Espianti dei vigneti, ma non solo. La bozza del documento della Commissione Ue sul futuro della viticoltura, venuta fuori dal terzo giro di consultazioni del Gruppo di alto livello del vino, contiene anche altre linee guida su come affrontare la non facile congiuntura del settore. Senzโaltro lโok agli espianti, ma senza i soldi europei รจ il tema piรน caldo e piรน atteso (ne abbiamo parlato qui). Ma cโรจ di piรน.
Dalla gestione del potenziale produttivo ai nuovi trend
Nel testo โ che il Gambero Rosso ha potuto visionate - viene certificata lโimportanza del vino per la bilancia commerciale europea: ยซLe esportazioni di prodotti vitivinicoli dell'Ue hanno controbilanciato la diminuzione del consumo interno negli ultimi due decenni โ si legge - fornendo un valore significativo alle esportazioni alimentari totali dell'Europa, ma ultimamente queste tendenze di mercato hanno rallentatoยป. Motivo per cui il Gruppo di alto livello tiene in considerazioni le richieste di maggiore flessibilitร arrivate dalle associazioni di settore. In particolare, sono tre le linee su cui si dovrร intervenire: gestione del potenziale produttivo, per adattarlo al calo strutturale della domanda; rafforzamenti della resilienza del settore in vista del mercato in evoluzione e del suo adattamento al crescente cambiamento climatico; adattamento alle tendenze del mercato e sfruttamento delle nuove opportunitร .
La Commissione Ue chiede di promuovere anche i vini no a low alcol
La Commissione, tra le nuove tendenze e opportunitร da sfruttare parla di vini piรน ยซaccessibili (piรน freschi, piรน leggeri, piรน dolci, innovativi, sostenibili) e in particolare vini completamente e parzialmente dealcolati, nonchรฉ vini a basso tenore alcolicoยป. Un trend che appare ormai inevitabile, come emerso anche dalle testimonianze del terzo Forum internazionale delle Donne del vino. Non a caso, il Gruppo di alto livello del vino, nel draft, ribadisce che ยซle misure di promozione debbano tenere conto delle considerazioni sulla salute pubblica e porre l'accento sulla moderazione e sugli sforzi di promozione per i vini analcolici e a basso contenuto alcolico, come una strada da esplorareยป. Una strigliata dโorecchie per lโItalia che, dopo tre anni dal regolamento europeo, non ha ancora recepito la normativa?
Una promozione continuativa sugli stessi mercati
Tra i temi trattati nella bozza, cโรจ anche quello della semplificazione in materia di Ocm Promozione, con la raccomandazione di ยซaumentare la durata del sostegno alle misure di promozione per consentire il consolidamento del mercatoยป. Una misura invocata da aziende, consorzi e associazioni di settore che da sempre lamentavano lโimpossibilitร di fidelizzare una piazza a causa del limite annuale fissato dai programmi di promozione. La presa di posizione (ricordiamo, non definitiva) della Commissione Ue, quindi, potrebbe cambiare le carte in tavola e andare finalmente incontro alle esigenze delle imprese.
Schema semplificato per i piccoli produttori
In piรน, il testo parla di esplorare ยซmodi per creare uno schema semplificato per i piccoli produttoriยป. Una discussione, questโultima, che ha sempre visto in prima fila i vignaioli indipendenti. Dallโevento di Roma della scorsa settimana, Fivi ha ribadito la condizione di svantaggio dei piccoli: ยซA causa di restrizioni, come gli importi sugli investimenti minimi che sono eccessivi, e dei vincoli burocratici che disincentivano le piccole aziende, solo il 14% dei soci Fivi ha potuto beneficiare, negli ultimi due anni, dei fondi destinati alla promozione dei viniยป. Alla luce delย nuovo orientamento europeo il presidente dei Vignaioli indipendenti Lorenzo Cesconi si dice ยซfiduciosoยป di questa apertura ai micro produttori: ยซLa Commissione ora attende le nostre proposte di semplificazione in materia. Ci stiamo adoperando per far sรฌ che siano attuabili e siamo soddisfatti per l'esito del confronto avuto finora. Abbiamo lasciato da parte i ragionamenti troppo sofisticati per arrivare a cose concrete. E riteniamo di essere vicini all'obiettivoยป.
Estirpazione con i fondi nazionali
Anche il via libera alla pratica di estirpo ma con soli fondi nazionali trova il placet della Fivi, che la considera comunque una misura estrema: ยซQuello raggiunto dal Gruppo di alto livello รจ un compromesso accettabile. Riteniamo corretto โ spiega Cesconi โ che un Paese membro debba trovare le eventuali risorse per gli estirpi nei fondi nazionali, senza ulteriori finanziamenti Ue. Una Pac che vuole sostenere il settore non deve allo stesso tempo finanziare la dismissione delle attivitร . Per quanto riguarda l'Italia โ avverte il presidente Fivi โ nel caso di espianti occorrerร salvaguardare con attenzione le zone di pregio e preservare la nostra grande biodiversitร vitivinicolaยป.
Ad accogliere con entusiasmo la bozza della Commissione Ue, anche Unione italiana vini, soprattutto per quanto riguarda le proposte sullโestirpazione dei vigneti: solo con i fondi nazionali e con dei paletti paesaggistici, ambientali e sociali.
ยซLe raccomandazioni inserite nella bozza sul Futuro del vino nellโUe vanno per buona parte nella direzione auspicata e sostenuta da Uiv โ รจ il commento del gruppo, che ribadisce lโimportanza di preservare ยซil pacchetto dei fondi specifici destinati alle โmisure attiveโ, come la promozione, di cui il settore necessita per affrontare la sfida ai cambiamenti di consumo e alle incertezze del mercatoยป. Infine, lโassociazione guidata da Lamberto Frescobaldi condivide la ยซmaggior elasticitร nei fondi per la promozione e la miglior definizione normativa per i nuovi vini (dealcolati) per agevolarne la commercializzazione e semplificazioni sullโetichettatura digitaleยป.
Le posizioni di Italia e Francia
Tacciono, per il momento, le altre associazioni di categoria interpellate dal Gambero Rosso, compresa Alleanza Cooperative che sin dallo scorso febbraio รจ stata tra i principali sostenitori dellโestirpazione dei vigneti con premio europeo. La filiera italiana, convocata dal ministero dellโAgricoltura lo scorso 20 novembre, guarda ora al prossimo 16 dicembre - quando sarร rilasciato il testo finale - per capire se lโorientamento emerso nella bozza della Commissione Ue sarร o meno quello definitivo. A pesare, oltre allโattesa posizione italiana (al momento lโincontro convocato al Masaf รจ stato solo interlocutorio) saranno anche gli orientamenti degli altri paesi europei. E, tra questi, la Francia non sembra ben disposta a dover rinunciare alle risorse Ue, dopo aver giร avviato una prima estirpazione con i fondi nazionali. La strada verso il testo definitivo appare ancora lunga.