"Portarsi il vino a casa? È da sfigati". Il dissing tra Bruno Vespa e Alessandro Pipero sul Codice di Salvini

9 Gen 2025, 09:55 | a cura di
Il ristoratore romano, ospite di Porta a Porta, ha parlato del calo dei consumi di vino in seguito alla riforma Salvini. Ma il giornalista ribadisce: "I limiti e le sanzioni non sono cambiati"

Il nuovo Codice della strada si prende – e mette in agitazione - anche la seconda serata di Rai Uno: nella puntata di Porta a Porta del 7 gennaio è andato in onda un piccolo dissing tra il giornalista (e produttore di vino) Bruno Vespa e il ristoratore romano Alessandro Pipero. Se quest’ultimo, infatti, ha espresso la sua contrarietà rispetto alla nuova normativa (e non è l'unico), Vespa ha ribadito come i nuovi limiti siano rimasti identici al passato, così come ha più volte ribadito anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

Alessandro Pipero

Alessandro Pipero, foto di Andrea Di Lorenzo

La protesta di Pipero

Pipero, dal canto suo, nei giorni scorsi aveva già postato sui social un video contro la nuova normativa. Incalzato da Vespa, che gli chiede i motivi della sua protesta, il maître romano spiega così la sua posizione: «Ho protestato perché i clienti storici che vengono da noi, se prima prendevamo un cocktail prima di cena e una bottiglia di vino a tavola, ora prendono al massimo un calice. Se il messaggio sulle sanzioni che è passato in queste settimane non è corretto, allora forse anche la comunicazione ha bisogno dell’etilometro. D’altronde stiamo facendo una puntata su questo argomento: un problema ci sarà?». «A mio avviso – aggiunge l’altro ospite in studio, il presidente Fipe Lino Enrico Stoppani – c’è un accanimento contro il consumo di alcol nella ristorazione». Minimizza Vespa: «Forse le persone hanno recepito i maggiori controlli».

La critica all'iniziativa di Assoenologi

Nel corso della trasmissione, si parla anche dell’iniziativa lanciata da Assoenologi Portami a casa: una wine bag per incentivare i clienti al ristorante a scegliere comunque la bottiglia, con la possibilità di portarla via e finirla in un secondo momento. Sul punto appare scettico Pipero: «Non ci credo molto. Credo che l’iniziativa avrà pochissime adesioni: molta gente non beve a casa». E, poi, aggiunge: «È da sfigati». Prova a zittirlo Vespa: «Non ci provare. Com’è questa storia? Vuoi smontare questa cosa?».

La prova dell’etilometro

La movimentata puntata di Porta a Porta si conclude con una prova pratica in studio – con tanto di test sugli ospiti – per capire quanto si possa bere per non incorrere nelle sanzioni previste dalla riforma Salvini. Il risultato? Via libera per un calice di vino, mentre con il secondo il rischio di superare il limite di 0,5 grammi per litro è molto alto. Nella sfida dell’etilometro Vespa-Pipero vince il giornalista: 0,54 Vs 0,37. E  vino al centro.

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