Un sottile filo rosso legherà, da sabato, Napoli a Bergamo. Nel segno della pizza. Già, perché l'Antica Pizzeria Da Michele aprirà, nel centro della cittadina lombarda, la sua quarantottesima sede: il nuovo locale è in viale Papa Giovanni XXIII 17, cresce l'attesa per l'inaugurazione del 10 febbraio: spazi ampi (con 500 metri quadri) e un concept che richiama, neanche a dirlo, lo stile della più storica delle sedi della catena, quella dell’Antica Pizzeria da Michele di Napoli, a Forcella, una storia che affonda le radici addirittura nella seconda metà dell’800. Il design è stato affidato allo studio dell'architetto Antonio Di Maro, già protagonista dello stile delle sedi di Bari, Taranto, Trieste e Pompei. Parole chiave? Autenticità ed eleganza della tradizione culinaria napoletana: le prime foto catturano solo dettagli, chi cercava spoiler resterà deluso.
Da Michele porta la sua pizza a Bergamo
Nel menu spazio alle classiche pizze a ruota di carro della sede di Napoli, margherita e marinara in primis, ma anche a creazioni speciali che omaggiano gli anni Ottanta e – ancora - alla pizza fritta o alla salsiccia e friarielli, altro inno alla gastronomia made in Napoli. In attesa che, nei prossimi mesi, apra anche la cucina.
«Perché Bergamo? Perché la Lombardia è particolarmente recettiva sul prodotto pizza, siamo partiti da Milano e abbiamo registrato un vero e proprio boom. - dice Alessandro Condurro, amministratore delegato de l’Antica Pizzeria Da Michele in the world, il progetto legato all’espansione del brand e a una serie di idee collateral – Porteremo così la nostra pizza in una comunità appassionata e raffinata per ciò che concerne numerosi aspetti e, in particolare, l’ambito gastronomico. Bergamo è certo culturalmente distante da Napoli, ma la pizza è un passepartout trasversale». Imminenti, nel 2024, aperture anche a Brescia, Bergamo e Monza.
Fenomenologia di un impero in crescita
Ad oggi sono già quarantotto sedi legate al brand Da Michele: un’iper-proliferazione di sedi, con gestione diretta o in franchising, che fotografa, certo, l’appeal di uno dei templi della pizza napoletana. Che ha già conquistato Los Angeles e Tokyo, Barcellona e Dubai. La quarta sede negli Stati Uniti è stata inaugurata lo scorso 5 gennaio nella Belmont Shore di Long Beach, nella 4611 Second Street.
E poi, naturalmente, il consistente blocco italiano, in costante aumento. Sempre più vicino, insomma, il traguardo della cinquantesima bandierina. Condurro si lancia addirittura oltre: «Arriveremo a 60 entro la fine 2024». In previsione ci sono Ravenna e Padova in Italia (insieme alle nuove sedi in Lombardia), ma anche Madrid e Marbella in Spagna, una nuova apertura in Olanda, ancora ad Amsterdam.
«La crescita costante e l'attenzione che riceviamo da parte dei nostri clienti rafforza quella che ormai possiamo definire, in tutto il mondo, "esperienza da Michele"», annuisce orgoglioso Francesco De Luca, altro amministratore delegato de l’Antica Pizzeria Da Michele in the world. Sabato, insomma, sarà festa grande: «Bergamo è un crocevia di cultura, storia e imprenditorialità e sta assumendo un ruolo sempre più centrale a livello nazionale e internazionale. – annota Giuseppe De Paola, che rappresenta il gruppo di imprenditori della Asset Food - A una città così importante abbiamo dedicato un altrettanto grande investimento in un locale che permette una totale immersione nei nostri valori di brand e della città di Napoli, così da creare un legame forte con il territorio attraverso l’esperienza di assaggio della nostra celebre pizza».
Non solo pizzerie tradizionale
Ma non ci sono solo le pizzerie e l’offerta tradizionale: il brand Da Michele continua a espandersi, con un occhio a segmenti alternativi e meno tradizionali. Nei mesi scorsi aveva ufficializzato, in collaborazione con Roncadin, la marinara in versione frozen, disponibile nella grande distribuzione: faceva seguito alla margherita surgelata (l’abbiamo provata, tenendo conto della tipologia di prodotti è buona), proponendo un prodotto di qualità in una linea a lungo considerata di serie B, rispetto alla tonda da pizzeria. «La risposta dei consumatori è stata buona», spiega Condurro.
E ancora: c’è il nuovo format di street food, "Michele Express", che promuove una versione "smart", la cosiddetta pizza a portafoglio, con alcune aperture già avviate in outlet e centri commerciali (l’ultima ad Aversa, altre due in Franciacorta e al Valdichiana Village, in provincia di Arezzo). «Puntiamo anche agli aeroporti», spiegano gli amministratori delegati de l’Antica Pizzeria Da Michele in the world. Che, fatturato alla mano, non hanno alcuna intenzione di fermarsi.
Le foto sono di Niccolò Frondibue