“Meglio evitare del tutto l’alcol”. Le nuove linee guida della Finlandia scatenano il dibattito

15 Dic 2024, 11:45 | a cura di
Riduzione del consumo di carne rossa, stop all’alcol e limitazioni alla caffeina, così le raccomandazioni dietetiche scuotono il Paese nordico

Addio al bicchiere di vino serale e alla tazza di caffè che scalda le fredde giornate nordiche. Le nuove linee guida dietetiche finlandesi, appena pubblicate, non sembrano lasciare margine di trattativa: il consumo di alcol dovrebbe essere azzerato, il caffè limitato e la carne rossa drasticamente ridotta. Un vero e proprio scossone per le abitudini alimentari di un Paese che, fino a oggi, si è distinto per la passione per la carne alla brace, il caffè nero bollente e le serate conviviali con un bicchiere in mano.

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Una dieta più verde e più sobria

Il Consiglio consultivo nazionale per la nutrizione ha presentato le nuove raccomandazioni, che puntano a trasformare la dieta dei finlandesi, rendendola più salutare ed ecosostenibile. Tra le novità, un aumento della quantità giornaliera di verdure consigliata, che passa a 500-800 grammi, e una significativa riduzione della carne rossa e lavorata, con un limite massimo settimanale di 350 grammi. «La nostra sfida comune per la salute è quella di diversificare il consumo di cereali integrali, verdure, bacche e frutta, riducendo l’assunzione di carne rossa e carne lavorata», ha spiegato sul quotidiano Helsinki Times Maijaliisa Erkkola, professoressa di nutrizione dell’Università di Helsinki e presidente della task force dietro il progetto. A spiccare è però la raccomandazione di evitare completamente l’alcol, con una motivazione chiara: «Non esiste un livello sicuro per l’uso di alcol», si legge nel rapporto.

Un duro colpo alle tradizioni

Se la raccomandazione di ridurre carne e caffè ha sollevato qualche sopracciglio, è la netta posizione sull’alcol a far discutere. Fino a ieri, le linee guida consentivano un consumo moderato: 10 grammi di alcol al giorno per le donne e 20 per gli uomini, equivalenti rispettivamente a un bicchiere di vino e due birre. Oggi, invece, si punta all’astinenza totale, segno di un cambiamento radicale nel modo di affrontare il tema del bere. Juha-Matti Katajajuuri, ricercatore dell’Istituto finlandese per le risorse naturali, ha sottolineato - sempre sul quotidiano finlandese - anche il peso ambientale delle scelte alimentari: «Una dieta più ricca di vegetali riduce non solo i rischi per la salute, ma anche l’impatto climatico, l’eutrofizzazione e la perdita globale di biodiversità». Anche il caffè finisce sotto la lente: i finlandesi sono invitati a limitarne il consumo a 400 milligrammi di caffeina al giorno, circa quattro tazze, con soglie ancora più basse per donne in gravidanza e giovani. Le autorità alimentari hanno evidenziato anche l’impatto ambientale del caffè, definendolo uno degli alimenti più dannosi per il clima.

La reazione del settore vinicolo

Tra i primi a commentare le nuove direttive c’è Heidi Mäkinen Master of wine, portfolio manager di Viinitie, una delle principali società di importazione di vini finlandesi. Secondo Mäkinen, l’impatto delle raccomandazioni sull’industria sarà limitato: «Le persone già conoscono i rischi legati all’alcol. Il consumo è in calo, ma questo non dipende dalle linee guida: è una tendenza generale verso uno stile di vita più sano, oltre che per motivi economici» fa sapere sul Meininger's International. Samuil Angelov, sommelier e ristoratore, ha confermato il cambiamento delle abitudini: «La nuova generazione non è per l’alcol o il tabacco; sono molto più orientati verso la salute e il fitness. Questa tendenza è particolarmente visibile a Helsinki». Anche i dati dell’Istituto finlandese per la salute e il benessere supportano questa visione: il consumo complessivo di alcol è in diminuzione dal 2008, nonostante circa 450mila finlandesi siano ancora considerati a rischio per abuso di bevande alcoliche. «Nel settore horeca (hotel, ristoranti e caffè), le opzioni analcoliche sono in aumento da anni. Questa categoria sta diventando sempre più rilevante per i professionisti dell’ospitalità e per i sommelier», ha aggiunto Mäkinen sul blog tedesco, confermando che le nuove linee guida potrebbero accelerare questa tendenza.

Cosa resta ai finlandesi?

Anche il consumo di legumi, ad esempio, è indicato come un’alternativa cruciale alle proteine animali, e al momento i finlandesi ne consumano solo 13 grammi al giorno, una quantità che gli esperti sperano di aumentare significativamente. Jelena Meinilä, professoressa associata presso l’Università di Helsinki, ha sottolineato l’importanza di questa categoria alimentare: «I legumi sono una fonte eccellente di proteine vegetali. In combinazione con i cereali, possono sostituire la carne, riducendo l’impatto ambientale del cibo che consumiamo».

Anche per il caffè, non tutto è perduto. Sebbene le autorità suggeriscano di preferire varietà filtrate, meno impattanti sui livelli di colesterolo, il dibattito non ha scoraggiato i finlandesi dal difendere una delle loro bevande preferite. Le nuove raccomandazioni sono solo l’ultimo passo di un percorso di sensibilizzazione iniziato anni fa. Tuttavia, il loro impatto sarà visibile solo nel lungo termine, come ha spiegato Mäkinen: «Sono linee guida, non obblighi. Nonostante ciò, è chiaro che il cambiamento delle abitudini alimentari sta già avvenendo, trainato non solo dalle raccomandazioni ufficiali ma anche dalla consapevolezza ambientale e dal desiderio di uno stile di vita più sano». La Finlandia, quindi, si dovrà preparare ad affrontare un inverno meno caldo del solito, anche a livello enogastronomico.

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