Le feste di Natale e l’anno che finisce, quale migliore momento per stappare una buona bottiglia di spumante e riunirsi intorno a un brindisi augurale? Le bollicine richiamano le feste e la convivialità e a volta capita di ritrovarsi con bottiglie “smezzate” da dover riporre in frigo e finire in un altro momento. Durante le feste, insieme all’abbinamento - poco felice - tra spumante secco e dessert, un’altra abitudine dura a morire è quella di conservare lo spumante avanzato con un cucchiaino infilato nel collo della bottiglia. Un rimedio diffusissimo, ma che, no, non funziona affatto. Vi spieghiamo il perché.
La soluzione d'argento
Una volta stappata la bottiglia, il vino perde lentamente la sua effervescenza. Uno dei rimedi più gettonati e consigliati durante i cenoni, prevede l'uso di un cucchiaino - meglio se di argento - infilato per il manico nella bottiglia. Le spiegazioni sono sempre piuttosto vaghe e ruoterebbero intorno a una proprietà alchemica dell’utensile di “bloccare” la fuoriuscita di molecole di anidride carbonica, conservando lo spumante più a lungo. Una soluzione che viene consigliata non solo per gli spumanti, ma anche per tutte bevande frizzanti in generale, quindi birra, acqua tonica, coca cola e così via.
La scienza smentisce tutto
Ben radicato nella coscienza popolare, questo metodo è stato confutato nel 1995 da un gruppo di scienziati Épernay del Comité Interprofessionnel du Vin Champagne. Vennero stappate e svuotate parzialmente diverse bottiglie di champagne, lasciando alcune senza tappo, altre con il manico di un cucchiaino, ed altre ancora tappate ermeticamente. I risultati mostrarono come l’uso o meno dell’oggetto in metallo era irrilevante, mentre la tappatura ermetica conservava l’effervescenza a lungo. Un anno prima, un esperimento analogo ebbe luogo presso l’Università di Stanford. Dieci bottiglie vennero stappate e lasciate “riposare” per 26 ore con o senza cucchiaino a fare da tappo. Anche in questo caso la presenza della posata da tavola non aveva avuto alcun effetto sulla conservazione dell’effervescenza.
Come conservare uno spumante dopo averlo aperto
Lo ribadiamo: l’unica soluzione è tappare ermeticamente la bottiglia per evitare di far perdere l’effervescenza al vino. Purtroppo non si può ricorrere al caratteristico tappo “a fungo” dello spumante stesso, in quanto in fase di stappatura va incontro a una espansione, rendendo difficile incastrarlo nuovamente nella bottiglia. Esistono però delle soluzioni valide che permettono di tappare le bottiglie di spumante. Stopper o tappi ermetici in plastica o metallo sono utilissimi da tenere a porta di mano in queste occasioni. Accessori che possono essere molto economici e che sono il modo più sicuro per poter prolungare la vita e la piacevolezza della bottiglia aperta.
Altro elemento importante da ricordare è il freddo: è bene riporre la bottiglia in frigo, in modo da rallentare il più possibile la perdita dell’effervescenza. Ma più che altro non bisogna pensare che uno spumante stappato possa essere conservato per tanto tempo. Meglio fare un brindisi in più e terminare la bottiglia in due o tre giorni.