Per grandi e piccoli ristoratori ogni pranzo prenotato può fare la settimana o rovinarla. Se i coperti sono stati fermati, il personale ha lavorato per ore per preparare i piatti e il locale è al completo, la posta in gioco è ancora più alta. Tutto lavoro svanito se, quando arriva l’ora di servire, i tavoli restano inspiegabilmente vuoti. Nessuna chiamata, nessun avviso. Solo un conto in perdita e tanta frustrazione. A Genova, nel ristorante Fattoria Didattica "Il Ciliegio", è successo davvero. Qui una ventina di persone che avevano fissato un pranzo domenicale non si sono presentate senza fornire alcun preavviso, lasciando metà dei tavoli vuoti e il cibo già preparato inutilizzato.
Un comportamento di fronte al quale i proprietari hanno deciso di non subire in silenzio, sporgendo denuncia ai carabinieri. Sulla propria pagina Facebook, la Fattoria Didattica ha spiegato che «i reati ipotizzati sono truffa (art. 640 c.p.), interruzione di pubblico servizio o turbativa d’impresa e inadempimento contrattuale (art. 1218 c.c.)». Fattispecie difficili da provare a eccezione dell'ultima, contestabile alla luce del fatto che l'agriturismo offre un servizio a un prezzo fisso. Ma che cosa si rischia davvero quando non si onora la prenotazione?
Contro il "no-show" nei ristoranti
La parola chiave è “no-show”, cioè prenoti e non ti presenti. Un fenomeno che, secondo un'indagine di Commestibile e TheFork, coinvolge circa nove ristoranti italiani su dieci, con clienti che il 78% delle volte non avvisano della loro assenza. Eppure in Italia non esistono ancora leggi specifiche che prevedono sanzioni per non essersi presentati a una prenotazione al ristorante. Attualmente bucare una prenotazione non è infatti considerato reato, visto che mancano norme che inquadrano un comportamento simile come illecito e nemmeno come truffa, dal momento che non sussistono raggiri. Tuttavia sono sempre di più i casi in cui i ristoratori cominciano a concepire la prenotazione come una sorta di contratto, con tanto di penale nel caso di mancato rispetto senza preavviso da parte del cliente.
Tra caparre, carte di credito come garanzia e penali
In effetti sono tanti e di tutti i tipi i ristoratori che hanno iniziato ad applicare una sanzione per coprire eventuali costi legati alla preparazione dei posti o alla gestione delle prenotazioni. Questi addebiti vengono applicati se il cliente non disdice per tempo, creando appunto un danno economico per il locale. I commensali che non si presentano al tavolo senza avvisare possono infatti essere obbligato a pagare una penale, che varia a seconda delle condizioni stabilite dal ristoratore e comunicate chiaramente - ad esempio online - al cliente.
Di solito si tratta di una caparra confirmatoria da sottrarre poi alla cifra finale della cena. Oppure il numero della carta di credito a garanzia al momento della prenotazione. Tuttavia, se ci sono imprevisti giustificabili, come problemi urgenti e dimostrabili, il cliente potrebbe essere esonerato dal pagamento della penale. Starà al buon cuore del ristoratore decidere cosa fare.
Policy strette non solo negli stellati
Se è vero che la prassi sulle prenotazioni varia da ristorante a ristorante, è un dato di fatto che oggi le policy sul "no-show" stanno crescendo ovunque. L'usanza già diffusa all'estero, tra l'aumento dei costi di cibo e caro energia, sembra essere diventata una pratica comune anche sul suolo italico. A Roma, ad esempio, la chef stellata Cristina Bowerman applica una penale di 75 euro a persona per chi non rispetta la prenotazione senza disdire almeno 48 ore prima.
Una corsa ai ripari intrapresa anche anche da trattorie e agriturismi, da ultimo, appunto, Il Ciliegio che ha deciso di modificare il meccanismo delle prenotazioni. Da ora in avanti, si legge nel post sui social del ristorante di Genova, per i gruppi superiori a sei persone sarà richiesta una caparra anticipata. Chi non si presenterà senza preavviso sarà segnalato e non potrà più prenotare. Una specie di lista nera, da condividere con i ristoratori della zona per contrastare i furbetti delle prenotazioni.