Notizie / Vino / Lutto nel mondo del vino. Addio a Lucio Canestrari di Fattoria Coroncino

Lutti

Lutto nel mondo del vino. Addio a Lucio Canestrari di Fattoria Coroncino

Ci lascia Lucio Canestrari, uno dei grandi nomi del mondo del vino. Con la sua cantina Fattoria Coroncino ha dato all'Italia un grande il Verdicchio

  • 05 Novembre, 2021

Il 4 novembre 2021 รจ stata una giornata tiepida. Un assaggio di estate di San Martino o, se vogliamo, unโ€™ottobrata romana tardiva. Giร , Roma. Lucio Canestrari nella capitale ci era nato ma lโ€™aveva lasciata ancor giovane per tornare sui colli tra lโ€™Adriatico e la tozza mole del Monte San Vicino, sulle terre dโ€™origine della propria famiglia. Lui e Fiorella, la compagna di una vita intera, avevano scelto un luogo in campagna dove vivere e lavorare. Si stabilirono a mezza costa, proprio in corrispondenza di un curvone della vecchia strada che da San Paolo di Jesi sale verso Staffolo. โ€œQui staremo benissimoโ€.

Fattoria Coroncino e la nascita del Gaiospino

Non restava che scegliere il nome per lโ€™azienda e darsi da fare. Il primo รจ giunto facilmente: al nome della contrada โ€“ Coroncino โ€“ รจ bastato aggiungere quel Fattoria in grado di dare il giusto accento campestre. Era la metร  degli anni โ€™80. Lucio e Fiorella volevano unโ€™esistenza tranquilla, flemmatica, scandita dai ritmi del sole. Avevano piantato verdicchio e piano piano anche altre varietร  allargando con senso della misura la propria superficie vitata. Un mercato ancora acciaccato dal Grande Scandalo si accorse di loro agli inizi dellโ€™ultima decade del secolo. Ma il successo, pur embrionale, reca con sรฉ anche obblighi. Capita cosรฌ che il Vigna Gaia, dedicato alla figlia primogenita, diede un grattacapo di non poco conto: ricevettero una lettera da parte di un noto produttore deciso a difendere il proprio successo commerciale. Lucio la prese sul serio ma a modo suo: โ€œma che me mettevo a faโ€™ a guerra? Manco jo risposto e ho fatto come volevaโ€. Con la vendemmia 1992 sparรฌ dallโ€™etichetta il nome di ragazza ma toccava trovare una scappatoia in grado di salvare capra e cavoli. โ€œlo chiameremo Gaiospino. Suona pure meglioโ€. Il 1993 vide cosรฌ la genesi definitiva di una delle etichette piรน iconiche dellโ€™intera denominazione dei Castelli di Jesi.

gaiospino

Alberto Mazzoni, enologo di lungo corso presente sin dalla prima ora, considerato alla stregua di uno di famiglia dai Canestrari, osserva: โ€œil Gaiospino non si รจ mai mosso dal suo stile. Ha attraversato le mode ma non ha mai perso la fisionomia degli inizi, al netto delle variabili dellโ€™annataโ€. Inappuntabile. Ma il discorso vale anche per Il Coroncino e gli altri Verdicchio, tutti ottenuti con una visione peculiare del modo di condurre la vigna, figlia di convinzioni personali e attenzione costante.

Lโ€™approccio alla vite di Lucio Canestrari

Una dedizione cosรฌ forte allโ€™agronomia ha portato Lucio in epoca lontana al rinunciare a ogni chimica di sintesi, pur senza rivendicarlo ufficialmente con delle certificazioni, e al rifiuto di concimazione. โ€œLa vite si regola da sรฉ, non cโ€™รจ alcun bisogno di alimentarlaโ€. La maturazione delle uve รจ un altro tratto distintivo della sua cifra stilistica: mai anticipare la raccolta mentre per le etichette piรน importanti si sfociava facilmente sul limitare della vendemmia tardiva. Lente fermentazioni, pazienti affinamenti in acciaio e cemento ne armonizzavano il tratto.

Il lavoro in cantina

Se lโ€™approccio olistico guidava i gesti in campagna, in cantina dominava la lentezza, lโ€™assoluta mancanza di frenesia, unโ€™aritmia salubre rispetto alle regole imposte dal commercio moderno. Nessun successo o richiesta smuoveva Lucio al punto di metter in vendita un vino prima che lo considerasse pronto. Lui poi aveva i suoi innamoramenti. Sul finire del secolo, in epoca feconda per i legni di piccolo volume usati senza parsimonia anche sui vini bianchi, lโ€™infatuazione per il tonneau diede vita al Gaiospino Fumรฉ, cosรฌ chiamato per le sensazioni affumicate date dalla tostatura delle doghe.

Foto 4 Gaiospino fume

Allo stesso modo, fu una vasca particolarmente ricca di struttura, alcol e ampiezza di profumi che generรฒ un altro vino-icona โ€œsenti sta cosa, che te ne pare? Ma che ce magneresti co un vino cosรฌ? Qua non basta un cacio. Ci vuole uno Stracacioโ€.

Foto 5 Stracacio

Un aspetto poco noto di Lucio era la sua curiositร , un desiderio incontenibile di conoscenza che portava un bianchista di razza come lui a confrontarsi anche con uve a bacca nera. La stessa che lo ha indotto a sperimentare molti tra gli incroci messi a punto dal prof. Bruni, genetista marchigiano che si era messo in testa di creare un ibrido di successo, il piรน famoso dei quali รจ oggi il 54 (sauvignon blanc x verdicchio). Questa mescolanza ampelografica non lo portava mai a dichiarare i suoi vini tratti al 100% da uve verdicchio bensรฌ a usare la formula del 99%.

E ne potremmo raccontare a iosa di aneddoti, tra cui il fatto che si definiva โ€œtrovatore di viniโ€ per sottolineare che dopo una perfetta maturazione i vini hanno bisogno solo di esser accompagnati nel percorso fermentativo senza intervenire troppo. Il suo esser una figura non allineata, il suo attaccamento maniacale alla professione ne han fatto un personaggio che poteva contare su esperienza, empatia, disponibilitร  senza palesare alcuna spocchia.

Diversi giovani vignaioli, oggi divenuti grandi, sono cresciuti nel suo mito o dietro i suoi consigli: le porte di Contrada Coroncino erano aperte per tutti.

Il 4 novembre 2021 si รจ portato via Lucio per sempre. Aveva appena 62 anni. Lโ€™azienda da qualche anno รจ seguita dal figlio Valerio cui competerร  lโ€™onere di perpetuare gli insegnamenti ricevuti. Si parte dal piรน noto di tutti: โ€˜ndo arivo metto โ€™n segno, frase feticcio scritta in ogni bottiglia usata da Lucio per esaltare la propria matrice artigiana e quindi lโ€™impossibilitร  di fare cose piรน grandi di lui.

Quel segno, in realtร , Lucio lโ€™ha inciso con una matita indelebile nei nostri ricordi.

?Un pensiero colmo di condoglianze e gratitudine giunga a Fiorella, Gaia, Valerio e Fulvio.

Famiglia Canestrari

Un giovane Lucio Canestrari con i figli Gaia, Valerio e il piccolo Fulvio in braccio alla mamma Fiorella De Nardo

Fattoria Coroncino โ€“ Staffolo (AN) โ€“ Contrada Coroncino, 7 โ€“ 0731 779494 โ€“ http://www.coroncino.it

a cura di Pierpaolo Rastelli

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

ยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali โ€“ Gambero Rosso S.p.A. โ€“ via Ottavio Gasparri 13/17 โ€“ 00152, Roma, email: dpo@class.it

Resta aggiornato sulle novitร  del mondo dellโ€™enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.

ยฉ Gambero Rosso SPA โ€“ Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

ยฉ Gambero Rosso SPA โ€“ Tutti i diritti riservati