Anteprima Tre Bicchieri 2022. I migliori vini della Toscana

2 Ott 2021, 10:28 | a cura di
Le anticipazioni dei premiati delle batterie di assaggio per la guida Vini d'Italia 2022 del Gambero Rosso, è il turno della Toscana

I migliori vini della Toscana 2022

La Toscana è una delle più importanti regioni del vino italiano, con tantissimi territori diversi a disegnare una mappa avvincente, variegata e di altissimo profilo. Molte sono le terre storiche, con denominazioni che hanno costruito la reputazione del vino italiano nel mondo, altre quelle "scoperte" più di recente ma capaci di emergere con altrettanta forza. Stesso discorso vale per vignaioli, produttori e cantine. Se da una parte abbiamo alcune famiglie di incredibile lignaggio, con una storia centenaria alle spalle, dall'altra non mancano realtà più giovani, capaci di inserirsi con autorevolezza nel tessuto produttivo della regione. 

Se guardiamo agli ultimi cinquant'anni, ci accorgiamo che molte delle tendenze di cui si parla sono nate qui. La rivoluzione dei supertuscan, tanto per fare un esempio, l'epoca turbo-modernista avviata negli anni Novanta, il ritorno ai vini più "territoriali" di oggi, senza dimenticare l'ascesa fulminea di alcune zone. Pensiamo a Bolgheri ovviamente (così come ad altre declinazioni maremmane), ma la lista potrebbe essere lunga: dal distretto della biodinamica delle colline lucchesi alla crescita del territorio pisano, dagli originali vini dell'Appennino (pinot nero in testa) a Cortona. E poi ci sono le zone di lunga tradizione, tutt'altro che immobili, anzi, al contrario, tutte più o meno al centro di percorsi di rinascita, crescita o ridefinizione. Basta guardare al magnifico mondo del Chianti Classico, sempre più protagonista e convinto del proprio ruolo, con un futuro che pronostichiamo ancora più luminoso. E poi al percorso che stanno facendo il Nobile di Montepulciano o La Vernaccia di San Gimignano, regina bianca della regione. Ma i grandi vini non mancano da nessuna parte, anche in terre più isolate e meno codificate. Ultimo, ma non ultimo, Montalcino, senza dubbio la denominazione del momento, forte anche dell'ottima annata 2016.

 

Bolgheri Rosso Sup. 2018

Tenuta Argentiera

Brunello di Montalcino 2016

Castiglion del Bosco

Brunello di Montalcino 2016

Fattoria dei Barbi

Brunello di Montalcino Ris. 2013

Biondi - Santi Tenuta Greppo

Caburnio 2017

Tenuta Monteti

Caiarossa 2018

Caiarossa

Carmignano Ris. 2018

Tenuta Le Farnete - Cantagallo

Cepparello 2018

Isole e Olena

Chianti Cl. 2019

Castello di Radda

Chianti Cl. 2019

L'Erta di Radda

Chianti Cl. 2019

Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari

Chianti Cl. Capraia Ris. 2018

Rocca di Castagnoli

Chianti Cl. Fontalpino 2019

Fattoria Carpineta Fontalpino

Chianti Cl. Ris. 2015

Castell'in Villa

Chianti Cl. Ris. 2017

Val delle Corti

Chianti Cl. Ris. 2018

Tenuta di Arceno

Chianti Cl. Ris. 2018

Castello di Albola

Chianti Cl. Ris. 2018

Castello di Volpaia

Collegonzi Sangiovese 2018

Sensi - Fattoria Calappiano

Cortona Syrah 2018

Stefano Amerighi

Costa dell'Argentario Ansonica 2020

Antica Fattoria La Parrina

Duemani 2018

Duemani

Filare 18 2019

Tenuta Casadei

Guardiavigna 2017

Podere Forte

I Sodi di San Niccolò 2017

Castellare di Castellina

La Regola 2018

Podere La Regola

Monteverro 2018

Monteverro

Montevertine 2018

Montevertine

Oreno 2019

Tenuta Sette Ponti

Paleo Rosso 2018

Le Macchiole

Riecine 2017

Riecine

Solaia 2018

Marchesi Antinori

Teuto 2018

Tenuta Podernovo

Uno 2018

Tenuta Carleone

 

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