Novità in casa Coria, il ristorante, una stella Michelin e due forchette Gambero Rosso, degli chef Francesco Patti e Domenico Colonnetta, il prossimo 22 febbraio, infatti, dopo oltre quindici anni, sarà trasferito dalla sua sede storica di Caltagirone (Ct) a Catania. Il nuovo progetto, a cui da oltre un anno gli chef stanno lavorando, prenderà vita nella centralissima via Etnea, con ingresso su via Prefettura 21. Già gli chef nel 2013 avevano avviato Squiseating, l’attività di catering per grandi eventi che fin dalla sua apertura si è affermata per la qualità del servizio offerto. Adesso sono pronti per una nuova sfida.
Coria si trasferisce a Catania
“Dopo quindici anni di apertura a Caltagirone - raccontano Domenico e Francesco - non vedevamo più prospettive di crescita all'interno del ristorante. Da un po’ di tempo la situazione era diventata piatta, perché nonostante a Caltagirone ci sia tanta storia, non è più meta turistica, mancano gli hotel, logisticamente è difficile da raggiungere, rispetto a Catania, dove il flusso turistico è in crescita e da cui proviene la maggior parte della nostra clientela, grazie anche al lavoro che abbiamo fatto con Squisiting, perché quando fai un banchetto con molte persone, il passaparola è molto veloce. Abbiamo deciso di trasferirci a Catania, perché ci è sembrato il posto perfetto dove poter ricercare nuove energie da trasferire nel nostro lavoro quotidiano e intensificarne il carico in un ristorante che fosse più affine alla maturità raggiunta oggi da noi e dalla nostra cucina, e consentisse maggiore possibilità di interazione non solo con i nostri ospiti ma con una realtà siciliana multiculturale e policroma, sotto tutti i punti di vista. Da anni avevamo in mente di fare questo passo, ma per affrontare un investimento così importante abbiamo dovuto aspettare un po’".
Il nuovo ristorante sarà disposto su due livelli, separati da una piccola scala. Nella parte superiore ci sarà la parte dedicata alla proposta fine dining, nella parte di sotto invece ci sarà una sorta di bistrot, con una formula di ristorazione più veloce e alla portata delle tasche di tutti, che però sarà attivo in primavera, quando saranno ultimati i lavori nel cortile adiacente, da poter sfruttare per fare accomodare gli ospiti.
I piatti del nuovo menu
“La proposta gastronomica sarà la stessa", continuano gli chef. La visione della Sicilia legata al territorio rimane alla base della ricerca di materie prime, "messa in atto per valorizzarle e dare vita a piatti capaci di raccontare la storia e l’identità di una terra ricca di tradizioni ed esperienze gastronomiche uniche". Diversi piatti, diventati dei must in questi quindici anni, "saranno presenti all’interno dei percorsi degustazione".
Inoltre, per celebrare questo cambio di sede, in menu ci saranno piatti inediti a cui stiamo lavorando, sempre in linea con la stagionalità dei prodotti, come il Risotto “mare e monti anni Ottanta" gambero rosso di Mazzara, funghi e maiorchino, il Risotto “mare e monti anni Ottanta” gambero rosso di Mazzara, funghi e maiorchino, il Raviolo con “broccoli arriminati”, crema di acciuga di Sciacca, filetto di sgombro, mollica “atturrata” e salsa di pinoli, la Quaglia alla brace con datteri e fichi, porro, scalogno e melassa di melagrana, l'Insalata di arance, finocchi e aringa, il Sorbetto alla mela verde, riduzione alla birra, basilico e sedano".
Il personale di cucina e di sala
In cucina assieme ai due chef ci sarà il loro solito staff, tra cui il sous-chef Rosario Parisi, con loro da diversi anni, e la pasticciera Maria Miceli. Della sala si occuperanno il maître Antonino Azzara, che come sempre assicurerà il perfetto funzionamento del servizio e la sommelier Alessia Zuppelli che continuerà a proporre la sua idea di pairing già messa in pratica a Caltagirone, lontana da schemi precostituiti.
“Non ho una linea per il pairing, dice Alessia, che è in parte personalizzato, lo costruisco infatti in base al gusto dei nostri ospiti, cercando sempre di seguire le loro inclinazioni, soprattutto se non vogliono uscire dalla propria zona di comfort. Ai più curiosi propongo qualcosa di diverso, come dei vini macerati, orange wine, vini fortificati, perpetui o marsala, a cui la cucina del ristorante si presta. In ogni caso la cosa importante per me è gratificare chi ho di fronte e far si che vada via soddisfatto”. La cantina conterrà oltre settecento etichette, con vini del territorio, nazionali, estere, come Francia e Germania, ma anche Slovenia e Nuova Zelanda.
In futuro, nel progetto è prevista anche l'apertura di un hotel con venti camere e tutta la parte ristorativa sarà gestita dai due chef. La sede di Caltagirone non sarà chiusa, inizialmente sarà utilizzata solo per alcuni eventi di Squisiting e in futuro potrebbe diventare un posto, ancora da definire, più orientato alle esigenze della città.