Bertani: storia della cantina
Il racconto del vino non può limitarsi a una sequenza di descrittori aromatici, di tannini levigati e acidità taglienti, di punteggi e classifiche, di selfie con bicchieri tintinnanti, di viticoltori a cavallo e linee di imbottigliamento. Il racconto del vino è ricordo, viaggio, ripensamento… Le occasioni più ghiotte per esplorare in questo modo il mondo del vino arrivano perlopiù dagli assaggi in verticale, soprattutto se la sequenza si allunga abbastanza nel tempo. Poche aziende in Italia possono permettersi una degustazione come quella che l’azienda Bertani ha realizzato qualche mese fa negli storici locali della cantina di Grezzana, un vero e proprio viaggio nel tempo con partenza nel 1958 e arrivo nel 2013: sei decenni attraversati con lo sguardo fisso sul panorama e sulla storia osservati attraverso le lenti dell’Amarone Classico.
Le annate e la Storia
Il 1958 rappresenta un preciso momento storico, con il vino che ancora evidenzia lo stretto legame con il progenitore Recioto, fatto di un frutto carnoso e dolce che si fonde in un sorso morbido e che sembra quasi ricordare più il profilo di un Porto che quello dell’Amarone odierno. Poi ci sono la 1959, la 1960, la 1962. Non era ancora chiaro cosa dovesse diventare questo vino e ne emerge un profilo decisamente affilato e sapido, caratteristiche che oggi le aziende più accorte cercano di recuperare e che Bertani non ha praticamente mai abbandonato, valorizzando i talenti che le uve della tradizione possiedono. Il 1964 è forse il primo assaggio che rivela l’enorme potenzialità di questa tipologia. È un Amarone che oscilla fra la solidità dei grandi Bordeaux e la finezza dei rossi di Borgogna rivendicando la sua territorialità, fatta di spezie, maturità del frutto e dinamismo. Le annate successive (1967, 1969, 1970, 1972, 1975) comunicano bene la maturità della Bertani di quel tempo, frutto ancora di affinamenti molto lunghi in botte ma che variavano da annata ad annata. Stupiscono per integrità e freschezza gustativa, lasciando sullo sfondo le doti di pienezza e potenza. Dal 1976 al 1983 (passando per 1977, 1978, 1980, 1981) - abbiamo vini che rivendicano una maggior centralità del frutto, come se andassero incontro preparati alla grande rivoluzione che ha investito la Valpolicella alla metà degli anni ’90. Sono vini che sembrano perdere quell’aria di innocenza per guadagnare in consapevolezza e sono frutto di maggiori attenzioni in vigna.
Amarone: 60 anni in 13 assaggi
Il 14 ottobre scorso, alla presenza di diversi giornalisti e critici internazionali, sono state degustate 13 annate dell’Amarone Bertani: una summa del lavoro fatto dalla cantina di Grezzana dagli anni Sessanta in poi. Nelle note di degustazione, accanto all’annata sono indicate sia la classificazione in base alle linee di The Library sia l’anno di imbottigliamento, importante per capire le lunghe maturazioni che il vino ha subito in certi periodi.
Recioto della Valpolicella Amarone Cl. Sup. ‘64 – Raffinatezza
Figlio di una grande annata, con un’estate asciutta, è stato imbottigliato dopo ben 19 anni dalla vendemmia. È incredibile la vitalità e l’energia che mostra dopo 60 anni. Corteccia, resine nobili, cedro, vermouth al naso per una bocca leggiadra, elegantissima, dalla beva incredibile scandita dai fiori secchi e dalle note di arancia e cedro sul finale. Fresco d’acidità continua a mostrare sapore e ritmo.
Recioto Valpolicella Amarone Cl. Sup. ‘67 – Delicatezza
Imbottigliato dopo 18 anni dalla vendemmia segnata da un’estate molto calda che ha regalato un vino ricco, dove la struttura non manca e le note di frutto maturo dominano il naso facendolo sembrare ben più giovane di quello che è. La bocca, in contrapposizione con i sentori olfattivi, mostra eleganza, classe, leggiadria. Vino dai tratti autunnali, da assaporare con calma, per coglierne ancora i tratti tannici, la freschezza acida e il finale sapido.
Recioto della Valpolicella Amarone Cl. Sup. ‘72 – Esuberanza
Annata molto calda, con agosto torrido e settembre con poca pioggia: imbottigliato dopo 10 anni. Il colore è molto intenso e fa presagire un naso cioccolatoso, a tratti mentolato, con tocchi affumicati e dai ricordi di legno di cedro. Poi un palato possente, cremoso, avvolgente e rotondo, bello per suadenza. È come una coccola che riesce ad andare in profondità, senza cedimenti a centro bocca. Ha ancora molto da dire.
Recioto della Valpolicella Amarone Cl. Sup. ‘75 – Armonia
Imbottigliato a undici anni dalla vendemmia che ha visto un’estate regolare con settembre secco: clima ideale, vendemmia a inizio ottobre. È un tripudio di radici, spezie e fiori secchi il naso che si mostra fin da subito affascinante e molto pulito. Non manca la parte fruttata che ci riporta alla gioventù e anticipa una bocca morbida, ma anche agile, vibrante, fresca. Un grande classico dello stile Bertani con una bevibilità senza eguali.
Recioto della Valpolicella Amarone Cl. Sup. ‘85 – Armonia
Imbottigliato dopo nove anni. Figlio di un’annata molto calda e secca, ha ancora energia da vendere e lo comunica fin dal primo naso. Aghi di pino, zenzero, quasi una suggestione iodata, regala poi un perfetto equilibrio tra una trama tannica ancora da vino giovane e freschezza che lo rende leggiadro e dalla beva appagante. Non manca anche la parte suadente e morbida che lo rende un vino saporito, fragrante, gustoso. Finale con una pennellata di amaro, la giusta misura per il carattere di un vino che si ricorda a lungo.
Recioto della Valpolicella Amarone Cl. Sup. ‘87 – Armonia
Imbottigliato dopo nove anni da una vendemmia complessa caratterizzata da clima fresco e umido. Perdonate il parallelo, ma alla cieca avremmo detto Bordeaux, un grande Saint-Estèphe. Resine nobili, tocco di menta, ricordi vegetali al naso che si concretizzano su un palato fitto, dal tannino ancora vivo e fitto, che da ritmo alla bevuta e lo proietta nel futuro. Vino di grande persistenza e dal corpo e la struttura ideale per un abbinamento con i grandi piatti di terra della tradizione veneta.
Amarone della Valpolicella Cl. ‘95 – Delicatezza
Imbottigliato a sei anni da una vendemmia secca, considerata buona specie per le uve da Amarone. Tra quelli più giovani, sebbene siano passati più di 25 anni dalla raccolta, ci sembra quello che deve regalare ancora tanto in termini di complessità olfattiva ed equilibrio gustativo. Tutto sommato la bevibilità non manca di certo già oggi, nonostante il vino sia ricco, corposo, avvolgente e col tannino ancora puntuto ideale per smorzare la potenza. Naso tutto sul frutto con la prugna in evidenza.
Amarone della Valpolicella Cl. ‘98 – Esuberanza
Imbottigliato a distanza di sette anni da un’annata equilibrata anche grazie a diverse precipitazioni di settembre che hanno favorito la qualità delle uve. Con i suoi 6 grammi/litro di zucchero è il più “dolce” di quelli assaggiati, ma la sensazione zuccherina non si avverte minimamente, piuttosto si riscontra un vino potente, concentrato, dai toni di frutto nero, spezie e tabacco. Non manca un cenno di goudron che anticipa un palato fitto, dal tannino ancora incisivo e dal finale mentolato. Vino che fa presagire un lungo invecchiamento.
Amarone della Valpolicella Cl. ‘00 – Delicatezza
Imbottigliato dopo sette anni. Estate equilibrata, settembre piovoso, clima secco a ottobre che ha permesso una buona vendemmia. Delicato, leggiadro, elegante ed espressivo. È un gran bell’esempio dello stile Bertani e lo si percepisce fin dal naso. Agrumi, fiori, un leggero tocco speziato e una bocca di grande precisione, lunga e scorrevole, con la parte primaria ancora in netta evidenza. La lunghezza è magistrale e la sua complessità la mostra tutta nello sviluppo verticale.
Amarone della Valpolicella Classico ‘05 – Raffinatezza
Imbottigliato dopo sette anni. Estate discreta, settembre diviso tra piogge e giornate luminose e soleggiate. Entriamo veramente in piena gioventù e gli ultimi quattro vini assaggiati – in un parallelo con le vecchie annate - ci fanno capire quanta vita hanno davanti a loro. Il 2005 profuma di spezie dolci, frutta rossa, rosa appassita, mentre la bocca è raffinata, accarezza il palato, ha sapore e profondità.
Amarone della Valpolicella Cl. ‘08 – Armonia
Imbottigliato a otto anni da una vendemmia anticipata a causa delle calde temperature estive. Giovanissimo soprattutto per la tessitura tannica, ancora si deve smussare e amalgamarsi col resto della materia. È diverso invece il naso che mostra già cenni speziati, un frutto rosso maturo e una leggera sensazione di confettura. Sorso comunque carnoso, masticabile, ideale (ora) col cibo ancor meglio se lasciato in cantina a riposare.
Amarone della Valpolicella Cl. ‘10 – Raffinatezza
Imbottigliato dopo otto anni. Estate variabile ma ottimo finale di stagione e vendemmia ideale. Vino davvero sfaccettato, dal naso complesso in cui si mette in evidenza sia il frutto rosso, sia le spezie dolci, ma anche note di liquirizia, frutta secca, terra e corteccia. Nonostante anche questo mostri estrema gioventù, la sua armonia sembra già compiuta. Il tannino è levigato, la sua trama è integrata perfettamente con freschezza acida e salinità e il tutto contribuisce a rendere il sorso agile, puro, pimpante.
Amarone della Valpolicella Classico ‘12 – Armonia
Imbottigliato a 9 anni dalla vendemmia. L’annata ha visto un’estate senza dubbio difficile, ma da fine agosto in poi il clima è migliorato e ha consentito una buona maturazione delle uve. Quello che troviamo nel bicchiere è un Amarone moderno, prospettato nel futuro, quello che secondo noi può essere esempio per la denominazione. Se volgiamo quindi, nel caso di Bertani, è un rosso classico, che si affida a tante cose fatte in passato. I frutti rossi sono croccanti, c’è un tocco di floreale, di agrume scuro. Poi freschezza, dinamicità e ritmo in un sorso ancora giovanissimo, ma già di grande finezza. Saporito e lunghissimo promette molto molto bene.
parole di Giuseppe Carrus e Nicola Frasson – scatti di Francesco Vignali
QUESTO È NULLA…
Nel mensile Gambero Rosso di marzo 2023 la cronistoria dell’azienda Bertani, nata nel diciannovesimo secolo per volontà dei fratelli Giovan Battista e Gaetano nel piccolo paese di Quinto Valpantena, un approfondimento sul libro “The Library”, 43 annate di Amarone della Valpolicella raccontate per mano del Master of Wine Nick Jackson, il racconto del boom dell’Amarone nel mondo e la nuova rivoluzione portata avanti da Bertani a partire dal 2012.
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