ยซOltre 700mila euro di danni negli ultimi cinque anni. Ho chiesto aiuto alle istituzioni pubbliche, ma nessuno vuole darmi una manoยป, dice Francesco Calderone, proprietario della cantina Buceci Vini nel palermitano. ยซI cinghiali giorno dopo giorno si stanno mangiando l'uva che serve per produrre il mio vino da vendere al pubblicoยป. I vigneti di Calderone per anni sono stati ripetutamente devastati dallโinvasione dagli animali, solo nel 2024 sono andati perduti ยซil 75% del Nero d'Avola, il 25% del Pinot Nero, il 30% del Catarratto, il 15% dello Syrah, il 40% del Nerello Mascalese e dell'Inzoliaยป si legge nel documento spedito via pec dallโimprenditore a carabinieri, guardia forestale e istituzioni regionali competenti.

Un disastro ยซche comporterร problemi non solo per la produzione, ma anche per i lavoratori che nonostante l'impegno giorno e notte nel cercare di cacciare i cinghiali dall'area coltivata, non riescono a fare fronte alle decine e decine di animali pericolosi per la loro aggressivitร ยป. Tuttavia, nonostante la reiterata situazione, ยซnessuna rispostaยป. Un silenzio che ha portato il produttore a una decisione drastica. ยซHo diritto a un forte risarcimento e la Regione siciliana ne dovrร rispondere di fronte ai magistratiยป.
Quello dei cinghiali non รจ un problema recenteโฆ
No, inizia tutto nel 2019. Ho segnalato immediatamente il problema al distaccamento forestale, riferendo della loro pericolositร , ma nessuno venne a controllare niente. Nel 2020 ho addirittura subito un attacco.
Un attacco?
Ho circa 60 ettari di vigneti e giro tra i filari per controllare lo stato di maturazione delle uve. Sono sceso dal trattore ed รจ spuntato un branco di cinghiali. Mi sono ritrovato circondato e sono stato costretto a salire sul cofano del trattore per via dell'atteggiamento aggressivo che mostravano. Segnalai tutto a ben 20 indirizzi predisposti. Neanche in quella occasione si fece vedere nessuno.
Un problema che si รจ ripresentato questโanno.
Di giorno sono in mezzo ai boschi limitrofi agli appezzamenti, mentre di notte entrano nei vigneti e si mangiano lโuva. Questโanno per dissuaderli ho fatto girare di notte i miei trattori, ma ho terreni vitati a circa mille metri di altitudine, con terreni scoscesi, quindi รจ pericoloso per chi guida. Nel momento in cui abbiamo smesso รจ iniziato nuovamente lโassalto.

Ha provato a tenerli lontano utilizzando altri metodi?
Ho circondato i filari con reti e filo elettrico e in entrambi i casi sono stati abbattuti dai cinghiali. Quando lโuva arriva a maturazione fanno una strage: o mangiano il grappolo intero o tirano via una manciata di acini e il resto imputridisce. Ho una foto con un tappeto di acini per terra che lo testimonia.
A quanto ammonta l'uva persa?
Cinquecento quintali di uva sono state mangiati questโanno, ma arriviamo a 8mila quintali di uva se mettiamo nel conto gli scorsi anni. Oggi la situazione รจ che non riesco piรน a reggermi dal punto di vista economico. Ho 40 persone che lavorano con me, il gasolio per i trattori e tutte le spese necessarie per portare avanti lโazienda e non riesco a raccogliere nulla. Poi ci sono i danni ai vigneti.
Cioรจ?
Durante le incursioni hanno โestirpato" complessivamente un ettaro e mezzo-due ettari di viti. Parliamo 6.500 piante. Mangiate per intero. I 700mila euro riguardano solo uva, il danno in vigna non lโho ancora quantizzato, come lโabbattimento delle recinzioni, dei fili elettrici, e cosรฌ via. Chi mi sta tutelando? Nessuno. Cโรจ una totale assenza delle istituzioni della regione.
Hanno avuto qualche seguito le sue segnalazione?
Le segnalazioni le ho fatte sempre tramite pec e nessuno ha mai proposto una soluzione. Un problema creato dalla regione stessa.

Si spieghi meglio.
Si tratta di un progetto di ripopolazione degli ungulati iniziato alla fine degli anni Novanta. Il problema รจ che gli ungulati qui non hanno un antagonista e con lโandare del tempo si sono riprodotti a dismisura. Ogni anno una figliata di almeno 5-6 elementi e si moltiplicano esponenzialmente. ร un problema ormai di grandi proporzioni: a una agricoltrice hanno distrutto 5mila piantine di melone, a un altro hanno distrutto 20 ettari di mandorleto, un contadino รจ stato aggredito รจ ha riportato ferite alle gambe. Una situazione grave non solo per i danni agricoli, ma perchรฉ รจ diventata pericolosa per la nostra incolumitร . Dalle istituzioni cโรจ in risposta solo un silenzio tombale.
Nonostante le denunce?
Non tutti fanno segnalazioni. Esorto a farle e la gente comincia a capire come agire. Non siamo stati guidati in maniera saggia da qualcuno; lโagricoltore non ha conoscenza che puรฒ segnalare e puรฒ essere risarcito.
Parlando dei risarcimenti, cosa prevede la legge?
Il regolamento comunitario prevede che lโagricoltore possa essere risarcito nella misura massima di 25mila euro nellโarco di 3 anni, ma solo una volta. Sono stato costretto a fare causa alla regione. Perchรฉ il futuro non lo vedo. Come faccio a vederne uno con le tante spese che devo affrontare e danni riportati. Non mi regala niente nessuno. Ho dato fondo alle mie risorse, non ho piรน niente. Ho smobilitato tutto per salvare lโazienda, ma ormai ho un problema oggettivo di sopravvivenza della mia azienda agricola.
Come pensa che finirร la causa civile?
La regione รจ giร stata condannata una volta per la morte di un agricoltore dilaniato dai cinghiali ed รจ responsabile della loro presenza. Insomma, รจ ben identificato il responsabile della gestione dei cinghiali. Nel mio caso รจ stata una scelta obbligata. Non mi sveglio con la voglia di fare causa, ma con quella di lavorare, ma se non posso farlo devo trovare un modo. Qualcosa devo fare. Anche perchรฉ la mia azienda non voglio perderla per via di qualcuno che non sa gestire un problema del genere.