L'economia agricola rallenta nel 2023: colpa dei settori vino e frutta

27 Giu 2024, 15:33 | a cura di
Duro bilancio dell'Istat sia per la produzione sia per il valore aggiunto. Scende l'occupazione e l'effetto clima si fa sentire su tutti i comparti. Penalizzati soprattutto Abruzzo, Marche e Puglia

L'andamento dei comparti vino e frutta spingono in negativo il bilancio dell'economia agricola del 2023, che ha registrato una diminuzione in volume di produzione e di valore aggiunto rispettivamente dellโ€™1,8% e del 2,5% in termini reali (in controtendenza rispetto all'economia nazionale), con l'occupazione scesa del 2,4 per cento. Il resoconto dell'Istat testimonia l'effetto climatico soprattutto per la produzione in volume di vino (-17,4%) e frutta (-11,2%), ma anche per comparti come florovivaismo (-3,9%), olio dโ€™oliva (-3%), attivitร  di supporto (-1,6%) e zootecnia (-0,9%). Al contrario, l'annata 2023 รจ stata favorevole per i settori delle piante industriali (+10,2%), cereali (+6,6%) e attivitร  secondarie (+7,2 per cento).

Se l'agricoltura frena, l'alimentare recupera quote

Considerando il valore aggiunto dellโ€™industria alimentare, bevande e tabacco, l'Istat ha registrato un aumento del 2,7% in volume. Il macro comparto dell'agroalimentare, che comprende quindi anche agricoltura, silvicoltura e pesca, oltre allโ€™industria alimentare, รจ rimasto sostanzialmente invariato rispetto allโ€™anno precedente (+0,1%). In miglioramento la quota del settore agroalimentare sul totale dell'economia: nel 2023 al 4,2% rispetto al 3,8% dellโ€™anno precedente, grazie a un rafforzamento del contributo dellโ€™industria alimentare (2% rispetto allโ€™1,6% del 2022) e a una conferma del contributo del settore dell'agricoltura (2,2%, come nel 2022).

Vino a -17,4%: penalizzati soprattutto Abruzzo, Marche e Puglia

La produzione del vino nel 2023 รจ tornata ai livelli del 2017, con una diminuzione in volume del 17,4% sul 2022. ยซCaldo e assenza di precipitazioni hanno influito positivamente sulla qualitร  delle uve, ma il prolungamento di queste condizioni nel periodo autunnale ha causato una consistente riduzione del raccoltoยป, scrive l'Istat. Il calo produttivo piรน rilevante, anche per effetto della peronospora, รจ stato in Abruzzo (-55,2%), ma pesanti perdite si sono registrate in altre regioni: Marche (-38,4%), Puglia (-34,2%), Umbria (-30,7%), Lazio (-30,2%), Campania (-30%) e Toscana (-24,3%). In aumento, la produzione di vino in Liguria, Emilia-Romagna, Molise, Calabria e Basilicata. Non ha soddisfatto neppure la produzione di olio dโ€™oliva (-3% in volume), nonostante le positive aspettative per unโ€™annata che era prevista di carica.

In calo l'occupazione e gli investimenti, su i redditi

Considerando l'occupazione, nel settore agricoltura, silvicoltura e pesca, il calo รจ stato del 2,4%, con modesta riduzione tra i lavoratori dipendenti (-0,3%) e una piรน consistente tra i lavoratori indipendenti (-3,5%). Lโ€™input di lavoro del settore agroalimentare si รจ contratto dello 0,9%, nonostante la crescita del 3,3% dellโ€™occupazione nellโ€™industria alimentare. I redditi da lavoro dipendente in agricoltura silvicoltura e pesca sono cresciuti dello 0,7%, accompagnati da un aumento dellโ€™1,1% delle retribuzioni lorde. Gli investimenti fissi lordi hanno mostrato un decremento sia in valori correnti (-2,6%) che in volume (-1,5 per cento).

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