Il Bianco dell'Anno per la guida Vini d'Italia 2024 di Gambero Rosso
Per il Bianco dell’Anno rimarchiamo una volta di più la straordinaria vocazione del Collio, culla di bianchi di caratura mondiale. Viticoltura di collina – lo dice il nome stesso – e di confine, che ospita alcuni dei più ispirati, testardi e talentuosi vignaioli del Paese. La scelta è ricaduta su uno Chardonnay, che alla cieca molti non prenderebbero per tale, semplicemente perché il terroir si esprime con una forza dirompente: è scattata la ola mentre l’assaggiavamo alla cieca, tratteggia una parabola gustativa talmente avvincente da richiedere un gps integrato. La grinta sapida di Oslavia e un uso sartoriale di legni diversi per la fermentazione e maturazione, oltre al lungo affinamento in acciaio, ci ricordano sommessamente che lo Chardonnay è uno dei più grandi vitigni al mondo, interpretato in questo caso da Marko e Boris Primosic. Molti bianchi italiani invecchiano meglio di tanti rossi blasonati, sarà il caso anche di questa Riserva 2018.
BIANCO DELL'ANNO
Punteggio: 98/100
Collio Chardonnay Riserva 2018 Primosic
Marko e Boris Primosic gestiscono l’azienda fondata nel 1956 da papà Silvestro. Qui un considerevole numero di aziende famigliari hanno scritto e scrivono la storia del Collio. Sono molto diffuse tecniche ancestrali nella vinificazione, derivanti da antiche tradizioni transfrontaliere, che prevedono lunghe macerazioni sulle bucce soprattutto, per la Ribolla Gialla. Per noi il vero fuoriclasse è lo Chardonnay Riserva ‘18: ha un tocco maturo e speziato al naso a dir poco affascinante, tra frutta secca e tostature soffuse, mentre al palato sfoggia una profondità gustativa portentosa. Ha sapore, tessuto sapido e una persistenza interminabile. Il nostro Bianco dell’Anno si abbina benissimo a carni bianche e piatti speziati. E si candida per essere stappato agilmente tra 10-15 anni.
I voti ai vini sono stati dati dai curatori della guida Vini d’Italia, Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Marco Sabellico e dai vicecuratori William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri
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