La Spagna piace sempre molto alla guida Michelin, lo conferma anche Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale della Rossa, durante la cerijmonia di premiazione dell'edizione 2025 della guida. «I nostri ispettori sono indubbiamente innamorati della Spagna». Un amore che dura nel tempo, confermato anno dopo anno, e si estende nello spazio anche al di fuori dei grandi centri, in cittadine di provincia o aree remote, luoghi in cui è rilevante la collaborazione con piccoli produttori vicini e l'impegno diretto sul campo, «agendo in molti casi come forza trainante dello sviluppo economico e sociale». Così è nel caso del nuovo ristorante premiato con le tre stelle.
Casa Marcial nuovo tre stelle Michelin
Bisogna spingersi verso il nord della Spagna, nel Principato delle Asturie, per trovare Casa Marcial, nuovo tre stelle Michelin. La Salgar è una minuscola località a tre chilometri da Arriondas, non si può neanche definire un paese: è una manciata di case lungo una strada tortuosa, circondata dalle montagne, un vero paradiso per gli amanti delle escursioni e delle attività all'aria aperta, epitome di vita semplice, ritmi lenti, profondo contatto con la natura. Terra di sidro e di grandi formaggi, di fabada e cachopo, è diventata nel corso del tempo una destinazione gourmet grazie al lavoro dai fratelli Manzano: Nacho ed Esther dietro i fornelli (con loro oggi c'è anche Jesús, figlio di Esther) e Sandra in sala. La cucina è un affare di famiglia, nato con i nonni dei tre fratelli e passato di generazione in generazione fino a quando Nacho ha deciso di tornare nel bar-ristorante dei genitori. Era il 1993. È allora e con l'arrivo delle sorelle, che Casa Marcial inizia a costruire un suo linguaggio gastronomico, a partire da un'alfabeto di sapori pienamente locali.
L'intera area delle Asturie è fonte di ispirazione, oltre che dispensatrice di materie prime straordinarie: affacciata com'è sul mar Cantabrico, vicina a laghi, in una valle circondata dalle montagne, battuta dal vento del nord est - «che qui diventa un ingrediente e un alleato» per la trasformazione delle materie prime - Casa Marcial è a un passo da piccoli produttori con cui i Manzano collaborano generando un impatto positivo sulle attività rurali della zona. Impegno che ha consegnato al ristorante anche la stella verde, che premia la sostenibilità. Ospitalità da grande scuola, affabile e precisa, unita a una cucina di grande personalità che rilegge la tradizione locale con la sua forte matrice contadina (è il caso del famoso pitu de caleya), danno vita a un modo di fare ristorazione che - dice Nacho Manzano - «è un prolungamento del modo di intendere la vita, che sfrutta l'ambiente e la tradizione per creare un proprio linguaggio culinario». Abbastanza da meritare le tre stelle Michelin.
Guida Michelin: i ristoranti tre stelle
Sono 16 in totale i ristoranti premiati con le tre Stelle: oltre a Casa Marcial, ci sono ABaC, Cocina Hermanos Torres, Disfrutar e Lasarte (Barcellona), Atrio (Cáceres), Noor (Córdoba), Quique Dacosta (Dénia), Akelaŕe e Arzak (Donostia - San Sebastián), Aponiente (El Puerto de Santa María), El Celler de Can Roca (Girona), Azurmendi (Larrabetzu), Martín Berasategui (Lasarte-Oria), DiverXO (Madrid) e Cenador de Amós (Villaverde de Pontones).
Guida Michelin: i nuovi ristoranti due stelle
Tre ristoranti si uniscono al gruppo dei bistellati, facendo arrivare a 33 le insegne che «meritano la deviazione»: Alevante nell'hotel Gran Meliá Sancti Petri di Chiclana de la Fronter (oggi con gli chef Cristian Rodríguez e Alan Iglesias che raccolgono il testimone da Ángel León); LÚ Cocina y Alma, a Jerez de la Frontera (chef Juanlu Fernández); Retiro da Costiña, a Santa Comba, A Coruña (chef Manuel García, un'istituzione della cucina galiziana).
Guida Michelin: i nuovi ristoranti con una stella
Con i nuovi premiati, salgono a 242 i ristoranti con una stella (tra questi, incredibilmente, anche Enigma di Albert Adrià, rimasto a bocca asciutta da questa pioggia di stelle): 32 le new entry, concentrate soprattutto nelle grandi città: Barcellona (Fishølogy, MAE Barcelona, Prodigi e Teatro kitchen & bar) e Madrid (Chispa Bistró, MAE Barcelona, Prodigi e Teatro kitchen & bar), ma si posizionano bene anche le Isole Canarie, forti anche di una importante presenza alberghiera (Donaire e Il Bocconcino by Royal Hideaway, ad Adeje,Tenerife; Kamezí a Playa Blanca, Lanzarote, e Muxgo a Las Palmas de Gran Canaria).
Le nuove green star
Sono 57 i locali premiati per il loro impegno per la sostenibilità in Spagna, di questi le nuove insegne premiate sono: Bistrot 1965 a Castelló d'Empuries, Cal Paradís a Vall d'Alba, DSTAgE a Madrid (in foto), Espacio Amunt a Ulldecona, La Boscana a Bellvís, O Secadeiro a Serra de Outes, Restaurante 1497 a Vallromanes, Taller Arzuaga a Quintana Roo e Taller Arzuaga a Quintana Roo), Taller Arzuaga a Quintanilla de Onésimo e Tramo a Madrid.
Guida Michelin Spagna 2025. Premi speciali
Miglior Servizio in Sala: Cristina Díaz García, ristorante Maralba (Almansa).
Miglior Sommelier 2025: José Luis Paniagua (in foto), ristorante Atrio (Cáceres).
Miglior Young Chef 2025: Carlos Casillas, ristorante Barro (Ávila),
Chef Mentore: Pedro Subijana, ristorante Akelaŕe (San Sebastián)