“È possibile effettuare una prenotazione da due persone fino a un massimo di dieci”. Senza mezzi termini, il ristorante del sommo pontefice Massimo Bottura sbatte la porta in faccia ai clienti solitari (che alla riga successiva chiama single diners). Severi, ma giusti. Non c’è fratellanza Francescana per chi reca il fardello di un peccato insanabile: occupare un tavolo da quattro consumando per uno.
Senza amici al seguito, niente tavolo
Facciamocene una ragione. Non metteremo mai piede nel tempio di via Stella, se non abbiamo amici appresso o se non ci capita sottomano un viandante di passaggio al quale offrire la modica cena. Sorridetene con cautela. La questione è grave. E non si limita certo a Bottura, il quale, a onor del vero, accoglie volentieri i negletti single diners in altre strutture come, per esempio, la sfavillante Casa Maria Luigia e il Refettorio della Caritas. Salvo debite eccezioni, per i ristoratori d’ogni ceto sociale il cliente solitario è un parassita da debellare.
Lo "scudo" delle prenotazioni online
- Un tavolo per le 20,30? Benissimo. Quanti siete?
- Uno.
- …uno…?
So di chef che, in seguito a telefonate di questo tenore, hanno addobbato la sala di croci, aglio e paletti di frassino. Non per niente, gli imprenditori più avveduti hanno delegato le prenotazioni a pagine web per scremare senza il rischio di contatti diretti. Rarissima la schiettezza del sito botturiano che, per lo meno, dichiara le sue preclusioni. Di solito, la discriminazione avviene con diplomazia. In qualche caso, il modulo non consente di inserire il numero 1 nella apposita finestrella. Ma è più diffuso un sistema di autodifesa sotterraneo, del quale non ci si avvede sino a prova contraria. Se si compila il form (si chiama così, mi dicono) segnalando un solo ospite, ci prospettano date e orari impervi.
Orari impossibili per i single
Le abbiamo riservato un tavolo alle 21 del 30 febbraio. Grazie della vostra preferenza. Se ripetiamo la ricerca raddoppiando le presenze, invece, si spalanca un calendario perpetuo di date aperte. Ma sono furbe le forze del male. E può accadere che il single diner superi ogni setaccio, manifestandosi in carne, ossa e dannazione. Scattano, allora, le contromisure previste per combattere queste calamità innaturali: scopo di tali procedure, naturalmente, è disfarsi del non gradito ospite il prima possibile. Posso portare una testimonianza diretta. In un titolato locale capitolino, mi servirono in un sol colpo primo, secondo, caffè, ammazzacaffè e conto.
Un cliente da prestare, come per le giacche
La questione è complessa, come vedete. Pertanto, mi permetto di proporre una soluzione: almeno i ristoranti di un certo rango dovrebbero tenere in guardaroba un commensale aggiuntivo a beneficio dei single, come si faceva anni fa con le giacche e le cravatte per i clienti ineleganti:
- Permetta, signore, che le consigli il ragionier Cereghini, sta bene con tutto.