Vince la Spagna, l’Italia arretra. I 50 Best 2024, da poco svelati al Wynn Hotel di Las Vegas, registrano il trionfo annunciato di Disfrutar di Barcellona, del trio Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas, i più votati dalla giuria dei 1.080 esperti (per un terzo chef e ristoratori, per un terzo giornalisti e per un terzo viaggiatori gourmet) e succede a Virgilio Martinez del Central di Lima, che aveva trionfato nel 2023 a Valencia e che come ormai accade da qualche anno è stato “confinato” nel giardino dorato della hall of fame, la lista Best of the Bests nella quale figura anche Massimo Bottura, vincitore nel 2016 e nel 2018, unico per l’Italia.
50 Best 2024: vince la Spagna
Al secondo posto si piazza l’altro spagnolo Asador Etxebarri di Victor Arguinzoniz mentre l’ultimo gradino del podio è occupato da Table by Bruno Verjus, che scala sette posizioni risalendo dal decimo posto del 2023. Piccola delusione per Dabiz Muñoz di DiverXO a Madrid, dato tra i favoritissimi alla vigilia, anche grazie al suo terzo posto dell’anno scorso, e finito con la medaglia di legno al collo: quarto.
C’è delusione per l’Italia, che esce dalla top ten, come non accadeva dal 2021. Riccardo Camanini di Lido 84 a Gardone Riviera (tre forchette del Gambero Rosso), settimo l’anno scorso, scende al dodicesimo posto, mentre Niko Romito, che nel 2023 si era piazzato al sedicesimo posto, scivola al 19esimo mentre Mauro Uliassi di Uliassi a Senigallia precipita dal 34esimo al 50esimo posto. L’unico a guadagnare qualche posizione alla fine è Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba, che risale dal 42esimo al 39esimo posto. Delusione anche per Enrico Bartolini con il suo ristorante al Mudec di Milano: l’anno scorso era all’85esimo posto nella lista 51-100 che viene svelata sempre con qualche settimana di anticipo. E visto che quest’anno non figurava si nutriva qualche speranza che fosse salito nella parte sinistra della classifica, invece è scomparso dai radar dei giudici. E’ uscito fuori dai primi cinquanta anche Massimiliano Alajmo delle Calandre di Rubano, 41esimo nel 2023 e primo degli esclusi al 51esimo posto, giusto davanti alla new entry di Norbert Niederkofler di Atelier Moessmer di Brunico.
Malumore italiano
Tra gli italiani, nei corridoi del Wynn pieni di slot machine e tavoli da blackjack, c’è malumore, si pensa che molti chef si siano mossi poco e male, senza “promuoversi” adeguatamente con i critici internazionali che costituiscono la giuria (qui per sapere cosa c'è dietro al giudizio della 50 Best). Di certo si nutre una certa speranza per l’anno prossimo, quando la cerimonia di premiazione di svolgerà in Italia, a Torino. E di solito il Paese ospitante è sempre trattato bene dai giurati, come dimostra anche quest’anno la buona performance di Atomix a New York (chef il coreano Junghyun Park) salito dall’ottavo al sesto posto.
Una piccola soddisfazione per l’Italia è arrivata con il premio Champions of Change andato alla botturiana Jessica Rosval e a Carolina Caporossi, canadese la prima e statunitense la seconda, ma impegnate da qualche anno nel progetto sociale del ristorante Roots di Modena, dove danno opportunità di lavoro alle donne straniere formandole in cucina. Il 95 per cento trova lavoro nei ristoranti della città emiliana e questo vale come una stella. La lista 50 Best 2024 ha registrato, oltre al successo della Spagna, l’exploit di Bangkok, con quattro ristoranti nei primi cinquanta (erano due nel 2023), e di Città del Messico con tre. Torna al centro del villaggio Parigi, con tre locali nei primi venticinque (uno solo l’anno scorso)
Ecco la classifica dei migliori 25 ristoranti al mondo
1. Disfrutar, Barcellona (Spagna)
2. Asador Etxebarri, Atxondo (Spagna)
3. Table by Bruno Verjus, Parigi (Francia)
4. DiverXO, Madrid (Spagna)
5. Maido, Lima (Perù)
6. Atomix, New York (USA)
7. Quintonil, Città del Messico (Messico)
8. Alchemist, Copenaghen (Danimarca)
9. Gaggan, Bangkok (Thailandia)
10. Don Julio, Buenos Aires (Argentina)
11. Septime, Parigi (Francia)
12. Lido 84, Gardone Riviera (Italia)
13. Trèsind Studio, Dubai (Emirati Arabi)
14. Quique Dacosta, Denia (Spagna)
15. Sézanne, Tokyo (Giappone)
16. Kjolle, Lima (Perù)
17. Kol, Longra (Regno Unito)
18. Plénitude, Parigi (Francia)
19. Reale, Castel di Sangro (Italia)
20. Wing, Hong Kong
21. Florilège, Tokyo (Giappone)
22. Steiereck, Vienna (Austria)
23. Suring, Bangkok (Thailandia)
24. Odette, Singapore
25. El Chato, Bogotà (Colombia)