La lente dei magistrati della Procura di Piacenza, e dei Nas di Parma, sui vini dei Colli Piacentini, per un presunto caso di contraffazione sui vini Doc e Igt. Il Tribunale locale ha inserito 12 persone nella lista degli indagati, tra cui titolari, enologi e agronomi di due cantine del territorio e tre ex dipendenti di Valoritalia, organismo di certificazione delle produzioni incaricato dal Masaf. I capi dโaccusa, come riportato dal quotidiano Libertร , di Piacenza, vanno dalla contraffazione di Doc e Igt, alla frode in commercio, al falso in atto pubblico.
Secondo i magistrati, che hanno chiuso le indagini nel marzo scorso, le cantine indagate (Casabella di Castellarquato e la societร vinicola Avpg di Travo, riconducibili a un unico proprietario) avrebbero aggiunto vini generici (molto probabilmente non provenienti dal territorio) ai vini consentiti dai disciplinari di produzione delle rispettive Doc e Igt (come Ortrugo, Barbera, Malvasia, Bonarda, Gutturnio e altre), in violazione delle regole di produzione. Allo stesso tempo, i registri di cantina sarebbero stati falsificati in modo da far quadrare i quantitativi in giacenza e quelli venduti sul mercato. Migliaia le bottiglie che sarebbero fuori norma. Secondo i rilievi dei carabinieri del Nas, circa 2.200 ettolitri nel 2021 e 1.500 ettolitri nel 2022 sarebbero stati contraffatti in una delle due aziende vinicole, mentre nellโaltra dei vini Doc sarebbero stati mescolati a vini generici e poi commercializzati, per un indebito introito di circa 400mila euro.
Tra i 12 indagati ci sarebbero il responsabile della sede piacentina di Valoritalia e due consulenti, in qualitร di ispettori. La societร di certificazione (che a giugno 2024 ha presentato il bilancio dellโattivitร del 2023) ha collaborato allโindagine avviando una verifica sulla attivitร degli stessi ispettori, dopo le segnalazioni dellโIspettorato delle repressione frodi del Masaf (che aveva riscontrato anomalie durante alcune verifiche). Il responsabile di sede รจ stato licenziato per giusta causa e i due tecnici sono stati sollevati dal loro incarico. I magistrati hanno contestato, in questo caso, il reato di falso in atto pubblico, sostenendo che gli indagati avrebbero falsamente attestato i prelievi di vino da autoclavi o bottiglie mentre, in realtร , erano le cantine che consegnavano i campioni agli ispettori, che in tal modo non potevano verificare lโesatta provenienza dei vini. Una prassi che, come hanno spiegato i magistrati al quotidiano locale, sarebbe stata adottata anche da altre cantine piacentine per tutta lโannata 2021/2022. Tutta la vicenda potrebbe chiudersi legalmente con un patteggiamento.
Niente da mostrare
ResetNo results available
Reset<<<< Questo articolo รจ stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.
No results available
ResetNo results available
Resetยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali โ Gambero Rosso S.p.A. โ via Ottavio Gasparri 13/17 โ 00152, Roma, email: dpo@class.it
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dellโenogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA โ Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
ยฉ Gambero Rosso SPA โ Tutti i diritti riservati