Dove mangiare nella Valle d’Itria, i 16 migliori ristoranti

23 Nov 2023, 18:02 | a cura di
La Valle d'Itria si estende tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, racchiudendo in sé paesi e cittadine che sono dei veri e propri gioielli e che vale assolutamente la pena conoscere e visitare

La Valle d’Itria significa anche un’incredibile serie di prodotti di eccellenza, primi fra tutti l’olio extravergine d’oliva e il vino, senza dimenticare i salumi (come il capocollo di Martina Franca), i latticini, i formaggi, il pane e i prodotti di forno, le verdure, un universo di sapori. Qui i 16 ristoranti migliori della Valle d'Itria scelti da Gambero Rosso

Dove mangiare ad Alberobello (BA)

Evo Ristorante

Ristorante. Un progetto lungimirante e devoto al territorio quello di Gianvito Matarrese, giovane determinato a creare valore nella sua Alberobello. Centro storico, ambientazione seducente, pochi posti in sala più qualcuno nel giardino con orto, da cui lo chef attinge quotidianamente per i suoi menu degustazione gestiti con mano sicura e colori, profumi e sapori ben bilanciati. Oltre alla carta dei vini, con referenze locali e non solo, ce n’è una, curata, di oli evo da abbinare ai piatti. Possibile sosta in trulli arredati con mobili d’epoca.

Evo Ristorante – via Papa Giovanni XXIII, 1 – 320 8481230-393 9142543 – evoristorante.com

 

Dove mangiare a Castellana Grotte (BA)

Maiakera

Pausa Gourmet. Di base potrebbe sembrare “solo” un negozio specializzato in prodotti biologici iperselezionati che fanno bella mostra di sé sulle belle scaffalature, ma di fatto qui c’è molto di più. Si parte dalla prima colazione, scandita da espressi e cappuccini di qualità abbinati a buoni dolci, per passare a spuntini, a pranzi veloci, al tè pomeridiano, all’aperitivo. Il tutto comodamente seduti negli accoglienti spazi interni o nel dehors (se il clima lo permette), ma soprattutto contornati da garbo, gentilezza e sorrisi.

Maiakera – via della Resistenza, 123/A – 349 3524606 – maiakera.it

 

Dove mangiare a Locorotondo (BA)

Anima Ristorante

Ristorante. Un indirizzo “giovane” che spicca dalla media cittadina grazie a una proposta culinaria moderna, che spazia in più direzioni. L’ambiente è caratterizzato dalle volte a crociera in pietra, arredi in stile contemporaneo, raffinate mise en place e luci giuste. A tavola arrivano piatti intriganti e dai sapori centrati, come il girello salmistrato con riduzione di lamponi, gli strozzapreti crema di zucca porro e amaretto, rana pescatrice con vellutata di topinambur e limone. Lista dei vini curata, con opzioni a calice. Bed and breakfast di proprietà.

Anima Ristorante – via Cisternino, 8 (corso XX Settembre, 126) – 375 5852066 – animaristorante.it

 

Dove mangiare a Noci (BA)

Ristorante. Ambientato in un fascinoso complesso di trulli, con numero limitato di coperti e svariate piccole sale, offre una location elegante e suggestiva. Il giovane chef Francesco Laera convince con le sue conoscenze, tra tecnica e cucina creativa, fatta di abbinamenti inediti e cotture rigorose. Le proposte denotano il forte legame al territorio, ma anche una spiccata visione fuori dagli schemi, da cui scaturiscono i tre percorsi di degustazione disponibili. A completare il quadro, una selezione di vini di respiro internazionale. Prenotare.

Fè – via G. Pastore, 2 – 080 3215963 – feristorante.it

 

Dove mangiare a Putignano (BA)

Botteghe Antiche

Trattoria. Troverete il locale nel cuore del centro storico, con cucina a vista, arredi in stile industriale ed elementi in legno, che suggeriscono come qui il passato venga omaggiato, ma per ritrovare poi lustro nel presente. In parallelo si muove la proposta identitaria di Stefano D’Onghia, dettata dalla stagionalità e da riletture in chiave personale di ricette e prodotti della tradizione. Pane e focaccia di produzione propria, sorprendente cantina di circa 800 referenze che fa la gioia di ogni enofilo.

Botteghe Antiche – piazza Plebiscito, 8 – 080 4911813 – bottegheantiche.com

Angelo Sabatelli

Ristorante. Gli ambienti sono quelli di una sala illuminata con giusta misura e apparecchiata con eleganza. E il portone dal quale si entra resta la soglia suggestiva di un locale punto di riferimento per la valorizzazione delle materie prime perlopiù regionali. La Puglia di Angelo Sabatelli, chef e patron, è una giostra dai sapori intensi e variegati, una tavolozza di piatti in cui gioca a confondere colori e consistenze, sapori e temperature. Un’esperienza coinvolgente, completata da una scelta di vini ricca e ben articolata.

Angelo Sabatelli – via Santa Chiara, 1 – 080 4052733 – angelosabatelliristorante.com

 

Dove mangiare a Carovigno (BR)

Già sotto l’Arco

Ristorante. Location splendida, in un candido palazzo settecentesco. Siamo nella Val d’Itria, zona ad alta densità nella produzione delle materie prime, dai formaggi ai salumi, dai vini all’olio evo. Teodosio e Teresa Buongiorno, marito e moglie, sono da sempre “complici” in questa impresa d’alto artigianato che unisce rispetto per la tradizione, creatività e ricercatezza. Lei, la chef, compone piatti strettamente stagionali; lui gestisce una carta dei vini importante, in cui le aziende pugliesi sono ben rappresentate.

Già sotto l’Arco – corso Vittorio Emanuele, 71 – 0831 996286 – giasottolarco.it

Casale Ferrovia

Ristorante. Il locale è proprio accanto alla ferrovia, eppure varcato l’ingresso ci si ritrova in un’oasi silenziosa. Merito dei padroni di casa, Giuseppe Galeone e Maria Lanzillotti, che lavorano per trasmettere agli ospiti la sensazione di essere in una bella casa. La pietra viva e il design curato fanno da contorno a un’esperienza culinaria di qualità. Il menu elenca piatti semplici che ammiccano alla tradizione, con materie prime non solo della zona. Bene il cestino del pane, accompagnato da olio autoprodotto. Ampia lista di vini.

Casale Ferrovia – s.da prov.le 34 via Stazione, 1 – 0831 990025 – casaleferrovia.it

Dove mangiare a Ceglie Messapica (BR)

Cibus

Trattoria. Incastonato nelle viuzze del centro storico, con le sue stanze in pietra, Cibus è un tempio dei sapori locali. Il menu è figlio della tradizione contadina: zuppa di cicerchia, carbonara agli asparagi selvatici, purea di fave in terracotta, ma anche orecchiette di prete (fatte a mano) con cacioricotta e pomodoro. I formaggi sono stagionati in proprio, così come i salumi. Nei secondi la Valle d’Itria si sente tutta: involtino di cavallo al ragù, agnello al fornello, vitello podolico. La cantina punta sul regionale, ma con buone presenze nazionali.

Cibus – via Chianche di Scarano, 7 – 0831 388980 – ristorantecibus.it

EnoCocus Acini & Carbone

Griglieria. Nascosto fra i vicoli del cuore della cittadina, è un indirizzo diventato famoso in tutta Italia per la carne, di altissima qualità e cucinata a puntino da Francesco Barletta, grill chef di vaglia, nella rosa dei migliori a livello nazionale. I tagli di carne, dicevamo, non sono certo tagli qualunque, parliamo infatti di lunga frollatura e maturazione a secco, poi ci pensa Francesco a valorizzarli con mano esperta. Per accompagnare tanto bendidio c’è una ricca selezione enologica, con l’opportunità di bere a calice. Meglio prenotare.

EnoCocus Acini & Carbone – via Pendinello, 2 (vico II Chirulli) – 388 8631022 – pagina Facebook

 

Dove mangiare a Cisternino (BR)

Chirico Bistrot

Bistrot. In un punto tranquillo del centro, nei pressi della Torre Normanno-Sveva, è il posto giusto sia per un semplice aperitivo sia per un pasto completo, in un ambiente accogliente contraddistinto da una buona musica di sottofondo e una rilassante atmosfera conviviale. Se l’intento è solo quello di stuzzicare, ci sono tapas, tartare, panini gourmet, taglieri misti, le tipiche “bombette” e altre cose sfiziose. Altrimenti piatti mediterranei e di matrice tradizionale pugliese che soddisfano in pieno. Da bere cocktail, vini e distillati.

Chirico Bistrot – via San Quirico, 23 – 080 4448661 – pagina Facebook

 

Dove mangiare a Fasano (BR)

Due Camini a Borgo Egnazia

Ristorante. In uno dei resort più iconici d’Italia, lo chef Domingo Schingaro propone una cucina di memoria e di cura, col sapore al centro. E alla forza della tradizione pugliese contrappone un pensiero di pari peso. Si punta a una sostenibilità che non sia solo protocollo ma scelta di cuore, che premi i piccoli produttori locali. Tre i percorsi degustazione – Selva, Criànze e Foglie – proposti anche in formato short. Il martedì tavolo dello chef in cucina con menu inedito e dedicato. Cantina adeguata, ambiente di gusto. Prenotare.

Due Camini a Borgo Egnazia – frazione Savelletri strada comunale Egnazia – 080 2255351 – ristoranteduecamini.it

 

Dove mangiare a Ostuni (BR)

Piazzetta Cattedrale

Ristorante. Affidabile locale nella piazza antistante la Cattedrale, famosa per il suo splendido rosone. Un'unica sala con pochi tavoli, volte a stella, lampadari di cristallo, lampade in pietra leccese, ceramiche e scaffali con bottiglie alle pareti. La proposta culinaria prende le mosse dai prodotti del territorio e dalla tradizione, ma non mancano riusciti inserti creativi. Non mancano piatti a base di pesce e, in stagione, con porcini e perfino tartufo. La cantina annovera tante referenze, non solo regionali. Meglio prenotare.

Piazzetta Cattedrale – largo Arcidiacono T. Trinchera, 7 – 0831 335026 – piazzettacattedrale.it

 

Dove mangiare a San Vito dei Normanni (BR)

La Locanda di Nonna Mena

Trattoria. Solida realtà del centro storico, ricavata dalla casa "della nonna" ristrutturata, in cui i nipoti hanno creato un ambiente conviviale e accogliente, cornice ideale per gustare una confortante cucina della tradizione con qualche spunto creativo. Gli ingredienti, genuini e di stagione, sono spesso Presidi Slow Food; le paste fresche e i dolci sono fatti in casa, così come i liquorini di fine pasto; gran parte delle verdure e degli ortaggi sono di produzione propria. In chiusura caffè di moka, pasticceria secca o tiramisù. Vini perlopiù regionali, con scelta a calice.

La Locanda di Nonna Mena – via T. Edison, 30 – 349 6724204 – lalocandadinonnamena.com

 

Dove mangiare a Villa Castelli (BR)

Uva Viva

Wine Bar. Artefice di questa insegna, affacciata sulla via principale del paese, Oronzo Di Bari, per tutti Ronny, animato da una grande passione per il suo territorio e per il vino. Vengono qui enofili esperti o neofiti o semplicemente curiosi, certi di trovare la bottiglia giusta, spesso e volentieri una scoperta frutto della ricerca “sul campo” dello stesso patron. In accompagnamento, ricchi taglieri di latticini, formaggi e affettati di qualità, crostini, focaccia, bruschettine, sottoli, verdure grigliate, golosi dolcetti e tanto altro.

Uva Viva – corso Vittorio Emanuele III, 40 – 339 5935527 – pagina Facebook

 

Dove mangiare a Martina Franca (TA)

Terra Terra Questione di Radici

Trattoria. Piccolo accogliente locale tra le “chianche” del centro storico martinese. Qui la parola d’ordine è “scazzico” (traduzione, assaggiare un po' di tutto), piatti semplici ma ben riusciti: carpaccio di vitello rosa, stracciatella, loti e crema di rucola, fave e cicoria, capunti con salsiccia, cardoncelli e pomodoro, le immancabili polpette fritte di pane e uova tipiche della Valle d’Itria, le bombette al forno, la panna cotta alle mandorle. La cantina prettamente regionale e le birre artigianali accompagnano le proposte del menu.

Terra Terra Questione di Radici – via G. Mazzini, 37 – 080 4859738 – pagina Facebook

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