Oltre due miliardi di litri di vino esportati in 11 mesi (+3,3%) per un giro d'affari di 7,52 miliardi di euro (+5,4%). La lettura dei dati Istat sul commercio estero dell'Italia tra gennaio e novembre 2024ย conferma il trend in corso dai mesi estivi e apre la possibilitร al superamento, per la prima volta, di quota 8 miliardi di euro. Sarebbe un record per il vino made in Italy, che per diversi anni consecutivi non รจ stato raggiunto a causa della congiuntura economica negativa. Il prezzo medio al litro si mantiene a 3,70 euro, rispetto ai 3,6 euro di un anno prima. Ma tutta la filiera vitivinicola sa bene che il 2025 sarร ricco di incognite e che, pertanto, i dati seppure positivi vanno presi con le pinze.
La classifica dei 10 mercati top
I tre mercati principali, a valore, sono tutti in terreno positivo: Stati Uniti (+9% a 1,76 miliardi di euro, ma con una incognita dazi non da poco), Germania (+4%, sopra 1,1 mld/euro), Regno Unito (+1,3% a 805 mln/euro). Continua la ripresa del Canada (+14,7% a 413 mln/euro) mentre รจ negativo il conto dell'export verso la Svizzera (-1,7 a 377 mln/euro). Altalena di risultati dalla quinta alla decima posizione in classifica, tra i clienti del vino italiano. La Francia perde l'1,66% a 286 milioni di euro, i Paesi Bassi guadagnano il 9,4% a 234 mln/euro, prosegue la scalata della Russia (+52% a 216 mln/euro), perde terreno il Belgio (da 213 a 210 mln/euro). Il Giappone, in decima posizione, risale a 204 milioni di euro (+3,2%) e precede la Svezia, fuori dalla top ten, che guadagna da 174 a 178 mln/euro (+2,7%).
Fuori dalle prime dieci posizioni, si segnala l'ennesimo calo della Cina (124 mln di euro), l'incremento del Brasile, primo paese del Mercosur per acquisti di vino dall'Italia (da 39 a 44 mln/euro) e l'andamento molto positivo della Polonia, da 159 a 169 milioni di euro, con un incremento del 6 per cento. A volume, i dati Istat registrano diminuzioni per Regno Unito, Francia e Belgio; mentre per quanto riguarda gli Stati Uniti le spedizioni di vino italiano sono salite del 6%, cosรฌ come per la Germania.
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Il Prosecco salva il comparto spumanti
Continua il trend positivo della spumantistica, ma lo si deve tutto a un'unica tipologia: il Prosecco Dop. Gli spumanti venduti fuori confine sono saliti a 516 milioni di litri (+12,6%), con valori in sensibile incremento a 2,21 miliardi di euro (+9,4%) e con il Prosecco Dop che da solo vale ben 1,7 miliardi di euro (+11,9 per cento in 11 mesi). Lieve flessione (-3%) dell'Asti spumante Dop, da 157 a 152 milioni di euro, per volumi che perdono un analogo 3% (a 40 milioni di euro); le altre Dop spumantistiche italiane (tra cui Alta Langa, Trentodoc, Franciacorta) perdono terreno a valore, da 90 milioni a 80 milioni di euro, con volumi in calo a 11,3 milioni di litri, dagli 13,3 milioni di un anno prima. Gli spumanti a Igp diminuiscono i valori esportati (da 15,2 a 13,4 milioni di euro) con volumi da 4,8 a 4,2 milioni di litri.
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Il gruppo dei vini rossi Dop in bottiglia prodotti in Piemonte, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige e Sicilia risulta in aumento a valore, da 1,26 a 1,35 miliardi di euro, e a volume da 150 a 155 milioni di litri. Considerando i vini bianchi Dop in bottiglia provenienti da Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Lazio e Sicilia il bilancio degli 11 mesi รจ positivo, con valori che passano da 617 a 656 milioni di euro, per quantitร che salgono da 162 a 175 milioni di litri, con rispettivi incrementi del 6,3% e del 8 per cento tra gennaio e novembre 2024.
L'andamento per tipologia
Quasi 4,9 miliardi di euro sui 7,52 complessivi esportati dall'Italia sono rappresentati da vini in bottiglia (confezioni sotto i 2 litri). Tra gennaio e novembre 2024, questo segmento รจ cresciuto del 4,2% con volumi a 1,1 miliardi di litri e un incremento pari a un analogo 4,2%. Per quanto riguarda i vini in confezione tra 2 litri e 10 litri (che includono la categoria del bag in box), il segmento รจ sceso da 108 a 100 milioni di euro negli 11 mesi del 2024, per volumi in calo da 46 a 43 milioni di litri. Alla voce mosti d'uva, l'Italia ha esportato, nel periodo considerato, 17,4 milioni di litri rispetto ai 15,5 dello stesso periodo del 2023, ma i valori sono diminuiti da 34,7 a 28,6 milioni di euro (oltre il 17 per cento in meno).