Niko Romito chiude il primo aprile Spazio Milano: «Sono passati 10 anni, è giusto così». Non è esattamente un fulmine a ciel sereno: nella guida Ristoranti d'Italia uscita nell'autunno del 2023 raccontavamo già che si vociferava di uno spostamento in altra sede, anche se per ora non è dato sapere se e dove riaprirà i battenti, come segnalavamo che il locale confermava la rotta intrapresa alle origini con quella cifra caratteristica, moderna, dritta sul sapore che è la marca Romito.
Spazio Milano chiude
Quando ha aperto, 10 anni fa, gli dicevano che era pazzo, che un ristorante senza vetrine su strada, che per arrivarci dovevi passare per il Mercato di Autogrill e salire rampe e rampe di scale era un suicidio, che in Galleria la sera non girava nessuno. E in effetti era così, all'epoca: la Galleria era un posto diurno e non erano neanche tanti i cuochi che avevano scelto di aprire spin off a Milano. Poi le cose sono cambiate, e buona parte anche per merito di Romito che ha raccolto la sfida e lanciato proprio qui il format Spazio, nato a Rivisondoli come ristorante laboratorio degli allievi della sua scuola di cucina, approdato sotto la Madonnina e poi cresciuto fino a diventare un progetto autonomo con una sua identità.
Modello di bistrot gastronomico contemporaneo, cucina leggera e ambienti luminosi, che ha fatto di quell'essere lontano dalla strada una carta da giocare: per la vista mozzafiato, che il Duomo pare quasi di toccarlo con la mano, e per l'ambiente riservato, quieto, che in qualche modo riporta alle atmosfere intime e rilassate del Reale a Casadonna. Di cui declinava anche la cucina in una versione più accessibile e immediata, il merito va al sistema Romito – che lavora per vasi comunicanti – ma anche a Gaia Giordano, braccio destro di Romito che ne ha interpretato con autorevolezza e personalità lo stile.
Nel frattempo, Romito non sta certo con le mani in mano: il progetto Alt insieme a Eni continua la sua corsa, in programma c'è l'apertura di un centinaio di stazioni di servizio nei prossimi quattro anni, in Italia e all'estero, con l'impegno in termini di organizzazione, formazione, studio di nuovi prodotti che comporta. Dopo le prime aperture capitoline all'Eur, a Ostia e a seguire Corso Francia e Circonvallazione Trionfale, a breve arriverà anche a Milano (dove è presenta anche il flagship store di Laboratorio Niko Romito), continuando poi in altre città dentro e fuori la Penisola, ma a Milano ci saranno altri progetti, assicurano da Casadonna, tutti i progetti di Romito si prestano a una scalabilità, e molti sono i modelli che possono svilupparsi ancora. "Il lusso non può essere inclusivo” ci diceva Niko Romito qualche tempo fa, ma la buona cucina sì. Ora non serve che attendere nuovi sviluppi.