Un territorio da scoprire in auto, ma anche in moto, in camper o in e-bike godendo di boschi e paesaggi incontaminati, antichi borghi, storici castelli, località termali. È una zona che offre tanto anche dal punto di vista enogastronomico, con i buoni vini della Doc Colli di Parma, sua maestà il Parmigiano Reggiano, il mitico prosciutto di Parma Dop, il salame Felino Igp. In questo periodo dell’anno, poi, la natura è prodiga di doni: castagne, funghi, tartufi. Qui i 18 indirizzi migliori, tra cui un Tre Gamberi della Guida Ristoranti d’Italia 2024
Dove mangiare a Bedonia
L’Osteria di Alpe
Trattoria. Corinne Cavalli è la patronne e cuoca di questo gradevole indirizzo, in bella posizione panoramica con vista sulle montagne. Specialità dichiarata della casa i piatti a base di funghi e le lumache, boccone da re per gli estimatori. Per antipasto salumi, gnocco fritto e torte salate, poi lasagne ai porcini, tortelli di erbette, lumache alla bourguignonne, pancia di vitello al forno. Per chiudere, torta di mele e l’immancabile tiramisù. Pasta fresca e dolci sono fatti in casa. Non manca qualche buona bottiglia per accompagnare il tutto.
L’Osteria di Alpe – località Alpe, 112 – 0525 88125 – osteriadialpe.it
Dove mangiare a Berceto
Manubiola
Trattoria. Conviene prenotare con anticipo, specie per andare nel fine settimana. A pochi chilometri dal casello autostradale, in un contesto verdeggiante, si presenta con un’accoglienza cordiale e un ambiente che invita alla convivialità. A tavola è il trionfo di tartufi e di funghi, soprattutto porcini, proposti in tanti modi: fritti, trifolati, alla griglia, a condire la pasta o le crespelle oppure le lasagne, a impreziosire un tenero filetto di manzo e perfino come dessert, con un inedito gelato ai porcini. In menu anche altre valide proposte.
Manubiola – frazione Bergotto località Fontanelle, 78 – 0525 64511 – pagina Facebook
Dove mangiare a Borgo Val di Taro
Vecchio Borgo
Trattoria. Cristiano Cozzani (in sala) e Maria Tomoiaga (ai fornelli) sono i due giovani e appassionati gestori di questa valida insegna nel centro della cittadina, nota soprattutto per la produzione di funghi porcini, cui è dedicato un interessante museo. La proposta poggia su alcuni capisaldi della tradizione gastronomica parmense: salumi e affettati, paste fresche di casa, tartufo, carni (come la punta di reale di vitello ripiena o la coscia d’anatra arrosto), cacciagione e ovviamente funghi. Bella sorpresa la carta dei vini, curata con amore da Cristiano.
Vecchio Borgo – via Cassio, 14 – 0525 99503 – pagina Facebook
Dove mangiare a Calestano
Locanda Mariella
Trattoria. Tre Gamberi nella Guida Ristoranti d’Italia 2024, è un’insegna anni ’60 fondata dalla famiglia di Mariella Gennari, che oggi la gestisce insieme al marito Guido Cerioni. Una piccola squadra, animata dalla filosofia della sostenibilità, del rispetto per il cibo e della qualità della materia prima, è al timone della cucina, stagionale e di mercato. Tre i menu degustazione, da prenotare con anticipo di almeno 24 ore: pesce, terra e tradizione. Quanto ai vini, ci si affida alla conoscenza di Guido che consiglia ai clienti etichette secondo le loro esigenze.
Locanda Mariella – frazione Fragnolo località Fragno, 59 – 0525 52102 – locandamariella.it
Dove mangiare a Collecchio
Bistrot Il Cerchio
Bistrot. Roberto Pongolini, personaggio molto noto nell’ambito della ristorazione parmense, insieme alla moglie Paola è al timone di questa insegna. Moderna negli arredi, lo è anche nella proposta, che spazia dai “Pandirò” (pizze gourmet a lunga lievitazione cotte a bassa temperatura ideate dallo stesso Roberto) a proposte divertenti come la cubettata di cervo speziato nel tacos di mais, salsa al fumo e verdure all’aspretto oppure le eliche giganti con salsa al burro di alici e aglio nero fermentato o ancora le lumache su vellutata di patate.
Bistrot Il Cerchio – via O. Grassi, 21 – 0521 800457 – bistrotilcerchio.it
Dove mangiare a Corniglio
Da Berto
Trattoria. A pochi chilometri dal centro di Corniglio, in quello che è chiamato “Borgo degli Artisti”, ecco un’enclave di calda accoglienza e buona cucina. Piatti di sapore e sostanza: formaggi, affettati e salumi per antipasto, poi garganelli alla crema di Parmigiano e zafferano, tortelli di patate ai funghi, punta di vitello al forno, spezzatino di cervo, stinco di maialino. Dessert casalinghi a completare il pasto, dalla torta di ricotta al cremino di latte con salsa di lamponi. Scelta dei vini ben calibrata sulla proposta. Non dimenticate di prenotare.
Da Berto – frazione Mossale Inferiore strada Lagosanto, 23 – 0521 889120 – pagina Facebook
La foto di copertina è della trattoria Da Berto
Dove mangiare a Felino
Osteria della Stazione
Trattoria. Siamo nella “patria” del salame Felino Igp, una delle eccellenze del territorio parmense famosa a livello internazionale. Se vi trovate in zona prendete nota di questo accogliente indirizzo, che non delude chi vuole mangiare bene senza appesantire il portafoglio. Per iniziare il salame fritto al Lambrusco, il baccalà con purè di sedano rapa, gli immancabili salumi, a seguire la bomba di riso con salsiccia e funghi, gli anolini in brodo di cappone, la punta di vitello ripiena, la coscia d’anatra arrosto. Dolci maison, ampia scelta di vini.
Osteria della Stazione – via Calestano, 14 – 0521 831125 – osteriastazionefelino.it
Dove mangiare a Fornovo di Taro
La Maison
Ristorante. Comodamente raggiungibile dal casello autostradale dell’A15, è un grazioso posticino che coniuga un ambiente confortevole a una cucina di matrice tradizionale ben fatta. Ci si accomoda in salette con travi a vista e pareti in pietra, cornice giusta per assaporare la torta fritta con salumi e affettati, un Parmigiano ben stagionato, gli gnocchi con fonduta di Castelmagno e tartufo, le tagliatelle ai funghi, il petto d’anatra con mostarda casalinga, la tagliata di manzo. Pane, focaccia, grissini, pasta fresca, gelati e dolci sono autoprodotti. Vini all’altezza.
La Maison – piazza del Mercato, 5 – 0525 2691 – pagina Facebook
Dove mangiare a Langhirano
Masticabrodo
Ristorante. Nel paese del prosciutto, al quale è dedicato un museo con sede nell’ex Foro Boario, ecco un indirizzo su cui si può contare se si vuole mangiare bene all’insegna della tradizione. Il percorso si apre con salumi e affettati, tra cui spiccano il salame Felino Igp e il prosciutto di Parma. Si prosegue con anolini in brodo, tortelli di zucca, tagliatelle al ragù di coniglio, punta di vitello ripiena, “Rosellina del Pilastro” (filetto di maiale farcito di Parmigiano Reggiano e prosciutto di Parma). I dolci fatti in casa si fanno ricordare. Carta dei vini più che soddisfacente.
Masticabrodo – frazione Pilastro strada provinciale per Torrechiara, 45/A – 0521 1522999 – masticabrodo.com
Dove mangiare a Lesignano de’ Bagni
Trattoria Capelli
Trattoria. Il piccolo borgo di Rivalta è sede del movimento Rural, simbolo della difesa della biodiversità e dello sviluppo sostenibile e la Trattoria Capelli segue proprio questa filosofia. Nel locale in stile rustico, con travi a vista e d’inverno il caminetto acceso, si segue un percorso gastronomico tradizionale. L’esordio è affidato al Parmigiano e ai salumi affinati in proprio o alla polenta fritta, poi tagliatelle al ragù di fagiano, tortelli verdi con ricotta e spalla cotta, brasato con verdure, cinghiale alla cacciatora. In periodo di tartufi c’è un menu dedicato. Dessert maison uno più buono dell’altro.
Trattoria Capelli – frazione Rivalta via Fossola, 10 – 0521 350122 – trattoriacapelli.it
Dove mangiare a Medesano
Da Anna
Trattoria. Poca forma e tanta sostanza per questa insegna di tono familiare, con bar, dehors e parcheggio. A tavola è un tripudio di sapori veraci, fra i cavalli di battaglia la torta fritta (qui chiamata bonbonbèn) con diversi accompagnamenti, la spalla cotta calda, i mitici cappelletti in brodo di tre carni, così buoni che si farebbe volentieri il bis, i tortelli d’erbetta, la saporosa trippa, le costine di maiale. In cantina si dà il giusto spazio alle aziende del territorio ma, volendo, il vino della casa non è niente male.
Da Anna – strada Cornaccina, 32 – 329 2848788 – trattoria-da-anna-restaurant.business.site
Dove mangiare a Monchio delle Corti
Da Rita
Trattoria. A circa mille metri di altitudine, in un paesaggio incontaminato nel cuore del Parco dei Cento Laghi, un piccolo borgo caratteristico ospita questa tavola d’albergo dove si viene accolti con calore e cordialità. La proposta culinaria si fonda su ingredienti genuini, perlopiù a km0, frutto di una ricerca certosina e di tanta passione. La stagionalità decide il menu, punti fermi la pasta fresca e i dolci maison, i funghi, le carni locali (agnello cornigliese in primis). Se decidete di pernottare, al mattino vi attende una prima colazione super.
Da Rita – frazione Valditacca via Borgo di Mezzo, 1 – 0521 899003 – albergodarita.it
Dove mangiare a Montechiarugolo
Trattoria Tripoli
Trattoria. A pochi minuti dal centro di Montechiarugolo, che vale la visita, un’insegna di lunga tradizione gestita da tre generazioni dalla stessa famiglia. In tavola sfilano i piatti del repertorio classico della tradizione parmense, a partire dagli immancabili salumi accompagnati da torta fritta e polenta fritta. Tra i primi di pasta fresca citiamo i tortelli di patate con salsa ai funghi e gli anolini in brodo, poi trippa alla parmigiana, polpettine di vitello, una golosa versione di zuppa inglese. Buoni vini in cantina.
Trattoria Tripoli – frazione Basilicagoiano via Morzola, 22 – 0521 658236 – trattoria-tripoli.it
Dove mangiare a Noceto
Lo Scoiattolo
Trattoria. A pochi chilometri da Noceto, in un delizioso piccolo borgo tutto da scoprire, è la classica insegna a gestione familiare, con il bar e rustiche salette con tanto di camino in cui ci si accomoda per mangiare. In menu piatti della tradizione, come l’immancabile torta fritta con salumi misti, la bomba di riso, la polenta taragna, le crespelle ai funghi, lo spezzatino con le verdure. Spesso e volentieri troverete la cacciagione. La scelta dei vini, indicata a voce, verte soprattutto sulle aziende del territorio.
Lo Scoiattolo – località Costa Mezzana via Costa Pavesi, 30 – 0521 629123
Dove mangiare a Sala Baganza
Osteria da Fiore
Trattoria. Da oltre trent’anni sulla breccia, grazie a una costanza qualitativa di tutto rispetto che richiama avventori da ogni dove. Il percorso si apre con gli immancabili affettati o con scaglie di Parmigiano Reggiano stagionato come si deve. Poi, se si è in due, vale la pena condividere il savarin di riso, altrimenti spazio ai tanti primi di pasta fresca. Ai secondi, protagonista indiscussa è la griglia, sulla quale cuociono a puntino carni succulente, altrimenti un morbido guancialino di maiale. Lista dei vini regionale e nazionale a ricarichi onesti.
Osteria da Fiore – viale Vittorio Emanuele II, 50 – 0521 833169 – osteriadafiore.it
Dove mangiare a Salsomaggiore Terme
Trattoria Ceriati
Trattoria. La cittadina di Salsomaggiore è un centro termale molto apprezzato, ma quanto alla ristorazione gli indirizzi giusti non sono molti. A soddisfare i buongustai ci pensa questo semplice indirizzo nel verde a conduzione familiare, sul quale si può sempre contare. La proposta gastronomica punta sui capisaldi della zona, il misto di salumi e affettati con torta fritta, la polenta, le paste fresche tirate a matterello, i funghi e il tartufo nel periodo giusto. Si beve bene e c’è anche il bed and breakfast di proprietà.
Trattoria Ceriati – località Cangelasio Ceriati, 18 – 0524 573654 – pagina Facebook
Dove mangiare a Valmozzola
Osteria La Baccana
Trattoria. In posizione panoramica e tranquilla, offre un comodo parcheggio, un gradevole porticato per la stagione calda, ma soprattutto un clima familiare e informale che fa sentire subito a proprio agio. A tavola è di scena la tradizione parmense, con un repertorio noto ma realizzato a mestiere. Per iniziare i “soliti” salumi con la torta fritta, ghiotto preludio ai primi di pasta fatta in casa, come le tagliatelle ai porcini e i tortelli di patate. Si continua con soddisfazione assaporando la trippa e il cinghiale con la polenta. Meglio prenotare.
Osteria La Baccana – frazione Ossella, 8 – 338 1031268 – pagina Facebook
Dove mangiare a Varano de’ Melegari
Giorgione’s all’Albergo della Roccia
Bistrot. Annesso all’hotel, ma con vita completamente a sé, è un posto moderno, di gusto, con un’offerta che si presta a varie esigenze, dallo spuntino a un pasto completo. Fra le proposte dell’invitante menu, salumi a parte, l’uovo di Paolo Parisi, fritti sfiziosi, paste tirate a mano, carni alla brace cucinate come si deve, un succulento hamburger, la suprema di pollo alle erbe aromatiche. In alternativa, pizze da impasto a lunga lievitazione. Gelati e dolci della casa. Vini all’altezza. Da lodare l’attenzione ai piccoli ospiti.
Giorgione’s all’Albergo della Roccia – via Martiri della Libertà, 2 – 0525 1783178 – giorgiones.com