Tra young e senior รจ passata la linea dei secondi. La Doc Etna, infatti, non si allargherร nรฉ verso i mille metri d'altezza, nรฉ ci sarร una moltiplicazione incontrollata delle superfici. Anzi, le nuove consentite tra 1 agosto 2024 e 31 luglio 2027 saranno pari a 50 ettari annui, ovvero il 3% del totale sui 1.500 ettari vitati complessivi. ยซContenimento produttivoยป รจ la parola d'ordine passata all'unanimitร nell'assemblea dei soci riunita il 24 giugno, nonostante la discussione sul tema sia stata molto accesa nelle precedenti settimane. Il segno che il Consorzio siciliano, quindi, si ricompatta e si chiude a riccio cercando di tutelare identitร e prezzi della denominazione.
Maglie piรน strette e aumento controllato
La strategia di gestione dei vini del vulcano si รจ, cosรฌ, rinnovata mantenendo strette le maglie in materia di allargamento. Il presidente Francesco Cambria spiega i motivi di questa limitazione a 50 ettari annui: ยซLโaumento controllato delle superfici รจ una condizione necessaria per una crescita ragionata della denominazione. La scelta tutela il territorio e, allo stesso tempo, garantisce un posizionamento sui mercati sempre piรน orientato alla qualitร ยป. Sono stati 15 i migliori vini premiati coi Tre bicchieri nella Guida vini d'Italia 2024 firmata Gambero Rosso. La decisione unanime, secondo il produttore, dimostra la ยซmaturitร dei soci anche su un argomento cosรฌ divisivoยป.ย Nell'ambito di questa gestione contingentata, per dare pari opportunitร di crescita ai produttori vitivinicoli etnei, ogni azienda potrร chiedere lโidoneitร al Consorzio per un massimo di un ettaro lโanno. Qualora le richieste superassero il plafond annuale, la superficie autorizzata alle singole aziende sarร ridotta proporzionalmente.
La Doc Etna in cifre
L'Etna Doc รจ la prima denominazione istituita in Sicilia nel 1968 e conta 1.500 ettari, compresi in 20 comuni, che contano 133 contrade. Rappresenta il 90% del potenziale produttivo complessivo, riunisce 220 aziende per una produzione media annua di 6 milioni di bottiglie, esportate per il 60% (Stati Uniti, Canada, Svizzera e Regno Unito). Secondo lโOsservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia, il contributo sul territorio della Doc siciliana vale fino a 10 volte piรน del valore del vino (franco cantina). Una bottiglia prodotta e consumata in loco genera un impatto quantificabile in 82 euro, tra diretto, indiretto e indotto.