All'anagrafe era Stefania Arlotti, ma per tutti era Stefania Fratti, tanto il connubio personale e lavorativo con Fausto era stretto. In oltre 30 anni di vita insieme hanno costruito la storia di Torriana e della sua vivace vicenda gastronomica che si dipana a partire dal Povero Diavolo, dagli esordi all'indimenticabile stagione di Pier Giorgio Parini e poi nella nuova era, in quella segnata dall'abilità di Giuseppe Gasperoni, che dai due prende le redini dell'intera locanda. Giornalista, con un trascorso nella politica attiva, è stata molto più che una imprenditrice.
Chi era Stefania Fratti
Ristoratori, certo, ma ancor più animatori di un'enclave culturale, fucina di idee ed energie, catalizzatori di cuochi sognatori, che hanno trasformato Scorticata – antico nome di Torriana oltre che di una delle molte manifestazioni da loro pensate e organizzate - e la Valmarecchia lì intorno in centri nevralgici di gastronomia, condivisione, febbrile entusiasmo, creatori di iniziative che premevano forte sul pedale dell'imprevedibilità, del talento e della festa: Scorticata, appunto, e poi Spessore nelle diverse evoluzioni che hanno avuto nel corso del tempo, o ancora con le uscite della Brigata del Diavolo. Occasioni di confronto tra cuochi, di condivisione tra tutti, di buona cucina e spirito di fratellanza a tavola e fuori. Da quel luogo antico e isolato a solo mezz'ora di macchina da Rimini, attiravano processioni di appassionati, non solo di buon cibo, ma di buone idee, entusiasmo, bellezza e spontaneità. Quella che la coppia Fratti forniva a profusione. Con la presenza riservata ma non per questo meno fondamentale di Stefania che ammorbidiva gli spigoli di Fausto e le sue burbere intemperanze. Sempre pronti a intercettare talenti e nuovi volti. Sempre pronti a dare. Addio a Stefania, un abbraccio a Fausto da tutti noi.