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Tre Gamberi. Da Burde a Firenze di Paolo e Andrea Gori

Una trattoria aperta all'inizio del secolo scorso e gestita sempre dalla stessa famiglia che quest'anno conquista i Tre Gamberi nella guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso. Intervista ad Andrea Gori.

  • 06 Novembre, 2019

Un tempo era un unto di sosta sulla via verso Firenze ma oggi, quasi 120 anni dopo la sua nascita, รจ una delle migliori trattorie italiane. Da Burde della famiglia Gori (Andrea in sala e ai vini, Paoloui lasciarsi andare a una irresistibile scarpetta, ma anche zuppe corroboranti โ€“ una cucina autenticamente toscana e una bevuta di livello. Bella la cantina, espressione di indipendenza di giudizio e grande competenza, divertenti gli appuntamenti settimanali, gioiosa lโ€™accoglienza, con quel tanto di scanzonato che mette tutti a proprio agio e trasforma la sosta in un momento di veraterie prime, cortesia, cura dei dettagli. In sintesi, un luogo del piacere, che merita ampiamente i Tre Gamberi nella guida Ristoranti dโ€™Italia del Gambero Rosso. La sua storia? Ce la siamo fatta raccontare da Andrea.

 

Da Burde

Quando ha aperto il ristorante?

Lo ha aperto lo zio di mio nonno nel 1901.

Ora chi lo gestisce?

Io, che sono in sala e sono arrivato nel 2003, Paolo che รจ in cucina dal 2008 e poi cโ€™รจ nostra madre.

Cosa รจ cambiato da una generazione allโ€™altra?

Lโ€™attenzione alla comunicazione e quella nei confronti del cliente, che un tempo si dava piรน per scontato. E poi cโ€™รจ il lavoro sulla materia prima. Una volta era piรน facile avere un buon prodotto, oggi bisogna fare un poโ€™ di ricerca per trovare le cose giuste, anche nella cucina tradizionale.

A chi vi rivolgete?

Abbiamo tutte aziende toscane il piรน possibile simili a noi, piccole realtร  familiari. Piรน fornitori, anche se รจ piรน complicato. Mio babbo diceva che bisogna conoscere il babbo e la mamma del maiale o del pollo che ti mangi, e cerchiamo ancora di fare cosรฌ. Evitando grossisti e grandi numeri.

paolo gori chef burde

Paolo Gori

In cosa si discosta il vostro locale dalle classiche insegne tradizionali della zona?

Non siamo chiusi in noi stessi, giriamo molto, raccontiamo quel che facciamo, ci confrontiamo. E poi non diamo mai nulla per scontato, anche nella tradizione ci chiediamo sempre il perchรฉ delle cose. In fondo la tradizione รจ unโ€™innovazione ben riuscita. Quindi se bisogna cambiare qualcosa, lo facciamo anche se per lo piรน i nostri sono cambiamenti invisibili: modifichiamo sempre qualcosa per restare gli stessi.

Cโ€™รจ stato un momento in cui avete deciso che volevate fare qualche cosa in piรน per arrivare ai risultati di oggi?

Da quando ci siamo trovati da soli senza babbo zii e nonna abbiamo sentito che era il momento di dare il nostro contributo, ogni generazione deve dare il suo. Il resto lo abbiamo capito col passare del tempo prendendo coscienza che le idee che avevamo potevano essere innovative e che era il momento di cambiare tipo di approccio sempre con rispetto alla famiglia ma adattandoci ai tempi.

La clientela negli anni รจ cambiata?

Abbiamo sempre avuto molti fiorentini, ora ci sono anche piรน turisti perchรฉ la cittร  si รจ ingrandita. Siamo contenti perรฒ, perchรฉ non รจ un turismo di massa, ma di qualitร . Ore ai nostri clienti storici ci sono persone che vengono appositamente da noi. E non solo per mangiare una cosa al volo in pausa pranzo.

Quanto conta la location nel successo di un ristorante?

Tantissimo. Per noi รจ importantissimo stare qui, fuori Firenze. รˆ un posto di ristoro nel vero senso della parola, ristoro sia fisico che mentale. Abbiamo anche fatto esperienze con temporary restaurant e abbiamo visto che le persone se leggono Burde vogliono venire da noi.

Andrea Gori Da Burde

Andrea Gori

Anche per te, come per molti tuoi colleghi, รจ difficile trovare personale?

Non particolarmenteโ€ฆ siamo aperti di giorno, a cena solo il venerdรฌ. Da noi il lavoro non รจ massacrante. Abbiamo collaboratori che stanno con noi da piรน di 20 anni, ma non รจ difficile trovarne altri, magari รจ piรน complicato quando si inseriscono, allโ€™inizio, in una situazione del genere.

Dovendo identificare la vostra cucina con un piatto, quale sarebbe?

Piรน che un piatto, una tecnica: le lunghe cotture. Siano minestre, stracotti, carni in umido. Tutte quelle preparazioni di un tempo, quella delle massaie, quando la cucina era sempre accesa.

Cโ€™รจ un piatto in cui avete osato molto?

Il peposo: รจ un piatto semplice, di pochi ingredienti, piuttosto brutto. รˆ sempre stato poco considerato nella cucina tradizionale, di scarso appeal. รˆ una cosa di cui andiamo fieri: รจ sempre bruttino ma fa innamorare le persone, per il gusto di quella carne e la bontร  delle lunghe cotture

Ci sono piatti che vorreste togliere dal menu ma non potete perchรฉ li chiedono sempre?

La bistecca alla fiorentina! รˆ un piatto dove la materia prima importantissima ma non cโ€™รจ fascino della preparazione. A me piace tutto quel che sta sulla scodella piรน che sulla grigia. E poi non rappresenta del tutto la cucina fiorentina dato che non ha piรน di 50 anni.

Avete appena conquistato i Tre Gamberi, che premia le migliori trattorie. Secondo voi รจ la giusta categoria di ristorazione o vi sentite piรน un ristorante?

Ci piace lโ€™idea di ristorante come parola, per il significato di luogo in cui ci si ristora animo e corpo. Ma abbiamo sempre sostenuto di essere una trattoria anche quando non andava di moda.

Come cambiano ora le trattorie?

Ci piace pensare alla trattoria del futuro, dove cโ€™รจ la cucina delle stagioni, una cucina quotidiana. In cui lavorare sulla digeribilitร  e la leggerezza, diminuire grassi e sale perchรฉ quel che mangi tutti i giorni รจ diverso da quello che mangi una volta ogni tanto. Anche se la cucina di tradizione ha preparazioni ricche, bisogna evitare di appesantire troppo.

Avete appena conquistato i Tre Gamberi. Cosa significa per voi?

รˆ un premio allโ€™impegno. Siamo contenti, si sono voluti tanti anni per prenderli, era un poโ€™ una fissa e ora ci sentiamo piรน responsabilizzati a impegnarci ancora di piรน. Vorremmo anche allargare la proposta con piatti dimenticati, come abbiamo fatto con il peposo, fare una ricerca in altri piatti toscani.

Per il vino invece?

Continuiamo cosรฌ: con tanta Toscana e tante bollicine. E poi gli appuntamenti del venerdรฌ sera che รจ il nostro carnevale settimanale: facciamo serate a tema, ci divertiamo con vini da scoprire, locali e non, abbinamenti insoliti, venerdรฌ prossimo รจ il turno di vini dolci austriaci e piatti toscani.

Anche una trattoria storica riserva delle novitร . Quale รจ la vostra?

Ci hanno contattato per seguire un altro Burde, la prossima primavera, una trattoria in campagna, dallโ€™altra parte rispetto a noi, verso Firenze sud. Avrร  orari opposti ai nostri, che siamo aperti a pranzo e chiusi la sera e nei fine settimana. Sarร  un posto dove andarsi a rilassare sabato e domenica.

Da Burde โ€“ Firenze โ€“ via Pistoiese, 154 โ€“ 055 317206 โ€“ www.burde.it

a cura di Antonella De Santis?

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