Dalla teoria alla pratica: abbiamo in diverse occasioni raccontato e ragionato di come il gusto stia evolvendo verso la preferenza per vini eleganti e più freschi rispetto al passato e di come i grandi produttori internazionali si stiano allineando: sono alla ricerca di calici più bevibili, più semplici e diretti. Vi raccontiamo questa tendenza e questi percorsi in 8 etichette di grandi vini bianchi dal mondo, in particolare da Francia e Sudafrica.
Otto vini bianchi che raccontano i nuovi gusti
96
Meursault 1er Cru Perrieres 2022
Domaine Michelot
Borgogna
Timido, austero, ma di somma eleganza. Pietra focaia, alga nori, fiori gialli e giusto un accenno di frutta tropicale preannunciano una bocca all’insegna dell’equilibrio magistrale tra slancio e polpa, non troppo diversa da quella del Meursault 1er Cru Charmes, ma ancor più precisa e tridimensionale, con un finale di rara completezza. euro 150

95
Meursault 1er Cru Charmes 2022
Domaine Michelot
Borgogna
Comiciamo subito con un vino dritto e sferzante, quasi un 1er cru di Meursault che guarda Chablis, con il suo profumo essenziale di zeste di limone, pietra focaia, noce moscata e un fondo leggero di burro salato. L’acidità s’impone sul centro bocca cremoso, scolpendo un sorso eccezionale per equilibrio tra tensione e pienezza. euro 170
95
Riesling Scharzhofberger GG 2023
Van Volxem
Germania
Da una delle vigne più importanti della Saar, un vino travolgente, con accenni lievissimi di idrocarburi che si mescolano con fiori d’acacia, pepe bianco, pompelmo, lemon zest e menta. Leggero, sferzante, incentrato su di un’acidità quasi estrema che conferisce grande vitalità al sorso. Giovanissimo e potenzialmente eterno, un fuoriclasse. euro 60
94
Meursault 1er Cru Genevrieres 2022
Domaine Michelot
Borgogna
Meno espressivo di Charmes, il naso oscilla tra sensazioni floreali, nocciola, pepe bianco, melone maturo e qualche accenno balsamico. Non c’è traccia di legno o burrosità al palato: solo tanta ricchezza fruttata e un bel nerbo acido a contrasto. Più semplice degli altri due 1er cru in questa fase, ma si farà con il tempo. euro 150

93
Sancerre Silex Galinot 2021
Gitton Pere et Fils
Sancerre
Ecco l’esempio di un Sauvignon nato nel suo territorio di elezione, nella Valle della Loira a sud di Orléans: sprigiona aromi iodati e fumè su sfondo di pompelmo, fiori bianchi e pera matura. La sua struttura è abbastanza piena, ma l’acidità sferzante garantisce dinamismo e fluidità di beva. Il finale è lungo su toni marini e sottilmente vegetali. euro 60

92
Stellenbosch Method Cap Classique Brut Natural 2019
Villiera
Sud Africa
Metodo Champenoise non dosato e senza solfiti aggiunti. Ha una leggera vena ossidativa di miele millefiori, amaretto e mela cotogna, abbinata a iodio e pietra focaia. Secco, ma voluminoso e cremoso, con una bollicina finissima e un mix allettante di agrumi, sale e frutta secca a delineare la chiusura golosa. Pieno, asciutto ed equilibrato. euro 25
91
Cremant de Bourgogne Brut Vive la Joie 2018
Bailly-Lapierre
Borgogna
Questo metodo classico di Borgogna ha sostato per tre anni in bottiglia e sfoggia un naso molto allettante tra liquirizia, spezie dolci, toni sobriamente ossidativi di miele e nocciole tostate. Appena rustico, ma con una beva spigliata e di grande piacevolezza, in equilibrio tra freschezza e giusta polpa. Perfetto con formaggi molli. euro 32
91
Chablis 1er Cru Fourchaume 2020
La Chablisenne
Chablis
Equilibrio, freschezza, piacevolezza: a un naso abbastanza maturo, giocato su toni di limone candito, marzapane e pietra focaia (con qualche punta di miele) fa seguito una bocca altrettanto espansiva. L’acidità è ben fusa nel corpo relativamente pieno e cremoso. Iodio e scorzetta di agrume scandiscono il finale lungo. Pronto per essere stappato. euro 50