Cosa c’è di più italiano che imparare a fare la pasta con una nonna?: è evocativo il titolo del New York Times che racconta di un piccolo progetto nato a Palombara Sabina, un borgo medievale a 40 chilometri da Roma, dove un gruppo di nonne con grembiuli infarinati e mattarelli in mano sta portando avanti una missione: insegnare l'arte della pasta fatta a mano. Chiara Nicolanti e sua nonna, Nerina, hanno fondato, sette anni fa, la loro azienda NonnaLive direttamente da casa loro, in Italia, per insegnare l’arte della cucina tradizionale alle persone di tutto il mondo. Ogni giorno vengono organizzate fino a cinque lezioni, sette giorni su sette, anche in live e on-demand, dove spiegano passo dopo passo il metodo per fare da zero una pasta perfetta.
Dietro le quinte di NonnaLive
Chiara Nicolanti, 37 anni, è la mente dietro NonnaLive. Cresciuta nella campagna laziale negli anni Novanta, la giovane racconta al New York Times le domeniche trascorse a casa della nonna, dove grandi distese di pasta fatta a mano si asciugavano su lenzuola di cotone e l'aroma del ragù riempiva l'aria. Questi ricordi l'hanno ispirata a creare un luogo dove la gente potesse imparare a fare la pasta come una volta e da qui nasce l'idea del progetto, insieme alla sua amica d'infanzia Chiara Leone e nove nonne del posto. L'idea è semplice ma potente: le nonne insegnano agli ospiti, italiani e stranieri, come preparare la pasta fatta a mano, online o tramite lezioni in presenza, mantenendo viva una tradizione che rischiava di perdersi. «La pasta fatta a mano è il simbolo del pranzo della domenica in famiglia», dice Leone al New York Times, ricordando le sue esperienze d'infanzia. Anche Angela De Paolis, detta Lalla, 68 anni, un'altra delle nonne, racconta di avere tre nipoti, «e invece di metterli davanti alla TV, gli faccio preparare la pasta con me», mentre insegna ai turisti ricette e formati di pasta diversi.
Chi vuole cucinare con la nonna oggi?
L'idea di NonnaLive è nata quasi per caso, sette anni fa: durante la sua gravidanza, Chiara Nicolanti passava più tempo con la nonna Nerina, a Palombara Sabina, spesso fotografandola mentre preparava la pasta. Un giorno, ha postato una foto su Facebook con la didascalia "Ehi, chi vuole cucinare con la nonna oggi?" e il post è diventato virale. Presto Chiara ha iniziato a ricevere richieste da tutto il mondo e ha deciso di mettersi in gioco, aprendo una vera e propria attività. Oggi, nonostante nonna Nerina sia scomparsa da ormai un anno, il progetto e il team delle nonne continua a insegnare a circa 5mila ospiti all'anno, raggiungendo 65mila followers su Instagram e diventando una delle esperienze più popolari su airbnb nella zona di Roma e dintorni, con un costo di 104 dollari a persona. L'azienda ha persino ampliato le sue attività a Parigi e altre città italiane su richiesta. Durante le lezioni, i turisti vengono accolti spesso nella spaziosa casa di Angela Curci. Ogni posto a tavola ha un tagliere, un mattarello, un tagliapasta e gli ingredienti necessari: farina e uova. Utilizzando Chiara Leone come traduttrice, Angela spiega ai suoi studenti come preparare farfalle e ravioli, con tecniche tradizionali tramandate da generazioni.
La rivoluzione delle nonne
Fare la pasta a mano è un processo laborioso che richiede tempo e pazienza. Gli studenti di NonnaLive iniziano mescolando un uovo con la farina, impastando fino a formare una palla, che poi arrotolano e lisciano con il mattarello. Per fare il formato di pasta a farfalla, dopo aver tagliato l'impasto in quadrati, ogni pezzo viene pizzicato per formare la caratteristica forma. Le lezioni terminano con un pranzo in cui gli ospiti possono gustare le loro creazioni, condite con salse semplici e genuine, come pomodoro e basilico o olio d'oliva, mandorle e aglio schiacciato. «È stato molto più semplice e meno intimidatorio di quanto pensassi», dice sul New York Times Eric Lawhorn, un agente di polizia in visita da Houston. NonnaLive rappresenta un ritorno alle radici per molti italiani e un'opportunità unica per i turisti, soprattutto statunitensi, di vivere un'esperienza diversa. «Quando vedo una nonna fare una dimostrazione di come si fa la pasta, vado sempre a guardarla. Forse imparerò una nuova tecnica», confessa Andy Luotto, un noto conduttore televisivo di cucina che si è trasferito da New York a Roma nel 1974 e che tiene anche corsi di preparazione di pasta: «Finché delle nonne così esisteranno, c'è speranza per l'Italia».