Maison Taittinger cambia veste con una grintosa impronta femminile

16 Set 2024, 07:38 | a cura di
Dopo 18 mesi di lavori, la più grande azienda di Champagne, in un’annata difficile per la raccolta, apre al pubblico con un nuovo design

Grandi cambiamenti per maison Taittinger, la più grande casa produttrice di Champagne – con i suoi 300 ettari vitati – nella regione della Champagne-Ardenne. Dal 2020, Vitalie Taittinger, presidente della maison, ha dato una veste femminile all’azienda di famiglia, con la ristrutturazione e la creazione di vari siti di accoglienza, tra cui quello di Murigny (che in passato era il punto di ritrovo per i lavoratori durante la vendemmia), con un design curato e dai toni candidi, oltre all'ampliamento di un team di comunicazione e accoglienza grintoso e tutto al femminile. Sembra quasi stupita oggi la giovane Ceo dell'azienda, mentre racconta - sorridendo - del suo incarico a Presidente della maison di Champagne quattro anni fa, poco prima che venisse annunciata in Europa e in tutto il mondo la chiusura a causa della pandemia. Suo padre Pierre Emmanuel, al tempo proprietario, la chiamò preoccupato: «Vitalie, e ora che si fa?».

La riapertura della Maison Taittinger

Un nuovo volto per la  “casa madre” – così la chiama Vitalie – che sorge sulle rovine della famosa abbazia che i monaci benedettini eressero in onore del santo martire Saint Nicaise, dopo diciotto mesi di lavori di ristrutturazione, ha riaperto le porte al pubblico, con tre nuovi programmi di visite guidate tra arte, gastronomia e, naturalmente, la degustazione dei loro Champagne.


A 22 metri di profondità, sotto la maison, in un luogo umido e freddo, le uniche strutture che sono rimaste immutate sono le caves gallo-romane, delle vere e proprie cattedrali di gesso,  con temperature costanti tra i 10 e i 12 gradi e un’umidità perfetta per la conservazione del vino. Qui, tra cripte e gallerie, oltre alle numerose bottiglie di Champagne Taittinger, si trovano testimonianze storiche, come le incisioni e i disegni lasciati dai soldati della Grande Guerra, quando le caves erano usate come rifugio o come prigione.

Al di sopra di queste, la nuova struttura: le ampie vetrate, incorniciate da un imponente colonnato - che lascia trasparire i giardini della Maison - ricordano l'antica abbazia che un tempo dominava Saint-Nicaise, in uno spazio luminoso e arioso. «Era importante inserire molta luce all’interno della nostra casa», afferma Vitalie. Poi l’aggiunta di nuove sale dedicate all’ospitalità, due lounge riservate al pubblico e un bar di degustazione per gruppi. Ma tra le novità c'è anche un ristorante che sarà inaugurato nell'estate 2025.

Champagne, arte e gastronomia

La famiglia Taittinger, che da sempre associa il suo nome non solo alla Champagne, ma anche alla promozione della cultura e delle arti, ha introdotto tre nuovi tour che consentono di scoprire il legame profondo tra queste dimensioni. Il tour Instant Rosé si concentra su una visita alle caves gallo-romane, con una degustazione delle cuvée Brut Réserve e Prestige Rosé. Instant Gourmet invece include un percorso gastronomico con finger food ideati dallo chef Philippe Mille. E infine un tour più lungo, dalla durata di due ore, che si concentra sull'arte e sulla storia dell'azienda, l'Instant Comtes, per scoprire anche la collezione d’arte Taittinger e il poema “Champagne” scritto dal poeta americano Alan Seeger durante la Prima Guerra Mondiale.

 

Nei progetti dei fratelli Taittinger Vitalie e Clovis c'è anche l’ampliamento dell’offerta di tour e laboratori tematici e la possibilità di organizzare itinerari in vigna alla scoperta dei territori circostanti. Tra le tappe previste vi sono luoghi simbolici per la famiglia come il castello de la Marquetterie, acquisito dalla famiglia nel 1930, e la villa di Boulevard Lundy (anch'essa di recente restaurazione) che diventerà sede dell’Ars Nova Endowment Fund entro il 2025. «Abbiamo voluto creare spazi dove i nostri visitatori non solo potessero conoscere i nostri vini, ma anche immergersi completamente nel nostro universo familiare, fatto di tradizione, innovazione e passione per l’arte di vivere», spiega Vitalie Taittinger.

Vendemmia difficile in Champagne

Oltre a un anno di grandi cambiamenti, il 2024 si è mostrato particolarmente sfidante sia per una vendemmia che si prospetta tutt'altro che semplice, sia per un drastico calo dell'export di Champagne nel mondo, che in Italia è arrivato ad oltre il 15 per cento in meno rispetto agli scorsi anni. Si sono aggiunti poi gli episodi di gelo e grandine primaverile e il conseguente arrivo della peronospora e altre malattie della vite hanno causato danni importanti ai vigneti (ne avevamo già parlato qui).

Clovis Taittinger, export manager della Maison, ha parlato apertamente delle sfide legate a questa annata, e prova a rassicurare: «Non deve essere sempre tutto bianco o nero, c’è anche il mezzo. È il momento per cominciare a impostare il lavoro dei prossimi anni», ricordando come, nonostante le difficoltà, il vitigno chardonnay, signature dell'eleganza dello champagne Taittinger, potrebbe addirittura «superare le aspettative di quest’anno». La vendemmia, che inizierà per questa varietà il 19 settembre, si preannuncia tardiva rispetto agli ultimi otto anni, ma la famiglia Taittinger rimane ottimista.

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