La ristorazione di Firenze e l’arrivo di De Bardi
Se c’è una notizia “non più notizia” che continua comunque a sorprendere, è l’apertura di un nuovo progetto gastronomico a Firenze. La città si dimostra sempre più una piazza privilegiata per recepire i sogni degli imprenditori ambiziosi, e non a caso solo nell’ultimo anno ha visto sorgere realtà come Sofia Loren, 25th Hours, Gucci Giardino 25, senza dimenticare il rinnovo de La Ménagére e l’attesa prossima apertura di Marco Manzi e di Vito Mollica. Mentre di tutte queste realtà si preannunciava l’arrivo, però, del locale che sta per inaugurare per adesso non si sa ancora nulla: il progetto di sviluppo di De Bardi è infatti proceduto in sordina, nato come sogno del giovane avvocato Paolo Genovese, che ha saputo apprendere il meglio dai trend della ristorazione durante i suoi viaggi, e poi realizzato attraverso la ristrutturazione di uno storico fondo ormai dimenticato, trasformato in un gioiello multifunzionale, pronto ad accogliere i primi visitatori dal prossimo 2 aprile.
De Bardi: nome e storia del locale che aprirà a Firenze
I Bardi furono per secoli una delle più importanti famiglie della città. Fu probabilmente già dall'Alto Medioevo che ebbe origine il casato, divenuto col tempo una delle più note dinastie di banchieri e mercanti capaci di creare una ricca compagnia commerciale. Per spiegare il ruolo di questa stirpe nella politica interna della futura Signoria, basti pensare che Contessina de' Bardi fu la moglie di Cosimo de' Medici e quindi nonna di Lorenzo il Magnifico. Oggi, la memoria di questa gloriosa epopea familiare sta per tornare in vita, proprio in un palazzo che fu di questa famiglia e collocato nella via a loro intitolata, dove sorgerà il locale. Uno spazio ampio, che comprende l'intero piano terra di un palazzo rinascimentale e che permette di vedere da vicino la roccia della collina retrostante (la celebre Costa San Giorgio). L’apertura del 2 aprile riguarderà soltanto la prima parte del locale, ma intanto vi sveliamo cosa accadrà nei prossimi mesi. Immaginate un ferro di cavallo, con le due estremità che affacciano su via De Bardi: da ognuna di queste, si verrà proiettati in uno spazio indipendente, con una sua anima e un’offerta dedicata, per poi vedere i due locali ricongiungersi in un terzo, con la parete della collina rocciosa a fare da sfondo. Il primo braccio indipendente sarà un wine bar, con un’intricata rete di cantine sotterranee, mentre il secondo - che inaugurerà a inizio mese - sarà un cocktail bar; in fondo, invece, ci sarà il ristorante.
Il cocktail bar del De Bardi
A dare il via al progetto De Bardi sarà quindi il cocktail bar: ad accogliere i primi clienti dietro l’imponente bancone in pietra e vetro ci sarà uno dei nomi più quotati della miscelazione fiorentina, Veronica Costantino. La bar manager di origine calabrese ha incentrato la sua pluriennale esperienza fiorentina su una costante: inaugurare locali di grande successo. Arrivata in città per l’apertura del ristorante Gunè, infatti, si è spostata poi per seguire la pizzeria Largo9. E ora è pronta per rimettersi in gioco, con ancora più entusiasmo (è stata lei a seguire lo sviluppo del cocktail bar fin dalle prime fasi di progettazione). La cocktail list comprenderà drink tradizionali come il Capriccio (Ginarte , basilico, winestillery vermouth dry, olio piccante) e gusti più internazionali come il De’ Oriental Bardi (Montenegro, sakè, yuzu, gelsomino, tonica, fiori di sambuco).
Il ristorante e lo chef
L’ambiente più suggestivo del De Bardi sarà poi il ristorante posto in fondo ai tanti corridoi, dove è stato fatto un grande lavoro di preservazione della roccia e dei materiali antichi del palazzo. Attraverso il pavimento di vetro sarà possibile scorgere quello che è stato un tempo il suolo della città, fino all’arrivo degli Etruschi, mentre per chi volesse gustare un’esperienza unica ci sarà un private table sospeso su una lastra trasparente che affaccia su un pozzo medioevale. A guidare il ristorante (come del resto, tutta la proposta gastronomica) sarà il giovane chef giapponese Yuzo Nakai, (prima con Veronica a Largo9). Questa sarà la sua prima sfida individuale, la cucina sarà di stampo italiano con qualche incursione dall’estero, ma intanto si potrà gustare la sua offerta al cocktail bar, con opzioni diverse che vanno dal sashimi ai tagliere toscani, oppure tartare di gambero biondo con riso tostato al curry, bisque, crema di rafano e cavalfiore, o ancora la creme brulée di fegatini, galantine, uva, riduzione di vino e cioccolato fondente con panbrioche.
Insomma, con tanti progetti in cantiere e grandi ambizioni, il De Bardi pronto a muovere i primi passi. Il nome che a Firenze ha avuto tanta gloria tornerà ancora a far parlare i fiorentini?
a cura di Federico Silvio Bellanca