Chiude dopo oltre un secolo di attività il ristorante “Silvio” a Bellagio, in provincia di Como, aperto nei primi anni del Novecento. La struttura in via Paolo Carcano rimarrà attiva come hotel. La decisione è stata presa dal titolare Cristian Ponzini.
«Non c’è più pesce nel lago»
Ma perché si è scelto di chiudere un ristorante che aveva una così lunga e importante storia alle spalle, tutta in mano alla famiglia Ponzini? Lo spiega Cristian, che oltre a essere il titolare di “Silvio” è anche un esperto pescatore: «Il lago di Como non è più quello di una volta – spiega –. Non c’è più pesce. Le acque sono troppo pulite e i pesci, non trovando il nutrimento necessario, si allontanano. Nel 2000 ho pescato da solo 298 quintali di coregoni, da anni ormai questi numeri sono inimmaginabili».
È stata dunque la mancanza di materie prime a convincere Ponzini a chiudere il ristorante: «Il mio vuole essere anche un messaggio alle istituzioni – chiarisce –. Affinché supportino i pescatori. Tempo fa avevo proposto le gabbie galleggianti per la coltura del pesce, che ritenevo e ritengo l’unica via per il futuro del lago. Avevamo tentato questa sperimentazione, ma tutto si era poi arenato».
Cento anni di storia
Si chiude così un ristorante con oltre cento anni di storia. Era stato aperto ufficialmente nel 1919 dalla famiglia Ponzini. Il locale è circondato dal verde, incastonato tra i giardini della neoclassica Villa Melzi e la chiesa romanica di Santa Maria. Un panorama da sogno. I piatti? Principalmente a base di pesce di lago. Uno degli obiettivi della famiglia Ponzini, infatti, è da sempre stato quello di proteggere e diffondere la conoscenza del pesce e della cucina locale. Sottolinea Ponzini: «È stata una decisione sofferta, ma non potevo fare diversamente».
I progetti per il futuro
Silvio rimarrà comunque attivo come albergo e, per quanto riguarda la cucina, Ponzini ha in cantiere un nuovo progetto: «Porteremo sul lago di Como una barca da 23 metri che stiamo allestendo. L’idea è quella di crearvi una cucina e proporre cose nuove. Sarà un esperimento. Vediamo come andrà».