È morto Paolo Radici, la Franciacorta piange un imprenditore di successo

18 Set 2024, 15:48 | a cura di
Addio al patron di Ronco Calino, celebre boutique del vino del comprensorio bresciano. Persona garbata e riservata, è stato artefice di notevoli innovazioni, mettendo in mostra rare doti imprenditoriali

Si è spento a Brescia, all'età di 77 anni, Paolo Radici, noto imprenditore del tessile e del mondo del vino. Le persone che l'hanno conosciuto lo raccontano come una pesona garbata, riservata, schiva. Paolo aveva sempre coltivato il sogno di vivere vicino alla natura e dopo una carriera brillante, in Italia e all'estero, aveva trovato la cantina che cercava sulle sponde del Lago d'Iseo nel 1996, Ronco Calino. Era azionista e membro del cda di RadiciGroup, tra i leader mondiali nella produzione di intermedi chimici, polimeri di poliammide, tecnopolimeri ad alte prestazioni e soluzioni tessili avanzate. Era inoltre nel cda di gruppi a dir poco strutturati come Itema e Geogreen.

Gli esordi

Paolo Radici era entrato giovanissimo nell'azienda di famiglia già negli anni '60, affiancando il padre nelle prime esperienze in Italia e all'estero. Alla fine degli anni '70 si trasferì in Belgio dove entrò in contatto con una lavorazione innovativa legata alla stampa di moquette, aprendo i primi centri capaci di produrre moquette su misura per i clienti. Un vero successo. Negli Ottanta e Novanta, Paolo si mise invece mostra per l'abilità imprenditoriale legata al business del poliestere, per poi avventurarsi anche nel settore vitivinicolo.

La cantina di Adro

”All’inizio intendevo solo produrre del buon vino di famiglia, poi le cose si sono fatte più serie”, raccontava agli esordi. La scelta ricadde su Ronco Calino anche per via della sua bellezza. L'azienda si trova infatti in uno spettacolare anfiteatro morenico a sud del lago d'Iseo, circondata dai 13 ettari vitati di proprietà. La cantina è condotta con determinazione da Lara Radici, moglie di Paolo, acquistata dal celebre pianista Arturo Benedetti Michelangeli. I vini ottenuti hanno sempre bisogno di grande affinamento sui lieviti, parliamo anche di 10-12 anni  nelle cuvée di punta, e oltre 30 per i base, per una produzione in biologico che si è sempre mantenuta su numeri artigianali: circa 80mila bottiglie annue. La filosofia ha mantenuto quel credo iniziale di Paolo: “Se lavori pensando a qualcosa che tu stesso consumerai, sicuramente il prodotto sarà il migliore che tu possa realizzare”.

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