. Partiamo dal nome. Alcuni studiosi lo farebbero risalire alla Val Lagarina, zona da cui il vitigno si sarebbe poi diffuso in Alto Adige. Ma c'è anche un ipotesi più affascinante da sondare, per cui il nome farebbe riferimento al "Lagarino", un antichissimo vino prodotto in una cittadina della Magna Grecia, situata in Lucania e chiamata Lagaria. Le uve con cui veniva prodotto questo vino avrebbero risalito lo Stivale fino ad arrivare prima nella piana veronese e poi sulle colline trentine intorno a Rovereto, per stanziarsi definitivamente in quella che attualmente è la sua zona di massima diffusione, la conca di Bolzano.

Quasi abbandonato alla fine degli anni '70, è tornato alla ribalta negli ultimi decenni, grazie a vinificazioni più attente che hanno smorzato alcuni spigoli intrinseci della tipologia: tannicità, spiccata acidità, retrogusto amarognolo. Tenendo a bada queste caratteristiche, anche attraverso l'utilizzo intelligente di botti in legno per la maturazione, i vini a base lagrein regalano un calice di spiccata personalità, dove il frutto nero e l'aroma floreale della violetta si uniscono al cioccolato fondente, al pane nero, alle spezie.

I Lagrein altoatesini dal migliore rapporto qualità-prezzo

La lista che segue è quella dei Lagrein dell'Alto Adige che abbiamo apprezzato di più per il rapporto qualità-prezzo e che abbiamo inserito nelle guide Berebene 2025 del Gambero Rosso Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso: sono vini reperibili in enoteca o negli shop on-line a meno di 20 euro.

A. A. Lagrein ' 23 - Muri-Gries

Il Lagrein '23 di Muri-Gries si presenta con una veste intensa che anticipa i profumi di frutto scuro e spezie che ritroviamo anche al palato dove il vino mette in luce un profilo solido, succoso e ben sostenuto dalla spinta acida. La storica azienda è sicuramente una delle interpreti più importanti della rossa tipologia cittadina, tanto da coltivare ancora l'ampia Vigna Klosteranger racchiusa fra le abitazioni del quartiere.

A. A. Lagrein '23 - Wilhelm Walch

L'azienda della famiglia Walch opera nel territorio atesino da oltre 150 anni e propone un Lagrein '23 che si presenta con la consueta veste scura e intensa che introduce un corredo aromatico nitido e dominato dal frutto rosso. Accanto a esso ecco le note officinali e di spezie che ritroviamo ancor più nitide in un palato di buona consistenza e tensione.

A. A. Lagrein Gries Kristan '23 - Egger-Ramer

Egger-Ramer ha nella zona di Gries le sue vigne più importanti, in particolar modo la vigna Kristan, adagiata su un fondo ghiaioso a 250 metri di altitudine. L'azienda ne ricava questo intrigante Lagrein, un calice cupo alla veste che anticipa un corredo aromatico speziato e affumicato, con il frutto rosso che emerge poco per volta. L'energico sorso rivela grinta e pressione ma trova nella spinta acida il fulcro della sua piacevolezza.

A. A. Lagrein Kretzer ' 23 - Schmid Oberrautner

Oggi l'immagine del Lagrein è quella di un vino dalla veste scura e compatta ma la tradizione più antica lo vorrebbe invece interpretato come un rosato intenso, il Kretzer. L'azienda Schmid Oberrautner non ha dimenticato questa tradizione e ne propone una versione dalle spiccate note di piccoli frutti ed erbe officinali che si rivelano in un palato solido, di beva spigliata e che chiude su una piacevole nota di pepe.

A. A. Lagrein Perl '23 - Cantina Bozen

Il lagrein è il vitigno che caratterizza la conca cittadina di Bolzano, simbolo della storia viticola del territorio e delle sue tradizioni. Provate il Perl '23 della Cantina di Bolzano, un calice che si presenta scuro e compatto alla vista e che al naso esprime tutto il carattere del lagrein, fatto di frutti di bosco e spezie, note affumicate e balsamiche. In bocca la tradizionale compattezza è gestita con precisione dalla preziosa spinta acida.

A. A. Lagrein Rivus 2022 - Tenuta Pfitscher

Molto buono il Lagrein Rivus '22 della Tenuta Pfitscher, ricco e succoso. La cantina della famiglia Pfitscher si trova perfettamente immersa fra i vigneti nella zona di Montagna, dove il pinot nero ha trovato uno dei suoi territori d'elezione. Vigne che si estendono per molti ettari lungo i due versanti della valle, alternando zone calde e soleggiate ad altre più fresche e ventilate, permettendo così una produzione dove ogni vitigno è coltivato nella zona a esso più congeniale.  Sempre più centrale il ruolo del vitigno rosso borgognone in casa Pfitscher, con più etichette che ne esplorano il legame con le vigne della zona.

A. A. Lagrein Greif '23 - Tenuta Kornell

A. A. Lagrein Greif '23 è uno dei vini presentati dalla Tenuta Kornell e che abbiamo apprezzato molto per il rapporto qualità/prezzo. Settequerce è un minuscolo borgo viticolo fra Bolzano e Terlano, con meli e vigne che si contendono le migliori esposizioni risalendo le colline alle sue spalle. Qui Florian Brigl ha dato sviluppo all'azienda di famiglia facendone una delle realtà più interessanti della regione. Le vigne si adagiano su questi pendii e nella zona di Appiano, per una produzione che coniuga la ricchezza mediterranea dei rossi alla finezza atesina dei bianchi.

A. A. Lagrein Pure Origin '23 - K. Martini & Sohn

K. Martini & Sohn, storica azienda di via Lamm, è fra le protagoniste del territorio d'Oltradige, con un articolato parco viticolo dove alle vigne di proprietà si aggiungono quelle coltivate da viticoltori locali. Questa piattaforma permette all'azienda una produzione di ottimo livello. Ampia la gamma di vini proposta, con etichette che hanno convinto le nostre commissioni. I risultati più interessanti sono giunti dai vitigni a bacca rossa, come il Lagrein Pure Origin '23, per l'ottimo rapporto qualità/prezzo.

A. A. Lagrein Gummer Zu Gries '22 - Gummerhof Malojer

Il Gummer zu Gries '22 di Gummerhof Malojer gioca col frutto croccante e con le note officinali di china e anice, che ritroviamo in un sorso solido e di buona agilità. L'azienda della famiglia Malojer è attiva nel capoluogo da ben oltre un secolo e la sua stessa posizione pochi passi fuori dal centro città racconta di un legame storico fra Bolzano e la viticoltura. Oggi Urban e la moglie Helena per la produzione attingono a vigne di proprietà e di viticoltori locali, che operano nel territorio comunale per quanto riguarda le uve a bacca rossa, mentre per le bianche si risalgono le pendici del Renon alla ricerca di maggior freschezza.  Centralità assoluta nella produzione di casa per il Lagrein, il vitigno che più di ogni altro identifica la produzione cittadina,

 

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