È preoccupata ma propositiva Violante Gardini Cinelli Colombini nel commentare per il nuovo Codice della strada che ha rimesso in discussione il rapporto degli italiani con il vino. I timori di incorrere nelle sanzioni, fino a dover rinunciare alla patente, di certo non incentiveranno l’enoturismo, ma la presidente del Movimento turismo del vino prova a fare un passo in avanti e ad immaginare un nuovo modo di concepire le visite in cantina.
L'enoturismo al tempo dell'etilometro
«Sul tema abbiamo già avuto un primo confronto con i presidenti regionali del Movimento – dice Gardini Cinelli Colombini al Gambero Rosso – e non nascondiamo le nostre preoccupazioni, anche perché le cantine si trovano per lo più in campagna, dove i servizi di trasporto non sono organizzati per rispondere alle nuove esigenze e dove, quindi, l’auto privata è l’unica alternativa. Tuttavia, dal confronto con gli altri produttori è emersa anche la volontà di ripensare all’accoglienza in cantina. Da anni, infatti, lavoriamo per offrire un’esperienza a tutto tondo che vada al di là della degustazione: c’è chi offre servizio di pernottamento, ristorazione, percorsi di benessere o anche corsi di cucina e attività all'aria aperta. Senz’altro questo è il momento di puntare su tutto ciò che c’è attorno al vino. L'invito alle cantine è di personalizzare il più possibile le esperienze». La presidente Mtv annuncia anche la pubblicazione a breve di un nuovo studio con l’Università Lumsa con focus proprio sui cambiamenti dell’enoturismo, dove la degustazione è ormai solo una parte dell’offerta.
Proposte di visita ad hoc per i driver
Chiaramente la degustazione non può più essere fine a sé stessa e l’abbinamento vino-cibo diventa, a questo punto, imprescindibile. «Abbiamo la fortuna di essere in un Paese in cui non mancano i prodotti locali in ogni regione, per cui bisogna incentivare questo connubio - continua Gardini Cinelli Colombini - Ma non solo. Da ora in poi bisognerà avere un occhio di riguardo per il driver, ovvero colui che, guidando, dovrà limitarsi nella degustazione. Le soluzioni per non farlo sentire escluso possono essere molteplici: non lasciarlo andare via dalla cantina a mani vuote, offrirgli un gadget, applicargli uno sconto. Ognuno troverà la formula migliore. Ad esempio, nelle aziende di famiglia (Donatella Cinelli Colombini a Montalcino e Trequanda; ndr), abbiamo optato per uno sconto di 10 euro sulla visita. D’altronde, spesso negli incoming di gruppo arrivano minorenni o donne incinte, quindi, non sarebbe una novità assoluta».
L’idea di collaborare con il trasporto pubblico
La presidente Mtv non esclude in futuro possibili collaborazioni con le aziende di trasporto pubblico per agevolare gli enoturisti. «Già in occasione di Cantine Aperte 2023 – ricorda - come Movimento Turismo Toscana, avevamo lanciato l’iniziativa (p)Assaggio in Cantina in collaborazione con Autolinee Toscane, proprio per incentivare l’uso dell’autobus per visitare le aziende vitivinicole con tanto di playlist ad hoc. Oggi si potrebbe ripensare a qualcosa di simile. Si consideri che, se di solito gli stranieri per arrivare in cantina si affidano ai servizi Ncc (noleggio con conducente), gli italiani usano la loro auto, anche perché in alcune zone i taxi sono introvabili o pochissimi. Da parte del Governo c’è la volontà di sostenere l’enoturismo, quindi, sta anche a noi proporre progetti interessanti per risolvere problematiche come quelle attuali. Ci lavoreremo, ma al momento è ancora prematuro parlarne».
Di sicuro, invece, continuerà la collaborazione con Wine in Moderation per sostenere un modello di consumo consapevole e responsabile. «Ci piacerebbe lavorare ad una campagna di comunicazione che riuscisse a dare dei messaggi forti in modo creativo, un po’ come fa il maestro Lorenzo Baglioni, usando la musica per spiegare la matematica. Senz’altro anche la comunicazione del vino (moderazione compresa) deve cambiare per diventare meno aggressiva e più vicina alle nuove generazioni».