Le bevande vegetali sono un trend ben consolidato e in costante crescita. Eppure, nulla sembra cambiare nelle scuole europee, anzi: alla richiesta delle associazioni vegane di inserire i prodotti nelle mense, il Parlamento ha risposto in maniera negativa, vietandone la promozione tra gli studenti. Un no arrivato in occasione dell’organizzazione delle nuove linee guida per i programmi scolastici, ripensati con un’attenzione particolare alla sana alimentazione. All’interno delle quali avrebbero potuto inserirsi anche le bevande vegane, utili per alunni che seguono un tipo di dieta diversa, ma anche per tutti coloro che, banalmente, faticano a digerire il latte vaccino: a osteggiare la richiesta delle associazioni animaliste, le organizzazioni degli allevatori, che alla fine hanno avuto la meglio.
No alle bevande vegetali nelle scuole europee
“Siamo molto delusi dall’esito di questa votazione”, ha dichiarato Lucia Hortelano, responsabile delle politiche europee di ProVeg International, organizzazione non governativa impegnata nella diffusione di un’alimentazione più vegetale. E continua: “Molti bambini nella Ue non possono o non vogliono bere latte vaccino per motivi medici, etici, di gusto o ambientali”, studenti che saranno così costretti a evitare del tutto i prodotti. Includere alternative al latte animale, infatti, “è essenziale in termini di inclusione, disponibilità, sostenibilità e convenienza”, e l’offerta di prodotti vegani oggi è molto vasta e “altrettanto nutriente”.
Un vero peccato, considerando che il programma di promozione alimentare voluto dal Parlamento ha obiettivi nobili: verrà posta alta attenzione al consumo di cibi da agricoltura biologica, saranno vietate le bibite gassate e zuccherate, il junk food, e verranno inserite misure specifiche per i bambini che soffrono di allergie o intolleranze. Le aziende scelte saranno diverse, ma si cercherà di non appaltare tutte le forniture a grandi brand internazionali. La priorità, come ha riportato la relatrice Carmen Avram, deputata romena del gruppo Socialisti & Democratici, sarà riservata ai prodotti bio e ai cibi non trasformati. Oltre alla riduzione di alimenti troppo grassi, con sale aggiunto, edulcoranti e troppi zuccheri.
a cura di Michela Becchi