Due fettine di soffice pane al latte in cassetta, in giapponese shokupan, racchiudono il tonkatsu, una fettina di manzo o di maiale o di altra carne rivestita da una croccante impanatura di pane panko e poi fritta. Tutto qui. Ed ecco che questa sorta di sandwich made in Japan ha conquistato una folta schiera di ammiratori diventando il compagno prediletto di un pranzo veloce o di uno spuntino spezzafame in ogni momento della giornata, stimolando la creazione di fantasiose varianti. Ecco dove mangiare il katsu sando a Milano.
Dove mangiare il katsu sando a Milano
Bentoteca Milano
Il noto chef Yoji Tokuyoshi è al timone di questo piccolo bistrot in cui ingredienti molto spesso italiani vengono trattati secondo le tecniche e le filosofie nipponiche. Una formula che appaga e diverte, come nel caso del katsusando di lingua fritta con maionese verde, cavolo viola e spinaci, oppure del menchikatsu, sandwich con hamburger di Wagyu fritto, cavolo verde, cetrioli sunomono e salsa tonkatsu. Volendo, c’è il più impegnativo menu Omakase a 95 euro. Da bere vini selezionati e sake, entrambi disponibili anche a calice.
Bentoteca Milano – via San Calocero, 3 – 02 84254626 – www.bentoteca.com
Katsusanderia
Si trova all’interno di Sidewalk Kitchen, un collettivo di cucine in perenne mutamento, ed è un locale che rende alla portata di tutti la cucina di Yoji Tokuyoshi, chef della Bentoteca che con i suoi ingredienti nobili propone i classici da asporto della tradizione nipponica, a partire dal “sando”, il geometrico tramezzino realizzato con lo shokupan (prodotto dalla bakery di casa, Pan’ Milano). Il sando qui è proposto in numerose versioni (classico, pollo teriyaki, tamago, ebi fry). Poi ci sono i donburi – ciotole di riso con carne e verdure riccamente condite di salse – e una piccola lista di snack, contorni e dolci.
Katsusanderia – via Bonvesin de la Riva, 3 – www.katsusanderia.com
Sakakura
Nel cuore del quartiere Chinatown, un locale che segue la filosofia Izakaya, accogliente e informale, dove si può far tappa per una pausa veloce o più rilassata, è il cliente a deciderlo. Il ramen è la specialità dichiarata della casa, con l’opportunità di decidere i vari componenti a partire dal brodo, che può essere di carne, di pesce o vegetale. Il menu offre parecchie proposte degne di nota, fra gli antipasti il “sando” è presente in tre tipologie: unagi (con anguilla), chasu (con maiale, pak choi e maionese al wasabi), katsu (con cotoletta di maiale e salsa tonkatsu).
Sakakura – via P. Sarpi, 13 – 331 4191215 – www.sakakura.it
Tenoha
In zona Navigli, è uno spazio polifunzionale di oltre 2.500 metri quadri che racchiude in sé un negozio di articoli del Sol Levante (più di 5.000 prodotti, compresi capi d’abbigliamento e comparto food), bar con giardino, ramen club e ristorante. Quest’ultimo ha una proposta intrigante e articolata che annovera il katsusando di manzo condito con la senape. Molto interessanti anche il paté di fegato di rana pescatrice, daikon piccante e gel di ponzu, così come la lingua cotta nel miso, rucola di campo e zenzero fresco. Servizio tè pomeridiano, aperitivo dalle 18 alle 20.
Tenoha – via Vigevano, 18 – 02 80889147 – www.tenoha.it
Gastronomia Yamamoto
In pieno centro, un’insegna a gestione familiare con pochi coperti che fin dagli esordi si prodiga per far conoscere e divulgare la cultura giapponese all’ombra della Madonnina. Sono passati 8 anni da quando Shih Chy e Aya Yamamoto, mamma e figlia, hanno fatto nascere qui la moda del katsusando, quindi non poteva che proporlo ancora in carta, nella versione classica, con la cotoletta di maiale croccante e la salsa tonkatsu (un fermentato di frutta e verdura) in abbinamento. Volendo, su prenotazione, c’è un valido menu degustazione a sorpresa a 40 euro, dolci e bevande esclusi.
Gastronomia Yamamoto – via Amedei, 5 – 02 36741426 – www.gastronomiayamamoto.it