1856 metri sul livello del mare, giornate soleggiate a non finire, nell'antichitร destinazione termale, oggi meta del turismo invernale, St. Moritz รจ una famosissima localitร sciistica a un passo dall'Italia. Sede di due Olimpiadi invernali, negli anni ha sviluppato servizi e offerte anche fuori pista, capaci di accontentare residenti e villeggianti. A partire dalla gastronomia, diventata uno dei fiori all'occhiello della cittadina dell'Alta Engadina.
Ne sanno qualcosa i fratelli Cerea che qui hanno aperto ormai 10 anni fa, nel Carlton Hotel, la sede montana del loro Da Vittorio,ย vista sul lago e proposta chiara, elegante, centrata sulla materia prima e con un filo rosso che la lega strettamente alla casa madre di Brusaporto, come i famosi paccheri alla Vittorio o il crudo d'Amare, un affondo marino in mezzo alle montagne. Ai fornelli, dal 2019, Paolo Rota, a diffondere il verbo consolidato e felice del Gruppo (che conta anche una blasonatissima insegna a Shanghai dove opera l'executive Stefano Bacchelli, e la recente ย DaV, variante casual alla Torre Allianz di Isozaki a Milano) che qui conquista Due Stelle Michelin. Sono il presidio italiano - non l'unico a dire il vero - in una selva di grandi chef internazionali, che hanno qui la loro residenza invernale.
Paco Morales e il Balthazar Down Town
Ultimo arrivato, in ordine di tempo, quel Paco Morales cantore della cucina andalusa e della sua storia, cuoco archeologo che nel suo Noor, a Cordoba, rielabora la tradizione locale indagandone i tratti distillati nel passato, a partire dell'epoca precolombiana (dal 711 al 1492) quando i Mori conquistarono buona parte della penisola e molti dei prodotti oggi piรน comuni nel bacino mediterraneo non erano ancora conosciuti. E infatti nei primi 5 anni di apertura, Noor ha fatto a meno di pomodori patate, mais, cacao e tutto il paniere giunto in Europa dopo Colombo. Morales parte da lรฌ, assorbendo spunti e stimoli che le culture dei popoli che hanno abitato questa terra โ al-Andalus โ hanno lasciato nel corso del tempo, per ridare vita a piatti dimenticati, in una galoppata che โ anno dopo anno โ lo porta verso la contemporaneitร , incentrando i suoi menu sulla gastronomia di un diverso momento storico, lavorando fianco a fianco con documentaristi, storici, archeologi, filologi, designer.
Con la cucina araba a fare da catalizzatore di una proposta profondamente personale, elaborata attraverso i ricettari antichi, ricerca storica, ma anche sensibilitร e tecnica modernissime, quelle sviluppate con Josean Alija, Andoni Luis Aduriz al Mugaritz, e poi nel regno della ricerca gastronomica della modernitร : elBulli di Roses. Facile dunque pensare come la sua cucina sia tutt'altro che soffocata dal passato, ma che lo studio serva ad alimentare una proposta attuale, che si apre alle suggestioni in arrivo dall'altra parte del Mediterraneo cui tesse un dialogo fitto e fecondo.ย Quella che oggi si impianta al Balthazar Downtown di St. Moritz, tra le montagne e il lago della cittร svizzera. Tre menu, tra le 8 e le 11 portate: Engadina, Duomo, Mezquita, uniti dal trait d'union di pietanze come la crema di zucca alla vaniglia in apertura e la panna cotta con nocciola e castagna in chiusura, o il Karim, la crema di frutta secca con mela verde e spezie del deserto. Ci sono poi pasta, escabeche di salmone, arrosto di cervo e altri piatti marcati Morales. A fare da cornice, un'atmosfera che richiama i toni del mare, in un corto circuito di paesaggi che animano una mescolanza che si ritrova anche nei piatti. Se al primo Balthazar dunque, chef e piatti sono di matrice italiana, con tanto di pizza (chef Davide Callegari, pizzaiolo Andrea Forlani), nel nuovo Downtown sono l'avanguardia archeologica andalusa e le sue atmosfere a dominare la scena.
Mangiare a St. Moritz: l'alta ristorazione
St. Moritz ospita i secondi (o terzi) ristoranti di alcuni dei grandi chef d'Europa con una parata di stelle impressionante per un centro che conta poche migliaia di anime. Ci sono lo svizzero Andreas Caminada (Tre Stelle nel suo main restaurant all'Hotel Ristorante Schloss Schauenstein a Fรผrstenau, un castello recuperato e trasformato in resort extra lusso) con il bistellato Igniv all'interno del Badrutt's Palace, con piatti da compartir e una straordinaria cantina con oltre 30mila bottiglie.
C'รจ l'argentino diย origini abruzzesiย Mauro Colagreco, Tre Stelle Michelin e una lista infinita di riconoscimenti per il suo Mirazur di Mentone, appena un passo dopo il confine con l'Italia; il suo presidio montano รจ the K by Mauro Colagreco al Kulm Hotel ย dove porta la sua cucina di Riviera. In cucina Paloma Boitier, nei piatti le grandi materie prime, gli ortaggi, le erbe aromatiche, i frutti, vero marchio di fabbrica dello chef che, inevitabilmente, qui si smarca dalla cucina vista mare per puntare su cose come trota con gamberi di fiume e salsa Sudachi o ravioli di cavolo rosso con consommรฉ di cinghiale e castagne. C'รจ poi la rapa rossa con il caviale: sintesi di una cucina in cui ingredienti ricchi e poveri si incontrano, lasciando che la distinzione perda il suo significato. Rolf Fliegauf si muove tra Ascona sul Lago Maggiore, in estate, e St. Moritz in inverno, con Ecco all'hotel Giardino Mountain: in entrambi una cucina moderna, giocosa, appagante. Di impronta svizzera (carne affumicata, capuns e altre specialitร locali) lo proposta de La Chavallera in der Krone, mentre a presidiare la cucina nostrana c'รจ Al Krone:ย "osteria contemporanea", ย chiamano questo locale che nasce in montagna e si alimenta delle basi classiche francesi, pur mantenendo un'anima vivimente italiana, in cucina Samuel Carugati. In un casale del '600 c'รจ Talvo, dove opera Martin Dalsass โ suo il Santabbondio a Lugano โ profeta del ritorno alla natura e โpapa dell'olio di olivaโ, oltre 10 quelli impiegati nelle sue ricette, dessert inclusi, come la famosa spuma di cioccolato all'olio di oliva. Alย Chesa Stuva Colani, Paolo Casanova fa una cucina di territorio, di erbe e profumi, fermentazioni e marinature, che agguantano il linnguaggio della gastronomia contemporanea per arredare con nuove suggestioni la cucina locale. In perfetta armonia con l'ambientazione del locale e dell'hotel Chesa Colani (a Madulain, pochi chilometri da St. Moritz) che ospita anche un bistrot. Prossimo all'apertura, fissata per il 21 gennaio, anche la prima sede montana di Langosteria, solida insegna meneghina che conta sedi anche a Parigi, e - in stagione - in Liguria, a Paraggi.
St. Moritz Gourmet Festival
St. Moritz, dunque, si continua a investire sulla ristorazione d'autore, meta gastronomica per chi, magari, la raggiunge con il trenino rosso di Bernina, il piรน alto d'Europa, patrimonio Unesco dal 2008 che da Tirano porta proprio nella localitร dell'Engadina scalando le Alpi. E dove dal 20 al 28 gennaio si tiene il St. Moritz Gourmet Festival. Appuntamento annuale di lungo corso (la prima edizione รจ stata nel lontano 1994) che nella sua storia ha coinvolto oltre 200 cuochi di tutto il mondo. Quest'anno il tema della manifestazione รจ la cucina mediorientale con un programma che vede affiancati 10 grandi cuochi ospiti ad altrettanti locali, i Safari gastronomici (spedizioni culinarie in cinque hotel partner a bordo di una Porche) e il Kitchen Party con tutti i grandi chef del Festival, il 24 gennaio, e poi ancora eventi speciali come il Fascination Champagne e una speciale Oriental Closing Night chiuderร il festival. Sede operativa del festival, il Carlton Hotel dove, tra l'altro, dal 25 al 27 gennaio, c'รจ Raz Rahav di OCD di Tel Aviv. Stella nascente del firmamento della gastronomia internazionale, classificatosiย terzo nella 50 Best Mena, che il 30 gennaio rivelerร la nuova classifica.
St. Moritz Cocktail Week
Non solo grande cucina: dal 16 al 19 febbraio aย St. Moritz va in scena il meglio della mixology con la prima edizione dellaย St. Moritz Cocktail Week.ย Figlia dell'omonima iniziativa sul Lago di Como, questa mini-settimana (o se preferite un long week end) del buon bere coinvolge tutti i migliori cocktail bar della zona, dal leggendario Badruttโs Palace Hotel che ha accolto la preview. Sono 20 diversi locali, tra street bar, bar d'albergo e banconi dei ristoranti della perla bianca dellโEngadina coinvolti in un fitto calendario di eventi con le star della miscelazione. A partire da Martina Bonci, bar manager di Gucci Giardino 25 di Firenze, presente dal 16 al 18 al leggendario Renaissance Bar del Badruttโs Palace Hotel. Sempre il 16 al Krone Restaurant una serata in pieno spirito hawaiiano con i drink diย Ritaโs Tiki Room di Milano in pairing con il menu di chef Samuel Carugati,ย mentre al Balthazar, ci sono Fabrizio Molteni e Stefano Giacomelli. Venerdรฌ 17 si prosegue tra competizioni e drink ad alta quota: il Celeste Bistrot - nuovo mountain chalet firmato Krone - ospita di nuovo i bartender del Ritaโs Tiki Room di Milano per un aprรจs-ski Tiki. Tra gli eventi della serata l'appuntamentoย al Kulm Country Club, per una oyster and Gran Margarits night con Remy Savageย del Bar Nouveau di Paris, A Bar with Shapes for a Name di Londra e Bordeaux e dellโAbstract Bistro di Lyon.ย Sabato 18 dopo gli eventi della giornata, la sera uno degli appuntamenti piรน attesi con Gabriele Armani e Valentino Creatura del Paradiso Barcelona, il miglior cocktail bar al mondo secondo la giuria dei 50 Best Bars, al bancone dello storico Antonโs Bar del Suvretta House con i signature de cocktail bar spagnolo guidato da Giacomo Giannotti. Al Balthazar Restaurant invece, Carlo Cracco, accompagnatoย da Yasmine Montesano, bar manager del Cafรจ Cracco in Galleria a Milano, porta la sua linea di distillati โGin Organicoโ, โAmaro Biancoโ e โLimoncelloโ. Domenica 19 febbraio ci si avventurano bosco per una special experience con WhistlePig Rye Whiskey: tasting, piccola pasticceria e hot cocktail immersi nella natura.
a cura di Antonella De Santis