Il cavatappi sta perdendo terreno. A comunicarlo è un rapporto pubblicato dal giornale inglese The Guardian di un rivenditore di articoli per la casa, il quale rivela che solo il 27 per cento dei giovani tra i 18 e i 24 anni nel Regno Unito possiede questo gadget. Il declino del cavatappi è, in molti modi, un riflesso dei cambiamenti nelle abitudini di consumo e nelle preferenze delle nuove generazioni. La crescente diffusione di bottiglie con tappo a vite e l’aumento del movimento sober curious tra i più giovani sono indicati come i principali responsabili, segno di una frattura netta tra GenZ e baby boomers.
Il declino del cavatappi tra le nuove generazioni
Secondo lo studio condotto dal rivenditore inglese di articoli per la casa Lakeland, solo il 27 per cento dei giovani tra i 18 e i 24 anni possiede un cavatappi, un dato sorprendentemente basso se confrontato con l'81 per cento degli over 65. I motivi dietro questa tendenza sono molteplici. Da una parte, i produttori di vino si stanno sempre più orientando verso l'uso di tappi a vite, il cosiddetto Stelvin, che oltre ad eliminare il problema dei batteri che danno danno l’odore da tappo e a esaltare la freschezza in alcuni vini, è anche più pratico e facile da aprire. Dall'altro questo cambiamento riflette la semplificazione nelle abitudini di acquisto da parte dei consumatori, visti i molti vini disponibili ormai in lattina o in bottiglie sigillate senza l’ausilio del sughero. La crescente popolarità di queste alternative, infatti, ha ridotto la necessità del tradizionale cavatappi, rendendo il suo possesso sempre meno rilevante per le nuove generazioni.
Una questione di abitudini e preferenze
Un altro fattore che incide sulla scomparsa del cavatappi nelle case dei giovani è il calo del consumo di alcol. I dati del Nhs (Servizio sanitario nazionale del Regno Unito) mostrano un netto aumento del numero di giovani che scelgono di non bere: se nel 2011 il 18 per cento delle persone tra i 16 e i 24 anni non aveva consumato alcol nell'anno precedente, questa cifra è salita al 28 per cento nel 2021. La Gen Z e i millennial, dunque, si stanno progressivamente allontanando da una delle principali motivazioni che giustificavano la presenza del cavatappi in cucina: l'apertura di bottiglie di vino. Anche il modo di rapportarsi al vino stesso è cambiato (ne avevamo parlato qui). Le nuove generazioni sembrano meno attratte da un tipo di consumo che, per le generazioni precedenti, rappresentava un rituale conviviale quasi sacro.
Un po' di storia
Il cavatappi, nato nel XVIII secolo, è stato per lungo tempo uno strumento fondamentale in ogni cucina. Brevettato per la prima volta dall'inglese Samuel Henshall nel 1795, ha subito numerose evoluzioni, diventando nel corso del tempo anche un oggetto di lusso e da collezione. Gli artigiani ne creavano versioni raffinate, spesso impreziosite da materiali pregiati come l’avorio o il bronzo, rendendolo un oggetto di culto nelle case nobiliari e borghesi. Tuttavia, ancora oggi vengono prodotte versioni costose e specializzate, come il Durand, un cavatappi professionale bilame utilizzato per stappare bottiglie molto vecchie che può arrivare a costare anche 200 euro, o il Coravin, utilizzato in alcuni ristoranti per l’uso del vino alla mescita o in casa per concedersi un bicchiere di vino senza dover aprire la bottiglia, con un costo del modello base che si aggira intorno ai 180 euro.
Nuovi gadget da cucina in tendenza
Al posto del cavatappi, emergono nuovi gadget che catturano l’attenzione dei giovani consumatori. Molti rivenditori per la casa nel Regno Unito, riporta il Guardian, hanno introdotto dispositivi come le scrubbies, spugne ergonomiche per pulire bottiglie d’acqua ricaricabili, o i più curiosi ergonomic garlic rockers, attrezzi per schiacciare l’aglio in modo più comodo, o ancora, il banana guard (l'astuccio porta banana) e il popolare affetta cetriolo. Questo trend riflette la crescente attenzione verso l’utilizzo di strumenti pratici e funzionali, spesso legati a nuove abitudini di vita più salutari e sostenibili, come l'uso delle bottiglie riutilizzabili e l'eliminazione della plastica monouso. Interessante è anche il ritorno in auge di strumenti apparentemente superati, come le macchine per fare il pane in casa, la cui popolarità è esplosa durante la pandemia. Il ritorno di questi oggetti, però, non sembra coincidere con un ritorno all’uso del cavatappi, destinato invece - per ora solo nel Regno Unito - a un lento declino.