Osteria Giorgione Da Masa – Venezia (Cannaregio) – Calle Larga dei Proverbi, 4582/A – osteriagiorgionedamasa.com
Osteria Antico Giardinetto
E sono 59, le edizioni della più importante e nota manifestazione d’arte, quella Biennale che anima Venezia per oltre 6 mesi. A firmarne la curatela, quest’anno, è Cecilia Alemanni che ha portato al centro della riflessione artistica il tema del corpo e delle sue trasformazioni, il mutare al cambiare della società, con lo spettro della pandemia a gettare ombre sull’organismo che abitiamo, l’evolvere della tecnologia che si intreccia sempre più al vivere quotidiano e rimodula i confini tra ciò che è organico e ciò che non lo è. E fa sorridere che il titolo – manifesto “Il latte dei sogni” riporti in primo piano l’alimento primario, quello più arcaico e primitivo. In questo carosello espositivo che inonda la geografia cittadina non solo nei Giardini e all’Arsenale, ma in tutta Venezia e la Laguna andar per calli, palazzi nobiliari, ponti e isole può essere una vera maratona. Ma niente paura, niente di meglio di una pausa golosa per trovare ristoro. Ecco dunque una serie di indirizzi: ristoranti extra lusso e bacari informali, vinerie e fine dining ultracontemporanei, un ventaglio di proposte per tutti i gusti e per tutte le tasche, in una città che proprio di recente ha visto l’approdo di un trio d’assi: Ricardo Canella ai al Belmond Cipriani, Salvatore Sodano al Local e Lorenzo Cogo al Dama dell’hotel Ca’ Bonfadini. Ecco allora la nostra selezione, che vi accompagnerà durante i lunghi mesi della manifestazione, arricchendosi di settimana in settimana di nuovi spunti e indirizzi da provare.
Appena fuori piazza San Marco, un Bacaro dall’atmosfera elegante e raffinata e il servizio cordiale. Uovo e acciuga, baccalà mantecato e poi sfiziose polpettine di sarde, pecorino e menta sono i grandi classici che compongono il menu del locale, insieme a crostini di ispirazioni diverse come quello con salmone e avocado, oppure al manzo thai. Presenti anche pizze e focacce gluten free e qualche proposta dalla cucina, da abbinare all’ottima carta dei vini.
All’Aciugheta – campo Santi Filippo e Giacomo – www.aciugheta.com
Storico bacaro veneziano, chiamato affettuosamente “il bottegon” dai clienti di fiducia, luogo di ritrovo in città da oltre cent’anni. Tanti i cicheti fra cui scegliere, sfornati dalla talentuosa Alessandra De Respini, e altrettante le bottiglie in degustazione, da acquistare anche per casa. Da provare la tartare di tonno e cacao amaro.
Cantine del Vino già Schiavi – Dorsoduro, 992 Fondamenta Nani – www.cantinaschiavi.com
Una vivace osteria con un’ampia offerta di cicchetti, giusto a un passo dal Ghetto: crostini farciti con porchetta, salsiccia cruda, lingua in salsa verde, formaggi e polpettine e tartare di carne. Da bere, vino alla mescita e immancabili spritz, da gustare all’interno oppure nello spazio esterno con vista sul canale. Si può anche rimanere a cena, con fiorentine e filetti serviti con abbondanti contorni.
Al Timon – Fondamenta Ormesini, 2754 – facebook.com/timonbragozzo/
Ai Mercanti
Inaugurato quarant’anni fa da Nadia e Diego, come punto di riferimento della cucina tradizionale, col tempo (e grazie allo zampino del figlio Simone) si è trasformato in un luogo open mind che si fa portavoce della gastronomia in generale. Ai Mercanti fa parte di resTour (qui il calendario), un progetto di Venezia InVita a cui partecipano 35 ristoranti veneziani che ogni mese propongono una ricetta speciale partendo da ingredienti comuni, come prodotti stagionali, verdure locali e pesci e molluschi della laguna di Venezia.
San Marco – Corte Coppo 4346/a – 041 5238269 – www.aimercanti.com
La cornice è super: due sale eleganti con affaccio sul Canal Grande, più la sciccheria della mini terrazza estiva sull’acqua e di qualche tavolino, pure pieds-dans-l’eau, per l’aperitivo con vista. A tenere le redini della cucina il giovane Giancarlo Bellino che propone piatti in bilico fra terra e mare con un occhio al territorio.
Dorsoduro, 173 – 041 34281 – www.sinahotels.com
Due vecchie conoscenze, Massimo e Silvia (gli inventori dell’Impronta Caffè a San Pantalon) sono il motore di questa apertura sulla direttrice San Polo-Rialto. Cicchetti a 3 euro al pezzo (5 i crudi) per ogni pit stop goloso, e cucina allegra all’ora giusta (tagliolini aglio, olio e peperoncino con seppie al nero, fritto con maionese della casa, gelato al gianduia e amaretti con nocciole) con un piccolo menu che cambia ogni giorno e una carta stagionale.
Calle Larga Della Donzella, San Polo 806 – 041 4587078 – www.casacappellariristorante.it
Uno dei locali più esclusivi di Venezia, con un menu diviso fra specialità lagunari e tocchi internazionali, da gustare nel bellissimo giardino caratterizzato dagli autentici pozzi veneziani. “Pensate che nel 1858 erano oltre 6500 i pozzi a Venezia!”, scrivono nella loro pagina Facebook, “Il sottosuolo di Venezia è infatti privo di falde acquifere e già nel Quattrocento i veneziani, nei periodi di siccità, trasportavano fino in laguna l’acqua dolce attinta dalle sorgive in terraferma. L’acqua veniva poi raccolta nei pozzi; così almeno fino al 23 giugno 1884, quando venne inaugurato il primo acquedotto di Venezia. Anche noi ne abbiamo uno nella nostra corte esterna”.
via XXII Marzo, 2397 – 041 5208901 – www.restaurantlacaravella.com
A seguire la parte gastronomica c’è lo chef Daniele Turco che in occasione della festa del Redentore ha creato un menu apposito. Si comincia con Insalata croccante con scampi crudi e salsa ai ricci di mare, si continua con Risotto al prezzemolo e limone con carpaccio e salsa di gambero rosso e Spaghettino freddo con caviale e crema di pomodoro datterino giallo. Per secondo, Filetto di Branzino, spuma di patate, zafferano e granita alle erbe e dulcis in fundo Ciliegia: Guscio di mousse alla ciliegia cuore di confettura e liquore alla ciliegia. Si festeggia poi la mezzanotte – con gli immancabili fuochi di artificio che illuminano il cielo di Venezia – con melone e anguria. Prezzo a persona: 380 €.
campo Santa Maria del Giglio, 2467 – 041 794611 – www.clubdeldoge.com – Apre l’1 luglio
Sono sulla breccia davvero da un pezzo, merito di una cucina ancorata a prodotti su cui non ci sono sconti di qualità, e con molti dei fornitori diligentemente segnalati in carta. Non solo, fanno parte dell’Associazione dei Ristoranti della Buona Accoglienza Venezia, che ha da poco reso possibile il progetto Osti in orto, ovvero una coltivazione in regime biodinamico su due ettari di terreno nell’isola di Sant’Erasmo, condotti da Davide Tozzato e Mario Saviolo, per produrre ortaggi, frutta ed erbe aromatiche. Fanno parte di Osti in orto ristoratori veneziani, di Jesolo e Rialtofrutta.
Castello, 3968 – 041 5223812 – www.ristorantealcovo.com
Serena Bergamo, giovane cuoca e ristoratrice, gestisce questa mini cattedrale nel deserto in un’area avara di indirizzi golosi (si trova proprio fuori dai soliti itinerari turistici) da ormai cinque anni. Intrigante l’ambientazione (design di recupero urbano), di rango i prodotti, elaborati in stile artigianale e rispettoso. A cena dal martedì al sabato propone due piccoli viaggi al buio, da 5 o 7 portate. Altrimenti, scegliete alla carta tra Panzanella di alici marinate o Capesante, topinambur e olvere di liquirizia, Linguine aglio e prezzemolo, calamaretti spillo di Caorle e bottarga o Tagliolini al caffè, gamberi rossi e porcini. Tra i secondi, Manzancolle, caprino, limone e crudo di Parma o Frittura di pesce.
via Colombara, 42 – 041 923786 – www.dimebistrot.it
Un’istituzione del gusto a Venezia, dove la solidità è un valore che ogni giorno la difficoltà di vivere sull’acqua (non esattamente la superficie più stabile e tranquilla) mette in discussione, ma che la gloria di secoli ha giustamente ribadito ed esaltato. Funziona un po’ così anche la parabola di questo locale, dalla rodata conduzione familiare, fedele a se stesso fin dalla (ormai storica) insegna e nella linea di cucina, centrata e senza sbalzi, che attinge da ricette e prodotti tradizionali come il baccalà mantecato, le capesante di Caorle, gli spaghetti con i caparossoli o il fegato alla veneziana. Da elogio l’affascinante postazione esterna con vista.
San Polo calle del Scaleter, 2202a – 041 721308 – www.dafiore.net
Glam si può tradurre dall’inglese con incantevole, ma temiamo che abbinato a Palazzo Venart sia riduttivo. Qui, ad un passo dal Canal Grande, o nel magnifico giardino estivo potrete avere un saggio della cucina di Enrico Bartolini, talentuoso chef toscano che è riuscito a calarsi nella cucina lagunare sposando materie prime della radicata tradizione veneta a preziosi altri ingredienti. Tre i degustazione, il più piccolo (8 portate, compresi benvenuto e pre dessert, a 160 €) prevede: Acquadelle (latterini) in salse, Melanzana bruciata di Sant’erasmo e pecorino, Seppia affumicata al mirto, Spaghetto tiepido, gamberi e sesamo e Piccione, alloro e tarassaco, senape nera
calle Tron, 1961 – 041 5233784 – www.ristoranteglam.com
Un locale storico dove gustare i piatti tipici della cucina veneziana, con un cortile interno che vale decisamente la sosta. Tra gli antipasti, sarde in saor e granceola olio e limone, e tra i primi tagliolini al nero di seppia e spaghetti alle vongole veraci. Anche i secondi sono all’insegna della tradizione, con la frittura di pesce dell’Adriatico o le seppie in nero alla veneziana con polentina.
Castello, 4928 – 041 5285332 – www.algiardinetto.it
La vista spettacolare sul Canal Grande è davvero impagabile. In più in occasione della Festa del Redentore hanno organizzato una cena a quattro mani firmata dall’Executive Chef Nadia Frisina e da Marianna Vitale, chef di SUD Ristorante a Quarto, in provincia di Napoli. Menu degustazione di 6 portate a 400€ a persona.
San Marco, 2159 – 041 2400001 – giosrestaurantvenice.com
Quasi settant’anni di storia per questo solido locale dall’ambiente semplice e informale dotato anche di un piacevole dehors. In menu piatti tipici e pescato di giornata, come sarde in saor e tagliolini con la granseola. Anche questa trattoria fa parte dell’Associazione dei Ristoranti della Buona Accoglienza Venezia.
San Polo calle Saoneri, 2749 – 041 5234852 – www.trattoriadaignazio.com
Nel cuore di Venezia un’insegna che fa parte della storia stessa della ristorazione veneziana: data di nascita 1960. Non male davvero, soprattutto tenendo conto che la proprietà è sempre della medesima famiglia, al fondatore Mario Bonavita sono succeduti i figli Mario, Guido e Luca con la stessa missione: valorizzare e tenere viva la fiamma della cucina veneziana, i suoi prodotti, i suoi valori, la sua storia. Pensiamo ai moscardini di Caorle in guazzetto, ai Bigoi in salsa o alle Seppie nerissime con polenta e baccalà mantecato. C’è anche un menu vegano.
calle Stagneri, 5242 – 041 5285147 – www.ristorantemarioallafava.it
In una zona tranquilla, fuori dai percorsi turistici, si trova questo posticino rustico ma ben curato e confortevole negli arredi, che conserva il fascino del bacaro con il banco dei cicheti. Eccellente la qualità del pesce proposto in piatti eclettici. Ci sono anche proposte di carne. Pure questo indirizzo fa parte del progetto resTour.
Cannaregio, 3272 – 041 720744 – www.osterianicestellato.com
Cicheti nipponici e piatti di cucina katei ryori, insomma la cucina di casa in Giappone con un menu scritto a mano, che cambia giornalmente a seconda delle disponibilità del mercato di Rialto tra crudi di pesce e sottaceti asiatici, calamari in salamoia, la carne stufata, nanbanzuke, ovvero pesce fritto messo sotto aceto, che fa un’inconsueta triangolazione con il saor, ramen e gyoza; da accompagnare a vini naturali o sake. E poi soffitto a cassettoni, tavoli e sedie in legno scuro, volte con mattoni a vista e un bel bancone di rame.
Osteria Giorgione Da Masa – Venezia (Cannaregio) – Calle Larga dei Proverbi, 4582/A – osteriagiorgionedamasa.com
Osteria Antico Giardinetto
L’ottima scelta della materia prima e piatti che la esaltano in ogni modo fanno il paio con il grazioso e romantico cortile che funge da dehors estivo.
Santa Croce, 2253 – Calle dei Morti – 041 721301 – www.anticogiardinetto.com
Ai margini del traffico di turisti tipico del centro cittadino, in una tranquilla piazzetta nell’antico quartiere di Castello, in un’osteria che proprio un’osteria non è, troviamo uno degli indirizzi più interessanti della città. Siamo in un locale accogliente con una proposta principalmente al gusto mare, che prende il via da un’attenta selezione delle materie prime, stagionali e principalmente del territorio, per muovere poi verso una rispettosa rivisitazione delle tradizioni culinarie veneziane. Piacevole il dehors che affaccia sul campo di Santa Marina.
Castello campo Santa Marina, 5911 – 041 5285239 – www.osteriadisantamarina.com
Affaccia su piazza San Marco e insieme al Gran Caffè Quadri (il ristorante si trova al piano nobile del caffè), al bistrot Quadrino e all’Amo compone il piccolo regno degli Alajmo nella Serenissima. È stata la mano di Philippe Starck a rendere ancora più incredibile il luogo, esaltando la storia ma inserendo benissimo il contemporaneo grazie al lavoro dei migliori artigiani veneziani. La cucina è all’altezza di cotanto contesto ed è sempre supervisionata da Max Alajmo. Potete scegliere tra due degustazione: Tre Atti a 175 € e Quattro Atti a 15 €, dove ogni atto rappresenta un momento: l’antipasto, il primo, il secondo, il dolce, ognuno raccontato attraverso più preparazioni.
piazza San Marco, 121 – 041 5222105 – www.alajmo.it
Un patron veneziano ma dal lungo passato da musicista a Parigi, uno splendido dehors vista Giudecca e in cucina, da sempre, Samuele Silvestri, con mano centrata e tensione virtuosa allo scarto zero. In menu risotto con ragù di faraona, polpo e peperoni, sgombro e mela verde o coda di manzo e rafano. Ottimo anche il pane fatto da loro.
Zattere Dorsoduro, 1473 – 0415227621 – www.ristoranteriviera.it
La chance per una sosta abbordabile in un pezzo di leggenda veneziana: il Danieli, cioè Palazzo Dandolo, già casa del Doge omonimo. Per il bistrot (Danieli Bistro) si sale al quinto piano, ma il nostro consiglio è quello di procedere fino al Ristorante Terrazza Danieli per godere del fantastico panorama con vista a 180° su Venezia e laguna.
Riva degli Schiavoni, 4196 – 041 5226480 – terrazzadanieli.com
Zanze ha ereditato l’insegna di un’antica osteria ma l’offerta gastronomica è più da “bistronomie” parigina, pensiamo al Risotto Latte d’Asina e Scampi, al carpaccio di anguria alla brace con lingua di vitello, lattuga, matcha e pinoli o alla Ricciola al vapore, green curry, gobbetti, piselli, rape. Si può scegliere tra due menu degustazione, da 7 e da 5 portate.
Santa Croce, 231 – 041 715394 –www.zanze.it
Locanda Cipriani
Insegna famosa nel mondo avviata negli anni Trenta da Giuseppe Cipriani (che fondò anche l’Harry’s Bar e l’Hotel Cipriani). È sempre stata meta di celebrità sedotte dall’incanto del luogo, un angolo di pace al centro del verde isolotto, a pochi da passi dall’antica basilica di Santa Maria Assunta, nota per i bellissimi mosaici.
Torcello (VE) – piazza Santa Fosca, 29 – 041 730150 – www.locandacipriani.com
È il locale degli Alajmo sull’Isola La Certosa, in collaborazione con Vento di Venezia, la società fondata da Alberto Sonino che gestisce l’isola. La genesi dell’Hosteria è iniziata in piena pandemia, e oggi è aperta 7 giorni su 7, dalle 9 a mezzanotte. Nel menu dedicato alla Festa del Redentore (120 € a persona): Cicchetti della tradizione del Redentore, Insalata tiepida di anatra ripiena, Bruschetta di baccalà mantecato, bovoletti e gamberetti di laguna, Sarde fritte con salsa al saor. E ancora, Mezzi paccheri con crema di fagioli, pomodorini arrostiti e busara di scampi, Sgombro alla griglia con patate schiacciate al limone e verdure croccanti all’olio, Sorbetto di anguria e anice stellato e Focaccia del Redentore.
www.alajmo.it/hostaria-in-certosa – 347 0787755
Venissa è ua sintesi di bellezza, per via di quella luce, la vigna, il campanile, i colori della vicina Burano. Fruibile nel wine resort con tavola gourmet, più osteria e ostello. La cucina è firmata da Chiara Pavan eFrancesco Brutto. Definiscono la loro cucina “ambientale” e in effetti la biodiversità lagunare, tra erbe selvatiche e pesce locale, è parte integrante di quello che c’è poi nel piatto. Tre i degustazione (da 5, 7 o 9 portate).
Isola di Mazzorbo – fondamenta Santa Caterina, 3 – 041 5272281 – www.venissa.it
a cura di Antonella De Santis
Niente da mostrare
ResetNo results available
Reset© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati