L’aumento dei prezzi colpisce anche uno dei simboli del Natale: quest’anno il panettone artigianale costerà in media dai 30 ai 35 euro al chilo rispetto al 2021. Due anni fa il prezzo oscillava tra i 26 e i 28 euro. Mentre quello industriale registra un aumento del 37% rispetto al 2021. Se poi si sceglie di comprare il dolce nelle pasticcerie più rinomate, il costo sale ulteriormente, sempre tenendo conto del prezzo di due anni fa. A Milano, patria del lievitato simbolo delle Feste, per un panettone tradizionale da un chilo alla storica pasticceria Marchesi si arriva a spendere 46 euro. Mentre un panettone del maestro pasticciere Iginio Massari costa 43 euro. Per i panettoni “stellati”, invece, si sale oltre i 50 euro, come nel caso del dolce firmato da Niko Romito, che ha un prezzo di 55 euro. Il panettone di Carlo Cracco costa leggermente meno: 49 euro.
Materie prime troppo costose
Ma qual è il motivo di questa impennata dei prezzi? Lo ha spiegato all’edizione milanese del Corriere della Sera Stefano Vergani, amministratore delegato della storica azienda di famiglia: «Veniamo da anni di fortissime tensioni sulle materie prime, Adesso costa molto l’uva sultanina della Turchia e lo zucchero è ai massimi storici». Secondo Vergani il prezzo dell’energia necessaria per portare avanti tutte le fasi di produzione del panettone (tre giorni di lavoro in totale) è aumentato del 160%. Anche il gas fa registrare un più 153%. Gli aumenti si registrano anche in quasi tutti gli ingredienti necessari per produrre il dolce tipico del Natale: «Il frumento più 39%, il burro più 54%, le uova più 91%» spiega Vergani.
Panettoni “ridotti” per risparmiare
Secondo il Codacons, che già lo scorso anno aveva lanciato un allarme sull’aumento del costo dei panettoni, il lievitare dei prezzi starebbe spingendo quest’anno i consumatori a una nuova “tendenza”. Ovvero comprare panettoni in versione ridotta rispetto a quelli da un chilo, per tutelare almeno parzialmente il portafoglio senza rinunciare al dolce natalizio per eccellenza.
“Prezzi in linea con il 2022”
Matteo Cunsolo, presidente dell’Associazione panificatori di Confcommercio Milano e titolare di un negozio a Parabiago ha spiegato al Corriere della Sera che il costo medio di vendita dei panettoni artigianali è cresciuto di circa il 20% rispetto al periodo precedente alla guerra in Ucraina. L’impennata si era fatta sentire già l’anno scorso, motivo per cui, ha chiarito Cunsolo: «Io e i miei colleghi non ce la sentiamo di apportare ulteriori aumenti, quindi i prezzi finali di vendita al pubblico saranno all’incirca in linea con il 2022». Anche se per i produttori «le spese non sono diminuite».