Piacenza, a un’ora e mezzo soltanto da Milano, è una meta perfetta per un week end. Splendido il suo centro storico, con le basiliche, le chiese, gli antichi palazzi, la galleria di arte moderna, la famosa Piazza Cavalli, cuore della città. Per quanto riguarda il fronte enogastronomico, il territorio vanta due formaggi Dop (il Grana Padano e il Provolone Valpadana), ben tre salumi Dop (il salame, la coppa e la pancetta) e ottimi vini che rientrano nella Doc Colli Piacentini
Dove mangiare i pisarei e fasò a Piacenza
Antica Osteria di Borghetto
Trattoria. Alessio Soressi è lo chef e patron di questo indirizzo a pochi minuti dal centro, a sud, sulla strada che porta a Pontenure. La cucina attinge a piene mani dalle ricette e dai prodotti della tradizione, con particolare attenzione alla genuinità e alla stagionalità degli ingredienti. In più, conserve, pasta fresca e dolci sono di produzione propria. Si comincia con i golosi salumi Dop (coppa, salame e pancetta) e lo gnocco fritto, poi pisarei e fasò, tortelli con la coda burro e salvia, trippa alla piacentina, la “piccola” di cavallo. Per il vino, il commensale può scegliere da sé quale bottiglia bere (correttamente di ciascuna è indicato il prezzo), attingendo da una cantina ben fornita.
Antica Osteria di Borghetto – frazione Borghetto via Ferdinando di Borbone, 119 – 0523 504133 – www.anticaosteriadiborghetto.com
Antica Trattoria dell’Angelo
Trattoria. In pieno centro, a una manciata di minuti dal Duomo, questa insegna, riconosciuta come Bottega Storica, è da anni un approdo sicuro per chi a tavola desidera trovare i “sapori di una volta”. Tavoli in legno vestiti con tovaglie a quadretti, semplicità e cura, tanta sostanza nei piatti, a partire dagli immancabili salumi accompagnati dallo gnocco fritto. Il percorso continua con i tipici pisarei e fasò, i tortelli piacentini burro e salvia, lo stracotto di asinina con polenta, il brasato di manzo al Gutturnio, le lumache. Salame di cioccolato e torta sbrisolona sono un finale più che degno. In cantina vini perlopiù del territorio.
Antica Trattoria dell’Angelo – via Tibini, 14 – 0523 326739 – www.anticatrattoriadellangelo.com
Osteria della Balera
Trattoria. Nei vecchi locali di una proprietà demaniale debitamente ristrutturati, è un posto molto carino con possibilità di parcheggiare, un bel dehors e interni accoglienti seppur arredati con semplicità. La carta parla di gnocco fritto, tagliere di salumi e giardiniera, torta di patate e crema di taleggio, tortelli piacentini burro e salvia, pisarei e fasò, lingua di manzo scalogno confit e pera poché, battuta di cavallo capperi fritti e salsa di prezzemolo, tutti piatti centrati e dai sapori intensi. Si chiude in bellezza con il tortino caramello salato e cremoso alla nocciola, e la torta sbrisolona con crema Chantilly. Si beve bene.
Osteria della Balera – via Legione Zanardi Landi, 18 – 329 5989637 – osteria-della-balera.business.site/
Osteria del Trentino da Marco
Trattoria. Sotto l’accorta gestione della famiglia Piazza, Marco in particolare, un locale da anni sulla breccia che non delude chi ha voglia di mangiare secondo tradizione, ma anche chi è appassionato di quinto quarto (al quale è dedicata un’apposita sezione del menu) e di altri tagli di carne. Via libera quindi ai classici salumi con lo gnocco fritto e la giardiniera, a saporiti pisarei e fasò, al risotto con le animelle, ai tortelli con burro e Grana stagionato, alla trippa alla piacentina, alla guancia di maiale al Gutturnio, alla lingua. La lista dei vini permette di bere bene. Comode le salette con travi di legno ai soffitti e tavoli ben apparecchiati.
Osteria del Trentino da Marco – via del Castello, 71 – 0523 324260 – www.facebook.com/osteriadeltrentino/
La Dispensa de I Balocchi
Bistrot. Spazi moderni dal design contemporaneo, con pareti decorate dall’artista piacentino Gianfranco Asveri, nel cuore antico della città. Qui vi attende un’esperienza un po’ diversa dalla media, grazie alla passione di creatori del locale, Michele ed Elisa. Il menu, che contempla tra l’altro divertenti riletture della tradizione, cambia molto spesso, scandito com’è dalla stagionalità delle materie prime. Esempi? Midollo di bue, battuta di Fassona, nocciole e il suo fondo; zuppetta di pisarei e fasò, pancetta affumicata, olio evo, pepe di Sechuan e parmigiano; anguilla alla brace marinata al miso, crema di finocchi e arancia. Non vasta ma molto interessante la selezione di etichette.
La Dispensa de I Balocchi – largo P. Gioia, 3 – 0523 323639 – www.ladispensadeibalocchi.it
La Forchetta
Trattoria. Sottotitolo “i sapori della terra”, che sono poi quelli che si gustano in questo locale in zona centralissima, nei pressi di piazza Cavalli. Lo chef Leopoldo Gatti interpreta il repertorio culinario tradizionale con mano sicura e attenzione alle cotture. Dopo i salumi di prammatica, con tanto di giardiniera e gnocco fritto, sfilano in tavola la tartare di cavallo, i tortelli con la coda burro e salvia, i pisarei e fasò, gli anolini in brodo, la “picula” di cavallo con polenta, il filetto di manzo al Nocino. Più che validi i dolci maison, come la cheesecake ai frutti di bosco e il tiramisù. Ambiente semplice e curato, vini perlopiù piacentini.
La Forchetta – via Borghetto, 1/L – 347 6890063 – www.laforchettapc.it
La Pireina dal 1907
Trattoria. La famiglia Giacobbi, da cinque generazioni ormai, è saldamente al timone di questa storica insegna nei pressi delle mura che ha sempre mantenuto nel tempo una lodevole costanza qualitativa. Tanti commensali, anche famosi, si sono accomodati nelle sale o nell’ameno cortile per gustare gli eccellenti salumi con lo gnocco fritto, gli anolini, i tortelli, i pisarei e fasò da manuale, lo stracotto d’asina, la “piccola” di cavallo. Pasta fresca e dolci sono fatti in casa, da non perdere la sbrisolona. Bella sorpresa l’ampia lista dei vini, frutto del lavoro, della passione e della competenza di Davide, sommelier di vaglia.
La Pireina dal 1907 – via Borghetto, 137 – 339 1206021 –www.facebook.com/Pireina1907/
Trattoria San Giovanni
Ristorante. Nel centro della città, il locale gestito con dedizione ed entusiasmo da Roberto Zanetti e Carla Chiesi è moderno e arredato con sobrietà. Il collegamento con la tradizione è sottolineato dalla qualità dei salumi e dalle proposte di piatti come i tortelli con la coda con ripieno di ricotta o i pisarei e fasò secondo ricetta classica; la voglia e capacità di andare oltre si ritrovano in elaborazioni più tecniche, ad esempio nella millefoglie di bollito. Presenti in carta anche proposte di pesce. Tutta la pasta è di loro produzione, così come il pane, le conserve e i deliziosi dolci in chiusura. Carta vini adeguata a prezzi più che onesti.
Trattoria San Giovanni – corso G. Garibaldi, 49/A – 0523 321029 – www.trattoriasangiovanni.it