Nel mezzo dell'Arcipelago Eoliano, immersa nelle acque trasparenti del Mediterraneo, lโisola di Salina (la seconda delle Eolie per estensione con i suoi tre comuni di S. Marina Salina, Malfa e Leni, chiamata il giardino dellโEolie per il verde della sua folta vegetazione e il blu cobalto delle sue acque) attira da sempre coloro che desiderano vivere lentamente, e non solo dโestate.
Ed รจ proprio qui che 36 anni fa Clara Rametta, psicologa clinica e il marito Michele Caruso, impiegato comunale, spinti dal desiderio di recuperare un antico borgo, hanno creato a Malfa la loro isola nellโisola: nasce il Signum, un albergo con 16 camere e un ristorante (tre forchette Gambero Rosso e una stella Michelin), dove lโatmosfera mediterranea si fonde con eleganti elementi di comfort.
Tutto inizia con la permuta di alcuni loro ruderi di case eoliane che si trovavano sulla strada con altri in posizione piรน interna e panoramica, dove poter realizzare la loro struttura. Un progetto che prima di vedere la luce ha dovuto superare diversi ostacoli. Come lโiniziale rifiuto da parte dellโallora amministrazione locale della necessaria concessione edilizia per poter costruire, accordata invece quasi subito dalla Regione Sicilia perchรฉ non cโerano vincoli reali per negarla. Poi i successivi tentativi di blocco di inizio lavori, superati perchรฉ immotivati. E ancora, le difficoltร nel reperire il denaro necessario per pagare gli oneri di urbanizzazione e la costruzione: soldi trovati grazie allโaiuto delle banche. Superati questi impedimenti iniziano i lavori. Per agevolare lโingresso dei camion nellโarea, perรฒ, viene rotto il muretto di una casa adiacente (che poi sarebbe stato ricostruito), grazie allโautorizzazione della proprietaria. Per questa operazione avrebbe dovuto essere richiesta unโautorizzazione, mai fatta da nessuno in passato, al Comune che ne approfitta e, saltando i passaggi di comunicazione di irregolaritร e di richiesta di regolarizzazione, mette i sigilli al cantiere. Affrontata anche questa vicenda, i lavori vanno avanti e finalmente la struttura รจ pronta. Non un vero e proprio albergo tradizionale in un unico blocco, ma un dedalo di casette cuboidali: un albergo diffuso ante litteram, a pochissimi passi dal centro cittadino.
Scelgono il nome latino Signum, a evocare qualcosa che deve restare dentro dopo essere stati lรฌ. Ma tra le righe c'รจ anche il racconto dei sigilli apposti durante i lavori. Anche lโuomo col cilindro nello stemma, pensato assieme allโarchitetto che ha seguito i lavori, rappresenta lโessenza del posto, elegante e di charme.
ยซI primi nove anni sono stati pesantissimi - racconta Clara - Facevamo quasi tutto noi. Io mi occupavo di tutta la gestione e delle camere, Michele la mattina lavorava al Comune e appena usciva andava in cucina a cucinare. Facevamo solo la cena e le colazioniยป. Intanto nascono prima Luca e poi Martina.
Il posto diventa presto un rifugio per i tanti viaggiatori approdati sull'isola.
A causa di un problema di salute Clara รจ costretta ad assentarsi e Luca la sostituisce nella gestione dellโhotel. Dopo un poโ di tempo, Michele che per 25 anni era stato tra i fornelli, passa il timone a Martina che fin da piccola mostra interesse per la cucina.
Oggi Clara รจ al secondo mandato come sindaca di Malfa, quotidianamente alle prese con le mille difficoltร dellโisola, ma sempre pronta e combattiva per la sua gente. Michele cura lโorto creato da lui stesso allโinterno della struttura: da qui vengono tutti gli ortaggi e i vegetali usati in cucina.
Luca e Martina hanno sposato totalmente la filosofia e la storia dei genitori e del luogo, frutto di sacrificio e passione. Hanno preso in mano il testimone, mettendosi in prima linea e riuscendo ad arricchire lโofferta.
Negli anni la struttura รจ cresciuta, le camere sono state ristrutturate, con un accurato lavoro di recupero e ne sono state realizzate altre, assieme a delle suite e delle suite in villa, per un totale di trenta.
In tutte รจ presente lโatmosfera mediterranea delle antiche case eoliane con elementi di design moderno o dal fascino vintage. Elementi dโantiquariato originali e unici, opere di maestri artigiani siciliani, stoffe e materiali di pregio ricercati, che rimandano alla natura e ai colori circostanti. Ci sono anche la piscina panoramica e la spa allโaperto, immersa nel silenzio, composta da vasche e piscinette deputate alla thalassoterapia.
Negli ultimi due anni sono state effettuate due importanti ristrutturazioni, una riguardante la parte dell'accoglienza con la realizzazione di un vero e proprio salotto gourmet, separato dalla zona bar e bistrot, con tavoli e sedie piรน spaziosi, tettoie piรน alte e ventilazione e illuminazione migliori. Lโaltra riguardante la cucina, ampliata e resa ancora piรน funzionale e performante grazie a macchinari moderni e ai sistemi di areazione che hanno reso ottimali anche le condizioni di lavoro.
Unโaltra novitร riguarda il lavoro che sta facendo Martina sulla frollatura del pesce, che permette di sviluppare un profilo di sapore e una consistenza migliore nei piatti, che sta portando avanti assieme al marito, Simone Di Mauro, medico veterinario e appassionato pescatore.
In quasi 40 anni il Signum grazie alla famiglia Caruso รจ diventata unโisola verde che si affaccia sulle terrazze piene di buganvillee, dove il tempo scorre lentamente e concede agli ospiti di godere di piccoli piaceri e gustare i piatti della cucina realizzati con ingredienti provenienti quasi tutti dal territorio circostante.