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Non si riprende il commercio mondiale di vino. Primo trimestre a -8,7%

Wine Monitor analizza l'andamento degli acquisti globali nei 12 principali mercati clienti. L'Italia si difende, ma il segno resta negativo. Tra le tipologie fanno meglio gli spumanti rispetto ai fermi e ai frizzanti

  • 06 Giugno, 2024

Prosegue nel primo trimestre del 2024 il trend negativo delle importazioni di vino. Wine Monitor, osservatorio sul vino di Nomisma, ha reso noti i trend relativi ai 12 principali mercati clienti del vino, che rappresentano oltre 60% degli acquisti globali in valore. Il trend riflette quanto già accaduto nel 2023 ma in un tale contesto l’Italia, pur facendo meglio della media generale, rimane in terreno negativo. Nei primi tre mesi 2024, gli acquisti a valore dall’Italia nei principali mercati mondiali sono scesi, a livello cumulato, dello 0,9% a fronte di una contrazione generale dell’8,7 per cento.

Segno meno anche per l’Italia

Import vino da Italia – principali 12 mercati

Un calo delle importazioni, quello da gennaio a marzo 2024 (vedi tabella in basso), che ha interessato quasi tutte le 12 principali piazze rispetto a un anno fa. «L’unica eccezione a livello di valore si è registrata in Brasile, mentre a volume solo gli Stati Uniti, la Cina e il Regno Unito hanno mostrato miglioramenti rispetto al primo trimestre del 2023», riferisce Denis Pantini, responsabile di Wine Monitor Nomisma. Soffermandosi sull’Italia (tabella in alto), le performance sono definite «meno negative rispetto alla media, grazie a Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Cina, che evidenziano crescite nei valori delle importazioni di vini dal nostro Paese». Ma resta il segno meno, rispetto alle trionfali previsioni Istat sull’export del bimestre.

Fermi e frizzanti segnano il passo

Le diverse categorie di vino viaggiano a velocità separate. Per i vini fermi e i frizzanti italiani, Wine Monitor parla di flessione cumulata sia a valore sia a volume, rispetto agli spumanti che viaggiano a +4,9% nel giro d’affari e a +3,4% nelle quantità «con performance positive nella maggior parte dei 12 mercati». Nel dettaglio dei singoli mercati, fermi e frizzanti imbottigliati hanno avuto nel primo trimestre 2024 performance ampiamente inferiori rispetto al 2023, in Germania, Francia e Corea del Sud. Al contrario, le importazioni di spumanti dall’Italia evidenziano una buona crescita in Regno Unito, Francia, Canada, Australia e Cina.

Prezzi medi all’import in generale calo

 

Nella gran parte dei mercati, fa sapere Wine Monitor, è sceso il prezzo medio all’import sia per i fermi e frizzanti (-3,2%) sia per gli spumanti (-9,1%). Al contrario, gli acquisti di vino dall’Italia hanno mostrato una crescita nei prezzi medi rispetto allo stesso periodo del 2023 (+2,4%). i fermi e frizzanti si sono mantenuti stabili sul 2023, a fronte di lievi aumenti per gli spumanti.

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