Basilicata: la gemma nascosta dell'Italia del vino
Vorremmo scrivere molte cose sulla Basilicata, una delle regioni più belle e accoglienti d'Italia. Chi come noi da decenni la frequenta è ben conscio del patrimonio di profumi e di sapori che i vini di queste terre posseggono, conosce bene le sue perle gastronomiche, il suo patrimonio artistico e paesaggistico. Il fatto è che nel grande pubblico non c'è la percezione del valore di tutto questo, e la Basilicata e i suoi vini sono una sorta di gemma nascosta nel panorama enoico regionale. Forse una parte di responsabilità ricade in capo ai lucani stessi, che non hanno saputo mettere in atto strategie comunicative sufficienti per invertire la rotta. Questo alle lunghe fa sì che l'Aglianico del Vulture e i suoi fratelli non siano diffusi quanto meritano a livello italiano e internazionale.
Gli assaggi di quest'anno ci danno un ritratto a chiaroscuro dell'enologia regionale. I migliori produttori del Vulture sono anche tra i pochi che hanno investito risorse nella comunicazione e hanno avuto di ritorno un buon successo commerciale. L'esempio di realtà giovani e dinamiche che sono in crescita vertiginosa in varie aree della Penisola ancora non ha fatto lievitare la massa dei produttori locali, che si accontentano degli spazi che hanno conquistato negli anni. È un peccato perché qui le potenzialità di una grande storia di successo ci sono tutte: vitigni tradizionali di prestigio, come l'aglianico e il primitivo, città d'arte uniche al mondo come Matera, scenari naturali incontaminati e unici sono lì che aspettano solo di essere scoperti.
I Tre Bicchieri della Basilicata 2023
I vini che premiamo quest'anno sono di aziende che si confermano tra gli interpreti più autorevoli dell'Aglianico del Vulture, e sono Donato D'Angelo, Cantine del Notaio, Terra dei Re, Re Manfredi, Elena Fucci. Nihil sub sole novi, si potrebbe dire. Ma il dato da sottolineare è che ci sono ben 18 vini che hanno concorso, oltre questi, al nostro massimo riconoscimento, e sono i Due Bicchieri segnati in rosso sulla Guida. Non sono pochi, soprattutto se raffrontato al numero delle aziende che abbiamo valutato, e ci danno ancora una volta la misura che una grande affermazione per questa regione è davvero lì, dietro l'angolo.