I fasti della Belle Epòque palermitana rivivono nell’apertura del Morettino Caffè Palermo, dopo 120 anni dalla chiusura e dall’ultimo caffè servito. I luoghi sono gli stessi dello storico Caffè Palermo, aperto nel 1872 all’interno del cinquecentesco Palazzo Guggino-Chiaramonte Bordonaro, nel cuore del centro storico di Palermo, con un doppio ingresso ai Quattro canti e Via Maqueda. Un progetto di rigenerazione, valorizzazione e restauro, fortemente voluto dalla famiglia Morettino, storica famiglia di torrefattori siciliani, che ha trovato entusiasmo e passione dalla famiglia Borgia, imprenditori nel campo della ristorazione che hanno sposato il progetto di portare alla rinascita uno dei caffè più leggendari d’Italia. Non un semplice caffè ma un luogo dove l’arte prende forma negli affreschi del Seicento ritrovati e ben conservati ma anche nella sala del caffè letterario – con una libreria e volumi disponibili per gli ospiti – e un’esposizione permanente di antichi strumenti per la lavorazione del caffè del Museo Morettino, una mostra di alcuni dei pezzi più iconici del Mumac (Museo della Macchina per Caffè) del gruppo Cimbali – Faema.
Caffè Palermo: Coffee and more
Dalla colazione all’early dinner. Ogni momento della giornata è scandito nella proposta-menu del Morettino Caffè Palermo, dove convivono la vocazione internazionale e l’anima siciliana. Dai pancake alle sfincette fritte, lo yogurt con granola, il semplice pane, burro e marmellata, le uova in versione uova pochè, strapazzate, omelette, in tegamino. Inizia così la giornata nel nuovo caffè, con la cucina affidata all’executive chef Leonardo Di Piazza, chef di Bioesserì e Molo Sant’Erasmo, entrambi ristoranti della famiglia Borgia. Si scrive “Crunch” si legge cibo di strada tradizionale siciliano, qui protagonista con le arancinette, pane “cunzatu”, pane casereccio, focaccia siciliana con porchetta e quella con il formaggio primosale, pane in cassetta fatto in casa.
«Questo ambizioso progetto, che sorge nel cuore della nostra città e si ispira alle sue radici storiche, testimonia il nostro profondo amore per Palermo - racconta Arturo Morettino – e la volontà di tramandare la nostra tradizione di famiglia e la cultura del caffè. Il caffè è infatti un simbolo di accoglienza e di integrazione tra popoli e culture». Il caffè «è icona di socialità e condivisione e diventa oggi un segno di rinascita per la nostra città: le aperture delle librerie, dei teatri e dei cafè hanno da sempre rappresentato un forte segnale di risveglio sociale e culturale, un percorso di rigenerazione che Palermo merita», aggiunge Andrea Morettino.
Tutto ruota intorno all’esperienza del caffè (che Morettino coltiva direttamente in Sicilia): da quella fisica a quella culturale che celebra il rito del caffè come momento di convivialità e socialità richiamando alla memoria i caffè letterari dell’Ottocento, fucine culturali, politiche e di idee. Il percorso esperienziale e di degustazione nasce con la Carta dei Caffè, alla quale ha lavorato la famiglia Morettino, da anni impegnata nella valorizzazione e nella ricerca del caffè, oltre che nella produzione. Il rituale dell’Espresso è celebrato attraverso la proposta di alcune pregiate miscele create dai maestri torrefattori Morettino e dedicate a Palermo: il blend “Caffè Palermo”, caffè che rispecchia la tradizione palermitana, e il blend “Rosalia”, miscela di puri Arabica d’altura nata per celebrare la Santa Patrona di Palermo. Nel menù, c’è anche una selezione di Specialty Coffee da gustare in Espresso e Filtro e i Signature Coffee dove il caffè si arricchisce con materie prime e prodotti del territorio. Come Porta Felice, un espresso 100% arabica con crema di pistacchio di Bronte, guarnizione di arancia di Sicilia candita. O Porta Reale: espresso con crema di ricotta di Piana degli Albanesi, cialda di cannolo.
L’esperienza del caffè continua con il menu caffetteria che si allinea alla proposta internazionale con Americano, Cortado, Marocchino, Latte, Ice Latte, Mocha. L’arte bianca trova spazio nei dolci da forno e dolci al cucchiaio, tra cornetti , torte, cannoli, crostatine alla frutta fresca e l’immancabile cheescake al barattolo. C’è anche la mixology sia nella versione acolica che no alcohol e la carta dei vini.
La città dell'accoglienza e della Bella Epòque
Tra fine Ottocento e inizi Novecento, il capoluogo siciliano inaugurava l’era della Palermo felicissima. Erano gli anni della Belle Epòque palermitana, della grandeur e dall’ascesa della famiglia Florio. Ma anche gli anni della vivacità imprenditoriale degli imprenditori stranieri come i tedeschi Gondelberg, magnati della chimica, i mobilieri francesi Ducrot, le dinastie di imprenditori inglesi, come gli Ingham e i Whitaker. L’atmosfera degli anni felix rivive nelle due sale del Morettino Caffè Palermo - trenta posti all’interno e trenta nell’esterno della iconica via Maqueda – tra colonne in ghisa, affreschi del 1600, tavoli in marmo rosso di Piana, travi originali, lampadari art dèco, elementi di decoro e architettonici che celebrano la grandezza di un’epoca, quella appunto della Bella Epoque.. Un restauro minuzioso e attento, durato cinque anni, che ha riportato alla luce la bellezza del Palazzo Guggino - Chiaramonte Bordonaro, compresi gli affreschi del 1600 ,tra i quali anche un’aquila, simbolo della città.
«L’apertura di Caffè Palermo è un tassello importante che rappresenta un ulteriore passo in avanti per il nostro gruppo ‘Borgia Group’. Fare sistema fra aziende sane – dichiara Saverio Borgia - è il segreto per portare avanti la nostra idea di innovazione e di fare impresa in Sicilia, nel resto d’Italia e anche fuori dai confini nazionali».
Morettino Caffè Palermo - Corso Vittorio Emanuele 306-308 Palermo - Apertura dalle ore 8 fino alle 21