Nasce il Servizio civile agricolo. Si parte con mille giovani tra i 18 e i 28 anni

26 Set 2024, 15:58 | a cura di
Dal G7 di Siracusa Lollobrigida annuncia l'accordo con il ministero dello Sport e dei giovani: "A ottobre si potranno presentare i progetti"

Dal G7 dell'Agricoltura di Siracusa Lollobrigida e Abodi annunciano il via al servizio civile agricolo. Con un'attenzione particolare al mondo giovanile. Grazie a un accordo tra ministeri dell'Agricoltura e dello Sport e giovani, una prima sperimentazione è in programma a breve. Il protocollo d'intesa prevede il coinvolgimento di un pubblico adulto tra i 18 e i 28 anni. A ottobre, come ha annunciato il ministro Andrea Abodi presente ad Ortigia, sarà pubblicato l'avviso per la «progettazione dedicata agli enti di servizio civile universale». Per il ministro Francesco Lollobrigida, si tratta di una opportunità unica per avvicinare i giovani a un settore strategico come l'agricoltura.

Tra le attività del Servizio Civile anche la promozione del made in Italy

Il protocollo d'intesa interministeriale, firmato lo scorso novembre da Abodi e Lollobrigida, prevede una prima sperimentazione per mille giovani dai 18 ai 28 anni, con un investimento inziale di circa 7 milioni di euro, messi a disposizione dai entrambi i ministeri. E si aggiungere ad altre progettualità, avviate negli ultimi anni in ambito digitale e ambientale. Gli enti di Servizio civile universale, dal prossimo 2 ottobre 2024 con scadenza il 28 novembre 2024, potranno presentare i loro progetti, spaziando in vari ambiti dell'agricoltura e delle realtà rurali. Le attività possibili sono diverse. Ad esempio, azioni di assistenza e azioni terapeutiche rivolte a persone con disabilità o altri soggetti fragili; offerta di servizi, anche di tipo educativo o ricreativo, per bambini o ragazzi, oppure iniziative di conoscenza, promozione e tutela dei prodotti agricoli e alimentari del made in Italy, fino alla conoscenza e promozione dei corretti stili di vita alimentari, anche per prevenire e contrastare i disturbi legati all’alimentazione o per ridurre lo spreco alimentare e valorizzare l’economia circolare. Il protocollo prevede, inoltre, la possibilità di attuare iniziative di promozione e sviluppo del co-working rurale, di educazione ambientale e alimentare, a tutela della biodiversità animale e del territorio (in particolare forestale), valorizzando le risorse agricole e riconoscendo il ruolo multifunzionale svolto dalle imprese agricole, in particolare quelle giovanili.

Campo di patate, ripreso dal suolo

Nuove professionalità

«Questa iniziativa - ha affermato il ministro Lollobrigida - oltre a favorire l'inclusione sociale, potrà sviluppare nuove professionalità in ambito agricolo e rafforzare il legame tra giovani e territorio». E servirà a valorizzare il talento e le competenze, offrendo la possibilità di contribuire concretamente alla crescita delle comunità rurali. «Non c'entra niente con la leva - ha poi chiarito Lollobrigida - si tratta di servizio civile. Si parte con un migliaio di giovani ma i numeri aumenteranno.» «Il Servizio civile universale - ha sottolineato il ministro Abodi - è un investimento sulle competenze dei giovani e sul loro futuro-presente, che si qualifica ulteriormente grazie alla riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici, che abbiamo istituito per legge, dedicati a chi ha fatto questa esperienza». Per Abodi, si tratta di una opportunità nuova, che rafforzerà il rapporto di fiducia tra giovani e istituzioni. «Ragazze e ragazzi tra 18 e 28 anni - ha concluso - potranno mettersi in gioco in forme innovative di servizio e di impegno in un settore strategico per l'Italia, come è quello dell'agricoltura».

L'esperienza del patronato Inac-Cia

Inac-Cia è uno dei più importanti patronati italiani nella realizzazione dei progetti di servizio civile. Alessandro Mastrocinque, il presidente, saluta con favore l'avvio dell'iniziativa e attende di vedere la pubblicazione dei bandi: «Dal 2011, tra servizio civile ordinario e servizio civile 'digitale' - spiega - abbiamo avuto modo di relazionarci con circa 2.500 giovani, tra 18 e 28 anni. Alcuni tra questi, dopo l’anno di servizio civile svolto nelle nostre sedi, si sono confermati, ottenendo un contratto di lavoro a tempo indeterminato, nel campo dei servizi e dell’assistenza. Questo dimostra che lo strumento funziona, anche se bisognerà capire, i progetti e le relative attività connesse, come verranno tarati all’interno di un settore complesso come quello agricolo e alimentare».

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