Quando si parla dell'Umbria olivicola ci si riferisce a una delle regioni del centro Italia che da più tempo persegue un modello improntato su produzioni di qualità che puntano alla valorizzazione delle varietà autoctone e del paesaggio olivicolo. Una terra dove l'oro verde viene giustamente valorizzato in ogni modo ed è tra le regioni con il livello più alto di qualità media che si possa riscontrare in Italia. Un quadro ben riportato dalla guida Oli d'Italia 2024 anche in questa difficile annata.
La campagna olearia 2023/2024
Sicuramente, a livello quantitativo, non si può dire che quella appena trascorsa sia stata una campagna olearia da ricordare. Non ci sono stati cali importanti e ha tenuto tutto il segmento che riguarda la Dop regionale che è riuscita a produrre 686mila litri di extravergine certificato. Come ogni anno le protagoniste della produzione olearia sono state varietà autoctone come il Moraiolo, capofila tra le cultivar regionali con il suo tratto erbaceo e l'alta carica fenolica, la Dolce Agogia, la San Felice e la Nostrale di Rigali, oltre alle ben presenti Leccino e Frantoio.