I migliori ristoranti di Cortina scelti dal Gambero Rosso

9 Gen 2025, 11:32 | a cura di
La stagione sciistica si è aperta lo scorso 20 dicembre, ma è la febbre dell'attesa per Milano Cortina 2026, i XXV Giochi olimpici invernali, ad attirare nella perla delle Tofane sempre più visitatori

Fervono i preparativi per le Olimpiadi invernali 2026, il grande evento sportivo che convoglierà qui sulle Dolomiti e a Milano migliaia di visitatori, tifosi e atleti da tutto il mondo. Cortina è quindi un grande cantiere operativo dove si corre per adeguare le strutture e il sistema di ospitalità nelle scadenze previste. Senza però perdere un grammo del suo appeal come meta per una settimana bianca a misura di sciatori a ogni grado di abilità e di turisti attratti dall'allure mondano che da sempre la contraddistingue. Anche gastronomicamente la situazione è interessante: ecco una selezione dei migliori ristoranti.

I migliori ristoranti di Cortina scelti dal Gambero Rosso

Alajmo Cortina

Nella suggestiva baita l’aperitivo è servito al bar con lounge annessa. La champagneria offre sontuose “cavialate” (storione Beluga, focaccine calde e crema acida all’erba cipollina: 500 grammi, 1.000 euro) o articolate selezioni di salumi e formaggi. Al secondo piano, il ristorante riserva un servizio premuroso e flessibile. Davide dirige con approccio empatico, Gabriele sovrintende la provvista cantina. Lo stile di cucina, fresco e delicato, è dettato da Mattia Barni, da un decennio fedele interprete di Massimiliano Alajmo. La pizza fritta con crudità di crostacei apre la degustazione dei Classici: sette preziose portate a 165 euro, inclusi gli eccellenti ravioli di carciofi con astice e frutti di mare e il salmerino alpino in cartoccio. Chiosa romantica è Riso e latte, ricordo d’infanzia. À la carte due o tre piatti a 70 o 95 euro.

Alajmo Cortina – loc. Ronco, 123 – 0436 061040 – alajmo.it

Baita Piè Tofana

Foto: Paderni Eye Studio

Non un semplice ristorante, ma un luogo iconico della Cortina glamour. Nato come semplice punto di ristoro per i cronometristi delle Olimpiadi del '56, il locale si è poi evoluto in una lunga serie di mutazioni. L'ultima tre anni fa, quando è stato acquistato da Michel Oberhammer (imprenditore del mondo del vino) che è riuscito a svecchiarlo con un rinnovo totale degli ambienti, oggi in uno stile alpino attuale ed elegante. Nella sala, curata nei minimi dettagli, l'atmosfera è rilassata e l'accoglienza è spigliata grazie a un servizio giovane, preparato e motivato. Giovane è anche lo chef Federico Rovacchi autore di una cucina raffinata, realizzata con ingredienti che arrivano da ogni parte d'Italia ed elaborati in uno stile personale e contemporaneo. Carta dei vini generosa e completa: si sceglie tra più di 600 etichette.

Baita Piè Tofana – loc. Rumerlo – 0436 4258 – baitapietofana.it

Al Camin

Un locale che ormai da diverso tempo è una certezza nel panorama gastronomico ampezzano, interessante anche per il favorevole rapporto qualità prezzo, dettaglio non da trascurare in una località mondana come Cortina. Lo chef Fabio Pompanin è uno che non ha mai rinnegato il legame con le sue montagne, nemmeno dopo le esperienze in gradi cucine della Penisola. Allo stesso tempo ha continuato a coltivare l'interesse per il nuovo, così affianca alle ricette intramontabili come i casunziei alle rape rosse all'ampezzana, altre più originali come il diaframma di vitellone al pepe con scarola spadellata, emulsione di senape e yogurt affumicato. La cantina è ben strutturata e permette di scegliere tra etichette regionali o note produzioni nazionali e internazionali. La graziosa sala è gestita con cortesia.

Al Camin – loc. Alverà, 99 – 0436 862010 – ristorantealcamin.it

Baita Fraina

La bellissima vista sulle montagne, l'ameno dehors e una cucina ben eseguita con ingredienti di qualità fanno di Baita Fraina un indirizzo valido (anche per dormire). In menu piatti tradizionali, come i casunziei alla rapa rossa, e più creativi, ma sempre con rimandi territoriali. Cantina di livello, che alimenta l’enoteca di proprietà in centro (largo Poste 17).

Baita Fraina - località Fraina, 1 - 0436 3634 - baitafraina.it

Rifugio Ospitale

Storica tappa sulla strada provinciale che collega Dobbiaco a Cortina, la locanda con annesso ristorante è molto frequentata dagli amanti dei funghi, in particolare dei porcini fritti, serviti in tutte le stagioni. Di piena soddisfazione la cucina, sia con i tradizionali “casunziei” (ravioli) in varie farce e condimenti, o canederli con speck o formaggio locali, sia con ispirazioni francesi, come la zuppa di cipolla o le lumache alla bourguignonne. Imperdibile il kaiserschmarren con gelato fatto in casa o lamponi freschi. Carta dei vini adeguata alla proposta e servizio di impagabili garbo e competenza.

Rifugio Ospitale - loc. Ospitale, 1 - 0436 4585 - ristoranteospitale.com

SanBrite

Entrare al Sanbrite significa immergersi nell'essenza della Cortina più vera. Significa scoprire un'identità che racconta di un paese di montagna dedito all'agricoltura, alla pastorizia e all'arte casearia in piena simbiosi con la natura. Su questi concetti si basa il lavoro quotidiano di Riccardo Gaspari (ai fornelli) e Ludovica Rubbini (in sala) all'interno del loro antico fienile magistralmente riadattato a ristorante con vista sulle Tofane. Dalle materie prime che arrivano dall'azienda agricola di famiglia e dalla tecnica che lo chef ha maturato nel tempo (illuminanti sono stati gli stage da Massimo Bottura) nascono piatti d'alta cucina originali e dai sapori intensamente montani, come gli spaghetti all'olio di pino mugo o la selvaggina con le bontà raccolte nel sottobosco. Preciso il servizio, ottimamente intonata la cantina.

SanBrite - loc. Alverà, 200e - 0436 863882 - sanbrite.it

Tivoli

Dei locali pluridecorati il panoramico Tivoli è fra i più amati di Cortina, grazie all’impeccabile team di chef Graziano Prest, al timone da oltre vent'anni, selezionatore maniacale di materia prima, poliedrico artefice di inappuntabili piatti di mare e di terra nonché da cinque anni alla guida di Chalet Tofane, ristorante, aprés ski, champagne e oyster bar, cocktail bar e pizzeria di livello. A tavola, allestita con pregevoli tessuti e rilucenti stoviglie, giungono delicati amuse bouche con profusione di fiori eduli e piccole verdure, pesce in crudità, o con i freschi scampi generosamente guarniti di caviale o ancora da profumata tartare di salmerino affumicato, i ravioli del plin ripieni di coniglio con zabaione allo zafferano del Cadore, spugnole e polvere di caffè, apprezzati quanto l’esclusiva declinazione dell’agnello di Alpago (paese originario di Graziano) sempre più raro da reperire. La carta dei vini ampia, autorevole, è completata da una profonda selezione di distillati.

Tivoli - loc. Lacedel, 34 - 0436 866400 - ristorantetivoli.it

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