Il Mercato Trionfale sta diventando una meta imprescindibile della gastronomia romana e laziale, una piazza coperta della movida gourmet, un modello per gli altri mercati capitolini. È il più grande mercato italiano, e forse d’Europa, dove fare la spesa e mangiare sfiziosità al volo scegliendo tra 275 box (qui abbiamo segnalato quelli più interessanti). Negli ultimi due anni la vocazione street food si è accentuata con la nascita di alcune postazioni smart e spumeggianti, che propongono un’offerta gastronomica gourmet ma in uno stile pop e informale, come La Casina del Caffè, ChefBox Food Experience at the market, Yoroshiku - Sushi & Pokè. Alla fine del 2024 hanno aperto Il Pescatorio al mercato e Centonove, seguite a ruota questo febbraio da Partager e da Sobrio - Bottega con Cucina. Il gruppo di questi locali di nuova generazione si arricchirà entro marzo di altre insegne, alcune note nel panorama romano: Giuffrè Forno&Gelato, Peppus, Nuda, Cuscus, Amore e Mattarello.
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Il Pescatorio al mercato: maretozzo alla cacciatora di spada (foto di Andrea Di Lorenzo)
Parliamo di una dozzina di attività che stanno dinamizzando l’atmosfera del mercato Trionfale con l’obiettivo di trasformarlo in un polo di attrazione del quartiere e dell’intera città, e di allungarne gli orari di apertura. «Vogliamo far diventare il mercato Trionfale un centro della movida gastronomica e culturale di Roma sulla falsariga dei mercati spagnoli: la Boquería di Barcellona, il San Miguel di Madrid, il Mercat Central di Valencia – spiega Emanuele Smimmo, titolare insieme a Simona Bontà dei locali con insegna Il Pescatorio al mercato e capofila di questo progetto mirato a rinfrescare e valorizzare il mercato su via Andrea Doria – la nostra intenzione è di proporre una ristorazione veloce ma di alta qualità e a km 0, realizzata con prodotti il più possibile forniti dai produttori interni per chiudere il cerchio, ottimizzare la spesa e legarci al territorio. Vogliamo organizzare eventi gastronomici, ma non solo, per unire la cucina all’arte, al teatro, alla musica, per fare cultura circolare a 360 gradi ed esprimere al massimo le potenzialità straordinarie di questo mercato».
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La Casina del Caffè - Box 119/120
Si trova vicino all’ingresso di via Tunisi 60 ed è il bar per definizione del mercato. Qui si viene per un caffè al volo o una prima colazione, per snack, lunch e aperitivi (c’è una piccola scelta di vini) da consumare ai pochi posti a sedere. E soprattutto per i tramezzini, tra i migliori di Roma, generosamente farciti con abbinamenti classici e creativi, come puntarelle burrata e alici, alla carbonara, tirolese con speck Asiago e zucchine grigliate, con parmigiana di melanzane.
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ChefBox Food Experience at the market - Box 49
Vicino l’ingresso in via Santamaura 69, è il punto di arrivo di un progetto realizzato in tandem da tre amici, lo chef Daniele Guidoni insieme ad Alessandro Salviani e Alessandra De Bosis. L’obiettivo è proporre piatti d’alta cucina in chiave pop su “strada”, sia ispirati alla tradizione romana sia di ricerca: pici gorgonzola e ’nudja, aglio olio e peperoncino con tartare di pecora, ragù di verdure dell’orto di Salvatore (nel mercato), manzo fusion, pulpo a la gallega, krapfen alla crema glassati con salsa mou e cioccolato.
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Yoroshiku - Sushi & Pokè - Box 93
Altro box vicino all’uscita di via Santamaura 69, offre piatti della tradizione giapponese. Si sceglie tra nagiri, hosomaki, uramaki e sashimi, antipasti (dagli involtini primavera al wakame) e primi piatti (riso e spaghetti di riso), sushi burrito, gunkan, tataki, chirashi, tartare. Si può creare il proprio pokè bowl, small o normale (oltre 15 varianti). Si chiude in dolcezza con mochi gelato e dorayaki. Si pasteggia con birre e bevande analcoliche.
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Emanuele Scimmo e Simona Bontà - Il Pescatorio al mercato (foto di Andrea Di Lorenzo)
Il Pescatorio al mercato - Box 111
Del Pescatorio abbiamo già parlato qui in occasione della sua apertura al mercato. È gestito da Emanuele Smimmo e Simona Bontà, titolari dell’omonima pescheria con gastronomia e bistrot di mare in zona Colli Portuensi. Il protagonista del box è il maretozzo, versione rivista del dolce tipico romano, servito caldo e farcito a piacere con i piatti classici romani rivisitati in chiave marinara: matriciana di polpo, trippa di baccalà con menta e pecorino, polpette di orata alla romana, insalata di polpo e puntarelle con salsa di alici, ma anche baccalà mantecato, genovese di tonno, aguachile.
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Centonove - Box 109
Centonove, aperto da Alessandro Catalano (inizialmente insieme a Claudia Rossi), è un box unico nel suo genere. L’offerta vuole essere creativa, giovane e multisensoriale. Ogni giorno piatti a base di verdure stagionali, carne e pesce a km 0 acquistati quotidianamente al mercato, cicchetti e monoporzioni. Da gustare al banco su sgabelli o ai due tavoli scegliendo da una selezione di vini naturali, kombucha e birre artigianali e ascoltando musica in cuffia.
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Partager - Box 231
Partager – in francese condividere – è una piccola bottega con cucina dedicata a “vino e cose buone” aperta da neanche un mese da Alessandra Spedicato e Christian Bazzucchi, entrambi chef con esperienze al mercato di Casal de’ Pazzi. Cose buone non solo al palato. Qui si trovano prodotti di piccole aziende del territorio e non, che lavorano in modo etico e pulito. La cucina punta soprattutto su piatti vegetariani ma non mancano proposte di carne e pesce: macco di fave e cicoria, stracotto, minestra di pesce, panadas di carciofi, pasticciotti crema e amarena salentini.
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Sobrio: Ludovica Amicucci e lo chef Marco Campitelli
Sobrio - Bottega con Cucina - Box 124
Sobrio è un gioco di parole che esprime, per assonanza e contrasto, lo spirito di questa bottega con cucina e gastronomia da asporto. Sobrio inteso come essenziale ed etico nella scelta dei prodotti. Per antitesi, vivace come il colore rosa delle pareti del locale e il carattere dei titolari, Ludovica Amicucci e Paolo Bonanni, e dello chef Marco Campitelli. I prodotti in vendita e usati in cucina, molti bio e di Presidi Slow Food, provengono da aziende fidate e sono sempre legati alla stagionalità, al territorio e alla sostenibilità, nell’ottica di valorizzazione del mercato (alcuni fornitori sono interni). Vini naturali, piatti perlopiù romani, sia espressi sia già pronti, dalla trippa alla stracciatella in brodo.
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Giuffrè Forno&Gelato - Box 83 e 98
Entro marzo aprirà al mercato questo box dalle due anime, con casa madre a viale Trastevere e altra bottega a via Blaserna, in zona Marconi. A gestirlo Alessandro Giuffrè, ultima generazione di una famiglia nell'arte bianca dal 1918. Riguardo al gelato, fatto in modo naturale con ingredienti freschi e di stagione, qui trovate i classici maison ai quali si aggiungerà il Trionfale, gusto nuovo dedicato al mercato. Sul fronte forno: maritozzi, biscotti sampietrino, babà in vasocottura, dolci da colazione e da taglio.
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Peppus - Box 122
Sulla rampa di lancio prossimo ad aprire c’è anche Peppus, box dedicato allo street food abruzzese per antonomasia, l’arrosticino, declinato in tutte le sue forme: dallo stecco alla farcitura di panini (con cipolla caramellata). Prodotto da artigiani abruzzesi, viene cotto da Peppus (Giuseppe Maiucchi) con un sistema elettrico innovativo che regala doratura all’esterno e succosità all'interno, ed è accompagnato da bruschette con olio d’oliva. Da portare via o da mangiare sul posto accompagnato da vino e birra. Inoltre, panini farciti, come ciauscolo con stracciatella e pomodorini secchi, porchetta con puntarelle, miele e senape.
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Nuda - Box 97
Ciro Alberto Cucciniello, chef e proprietario del ristorante Carter Oblio a Prati, da anni si rifornisce al mercato Trionfale. Così ha deciso di aprire – a brevissimo, tra fine febbraio e inizio marzo - Nuda (No labels), enoteca senza etichette che racconterà solo storie di artigiani veri, contadini orgogliosi, vecchi maestri e giovani appassionati, onorando lo spirito vivo e sincero di un mercato storico. Vini ma anche sidri, birre, distillati, oli, estratti, fermentati, provenienti solo da realtà autentiche, trasparenti e sostenibili.
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Cuscus - Box 112
Lavorazione artigianale del cous cous come da Carmelo a Marina di Ragusa. Al box 112 viene fatto ogni giorno “incocciandolo” a mano, secondo la tradizione siciliana. L’alimento originario del Maghreb viene abbinato a sughi tipici della cucina dell’isola di Pirandello e Camilleri ma anche di altre regioni, offrendo un menu ricco e accattivante.
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Lo Sfoglino Romano “Amore e Mattarello” - Box 139
Roma incontra Bologna. Al box 139 pasta fresca, take away e da mangiare sul posto, realizzata con la sfoglia tradizionale di scuola bolognese - lavorata esclusivamente con il mattarello! - e un pizzico di contaminazione romana. Marco Funaro, che si è formato alla VSB Bologna fondata da Alessandra Spisni, tutti i giorni lavora di olio di gomito impiegando uova di “galline felici” e farine di filiera e realizza i classici tortellini, balanzoni, tagliatelle, ravioli ricotta e spinaci, ma anche ravioli cacio e pepe, tortelli alla carbonara e altre paste farcite con quello che offrono il mercato e la stagione.
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Osteria romana da Claudio e Lalla – Box 125
Claudio De Luca, alle spalle un’esperienza come executive chef al Sant Ambroeus a New York, e la moglie Lalla, suo braccio destro da 15 anni, hanno aperto al mercato nel luglio scorso questa osteria moderna di cucina romana e non solo. Un angolino gourmet dove, oltre ai primi classici capitolini (aglio olio e peperoncino, carbonara, matriciana, gricia, cacio e pepe), carciofi alla romana e polpette della nonna, troverete faraona a bassa temperatura, polpo rosticciato e ricette esclusive maison, come le orecchiette alla cazzara (due varietà di pomodori, aglio, peperoncino, pecorino e prezzemolo) e una variante della cacio e pepe con guanciale, zucchine e mozzarella di bufala. Consumazioni su sedie e divanetti ai 5 tavoli.
La foto in apertura è di Andrea Di Lorenzo