Cocktail analcolici. Ecco una ricetta di Massimo D'Addezio da fare a casa

9 Gen 2025, 13:35 | a cura di
Il vecchio caro Negroni sta vivendo un momento di gloria ed è la base di partenza di molti cocktail no alcol (si sta scatenando la moda dei Nogroni, analcolici) che ne ripropongono le note agrumate e amaricanti

«Certo, non è solo la paura di perdere la patente a spingere il consumo verso cocktail alcol free, ma sta di fatto che a poche settimane dall'inasprimento del nuovo codice della strada, nel mio Chorus a Roma ho avuto almeno un buon 20% di richieste in più di drink senza alcol. E già prima gli analcolici rappresentavano circa il 20% del consumo totale di cocktail». Parla Massimo D'Addezio, bartender che da oltre 25 anni si dedica alla ricerca nel mondo della mixology dei senza - senza alcol e senza zuccheri - di cui è un convinto interprete. Ora va di moda il Negroni analcolico. «Il mio non si chiama Nogroni, ma è semplicemente un Negroni Analcolico che decliniamo in diverse espressioni, più o meno fruttate come in questo caso: l'ispirazione è il classico Negroni, ma lo svolgimento del tema è un po' differente...»

L'altro-Negroni, fruttato e agrumato

«Il Negroni è sicuramente una base di partenza importante e perfetta viste le nuove tendenze che privilegiano le note amaricanti rispetto alle dolci. Poi, i nuovi modi di bere impongono un cambiamento rispetto al passato. E devo dire che oggi riusciamo a trovare de-alcolati e low alcol davvero all'altezza di una mixology di livello», spiega D'Addezio. Ecco, dunque, una variante che cerca sempre l'amaricante, ma utilizza altre tipologie di prodotto rispetto all'originale e punta decisamente sulle potenzialità della frutta.

Più gusto con uva, pompelmo, cortecce e semi

«L'ingrediente di partenza è il succo di uva biologico rosso che si trova un po' ovunque nei diversi supermercati non solo biologici. Poi aggiungiamo un distillato analcolico di bacche, cortecce e semi che punta su speziature e note amaricanti. Per concludere, un preparato a base di pompelmo realizzato da una piccola azienda romana: si chiama Amarico e riprende le sensazioni citriche del gin», spiega D'Addezio. Quando scegliere questo cocktail? «Il tono agrumato e amaricante va benissimo sia per l'aperitivo che per il dopo cena, magari abbinato a della pasticceria secca: le note fruttate date sia dall'uva che dal pompelmo richiamano profumi e sapori cui siamo già abituati con l'esperienza della frutta a fine pasto».

L'altro Negroni

Ingredienti  

1/3 Succo di uva rosso bio

1/3 Seedlip Grove 42

1/3 Amàrico Rosso

Fettina di pompelmo rosa

Fettina di pompelmo giallo

Trattandosi sempre di un "build", viene miscelato e servito in un tumbler basso, on the rocks. Anche le proporzioni sono quelle dell'originario Negroni.

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