"Occhio all'India: l'accordo di libero scambio aprirà nuove opportunità per il vino". La scommessa di Veronafiere

6 Mar 2025, 07:24 | a cura di
Con una quota del 17%, il vino italiano è destinato a crescere in questo mercato, grazie soprattutto agli spumanti. Al via la prima edizione di Vinitaly India Preview

Mentre dagli Stati Uniti arrivano segnali preoccupanti, tra calo dei consumi di vino e possibili dazi sull’agroalimentare, dall’altra parte del globo si potrebbero aprire nuove porte interessanti per l’export Made in Italy. Parliamo dell’India e del possibile l’accordo di libero scambio con l’Europa, annunciato dal primo ministro indiano, Narenda Modi, e dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la cui firma è prevista entro la fine di quest’anno.

I numeri del vino italiano in India

In particolare, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, il vino italiano esprime un valore al dettaglio di 33 milioni di dollari statunitensi (tasse incluse) con una quota di mercato sull’import che sfiora il 17%. Si tratta del terzo fornitore a valore in un mercato da 418 milioni di dollari, dominato in volume dai vini domestici (77%) che rappresentano una quota a valore del 50%.
A volume l’Italia rappresenta il secondo player dei prodotti d’importazione con circa un milione di litri, mentre a valore è dietro ad Australia (share al 30%) e Francia (19%). In forte crescita, la tipologia spumanti italiani, che entro il 2028 vedrà raddoppiare le proprie vendite raggiungendo quota 20 milioni di dollari. Numeri questi destinati a una sostanziosa revisione al rialzo una volta finalizzato l'accordo bilaterale.

Al via Vinitaly India Preview

Sarà l’India il nuovo mercato da presidiare? È pronta a scommetterci Veronafiere che a New Delhi inaugurerà la prima edizione di Vinitaly India Preview (8-9 marzo) in collaborazione con la Camera di commercio indiana e  Agenzia Ice.
«In un contesto di guerre commerciali in forte ascesa - dichiara il presidente di Veronafiere Federico Bricolo – guardiamo con interesse la partnership strategica tra India e Unione Europea annunciata pochi giorni fa. Ad oggi le vendite di vino italiano in India sono marginali se confrontate con il business complessivo dei nostri prodotti nel mondo, ma siamo convinti che l’India possa rappresentare un mercato di sbocco sempre più importante. Il nostro Osservatorio Unione italiana vini-Vinitaly stima, infatti, una crescita dei consumi del 40% tra il 2024 e il 2028. Una prospettiva che, grazie ai nuovi accordi bilaterali, potrebbe riservare incrementi maggiori».

«A Vinitaly i buyer indiani sono già ospiti fissi, oltre un centinaio quelli presenti all’ultima edizione, ma non basta: auspichiamo di rendere la partecipazione sempre più centrale – rivela il direttore generale di Veronafiere Adolfo Rebughini - Siamo qui, infatti, per promuovere il vino italiano, ma anche per alzare il livello di partnership con un rapporto continuativo e preferenziale con l’obiettivo di selezionare e attirare sempre più operatori professionali al Vinitaly».

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