Il ristorante che sembra un salotto nel cuore del Vomero tra genovese e Champagne a prezzi pop

28 Gen 2025, 17:07 | a cura di
Nel cuore del Vomero c'è un salottino che prende una intera via ed è tutto al femminile: piatti, Champagne, colazioni e dopo-cena all'insegna di tradizione e prezzi popolari

La vie en rose a Napoli è in via Filippo Cifariello e si colora di piccole e sobrie insegne commerciali tutte gestite da donne. Un circo di sapori in una delle poche strade nel cuore del Vomero che ha mantenuto l’antica pavimentazione in pietra lavica: qui, dalla colazione fino al dopo-cena – si anima tutto in un’atmosfera decisamente al femminile.

Angela Gargiulo. In apertura, una pasta al forno di Buatta. Foto Gabriella Imparato

Il salottino urbano di Angela

La protagonista di questo salottino urbano è Angela Gargiulo, brava imprenditrice napoletana che, civico dopo civico, è riuscita a creare un vero e proprio spazio enogastronomico a cielo aperto conquistando l’intera stradina con una gestione tutta al femminile. «Fino a una decina di anni fa facevo la ceramista. Ma a Napoli non paga, così ho tradotto la mia passione per la cucina in un lavoro. Ho iniziato a preparare per i miei clienti gli stessi piatti che cucinavo a casa per la mia famiglia».

Angelina Caffè

Dolci e lievitati: ecco Angelina Caffè

Si parte, allora, al mattino, con una sosta al civico 7b da Angelina Caffè dove tra dolcetti, biscotti e crostate sembra di essere a casa della nonna. Dietro al piccolo bancone a vista di questa romantica sala da tè c’è sempre qualcosa che cuoce nel forno o lievita. Qui le mani in pasta sono tutte femminili, tra chi si dedica alle torte e alle creme e chi prepara lunch box per una pausa veloce dal lavoro o un aperitivo a fine giornata.

«Prepariamo anche dolci senza zucchero o in versione gluten free», spiega Angela, ma questa sua piccola patisserie, in ordine cronologico, è solo uno degli ultimi dei progetti che ha realizzato.

Genovese, baccalà e crocchè da Buatta

Dall’altro lato dei bei palazzi liberty che circondano la strada, al civico 14 c’è, infatti, Buatta il cui sottotitolo è “Trattoria di conversazione”. «L’ho chiamata così perché volevo che il piatto principale del mio locale fosse proprio la parola, quella a tavola non deve mancare mai». Ed effettivamente questo piccolo spazio un po’ retrò, dall’ambiente aggraziato e semplice, tappezzato di vini alle pareti, invita alle chiacchiere mentre ci si divide uno zito alla genovese o un baccalà fritto (ma buone sono pure le altre fritture tradizionali, le polpette, le alici e i dolci della casa).

Una cucina napoletana tutta fatta in casa

«Buatta è nato il 12.12.12, sono passati già 14 anni – sorride Angela raccontando come uno degli obiettivi principali che si pose fin dall’inizio era di stare bene alla larga da semilavorati e dai prodotti di bassa qualità – Qui cucino solo con prodotti freschi e conosco chi li porta ogni mattina fino al mio ristorante». In cucina c’è sempre lei e, tra pentole e fornelli, anche qui la brigata è tutta al femminile, così come anche in sala con la gestione affidata alla brava sommelier napoletana Gabriella Imparato.

Champagneria Popolare nel cuore del Vomero

Quando possono, arrivano anche le figlie di Angela, ma sempre, ogni sera, è con lei Mariagiulia Paesano, una delle tre sorelle, che conduce le danze alla Champagneria Popolare, proprio di fronte a Buatta, al civico 7. L’insegna si nota a malapena e per entrarci bisogna stare attenti allo scalino che introduce in questo delizioso bar-à-Champagne tra luci soffuse e una scaffalatura di etichette che racconta una selezione di tutto rispetto. «Ho studiato tutt’altro – racconta Mariagiulia che ha in tasca il diploma dell’Accademia di Belle Arti – poi nel 2021 con mamma abbiamo deciso di intraprendere questa nuova attività». Inizialmente si apre al civico 2/a: «Avevamo solo nove sgabelli e un servizio molto veloce, poi ci siamo spostati nella sede attuale», in questo ambiente informale, fatto di piccoli tavolini e con Mariagiulia spesso dietro il bancone a servire.

Etichette e bollicine senza ideologia

La selezione non è dettata dal vento del momento che travolge Napoli tra i faziosi del “naturale” e quelli del “convenzionale”, qui c’è un po’ di tutto e quel tutto sembra saper stare molto bene in equilibrio. Quello che manca è, invece, l’immancabile lavagnetta con le scritte per la mescita, perché a fare e disfare e a proporre con garbo e competenza ci pensa Sandra Restrepo, esperta sommelier che con la non sacralità di chi stappa e di chi riempie generosamente i bicchieri sembra ricordare che le vinerie non sono luoghi di culto, ma di convivio.

Prezzi popolari e i piatti di Buatta

L’aria che si respira è tranquilla e distesa; il merito va anche ai prezzi, popolari e ragionati, che invitano anche a prendere un calice in più («Sta qui il senso del termine popolare», spiega Sandra), ma anche alla possibilità di ordinare piatti direttamente dal menu di Buatta che dalla cucina arrivano direttamente ai tavoli della Champagneria. «Abbiano creato una piccola selezione dai piatti di Buatta, ma in ogni caso cerchiamo sempre di accontentare i clienti se ci chiedono qualche piatto fuori dal nostro menu», racconta Mariagiulia.

Il dopo-cena di Cordiale tra drink, birre e no-low-alcol

La parata, tutta al femminile, dopo cena si arricchisce di una “quota maschile”: al civico 2°, da Cordiale, troviamo Massimiliano Cantano, compagno di Mariagiulia. Siamo in un cocktail bar, una birreria, che è anche vineria: “Il termine cordiale veniva utilizzato agli inizi del ‘900 per indicare un qualsiasi preparato tonificante e stimolante, sia alcolico che analcolico. Nel dopoguerra, con il termine cordiale si invitavano gli amici e gli amanti a bere insieme quello che oggi è per noi un aperitivo, invito valido per drink, vini, birre e analcolici. La nostra idea è di unire le persone davanti a bevande diverse tra loro, tutti insieme in cordialità”. È il senso di questo bar ed è spiegato nell’ultima pagina del menu: anche qui la sinergia con Buatta ha il suo perché tra crocchè di baccalà o polpette al limone, sempre preparate da quelle donne instancabili ai fornelli. Sono donne che hanno abbellito una strada e dato nuova vita a un pezzo di cucina partenopea, che hanno seguito passioni e sogni e non hanno avuto paura di espandersi imprenditorialmente: donne che conoscono la fatica e che si concedono un filo di rossetto sui sorrisi radiosi ogni volta che preparano un piatto o servono un vino.

Buatta - Via Filippo Cifariello 14, 80129 Napoli - Tel. 349 605 9176

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